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VALENCIA – Classe '87, Sam Bird è stato il primo vincitore dell'ePrix di Roma, il 14 aprile del 2018. Bird è uno dei senatori del mondiale a zero emissioni (c'è fin dalla prima gara, a Pechino) e nel corso delle prime 7 stagioni era sempre riuscito a vincere almeno una prova (11 complessivamente). L'ultima affermazione è tuttavia lontana e risale al luglio del 2021 a New York. Sempre a Roma, il pilota britannico è salito sul podio altre due volte: secondo in gara 1 nel 2021 e terzo in gara 2 lo scorso anno, giusto 24 ore dopo il pauroso incidente nel quale era rimasto coinvolto e che adesso rischia di costare l'esclusione del circuito cittadino dell'Eur dal calendario della Formula E.
Nel 2024 è praticamente certo che non si correrà nella capitale, negli anni a venire non è ancora dato sapere. «È ancora Tba (to be announced, ndr) – osserva Bird – vediamo. Ma se Roma dovesse sparire dal calendario sarebbe un peccato».
Perché?
«Mi mancherebbe perché è una delle piste più belle che ci siano in Formula E».
Secondo la Fia non è abbastanza sicura per le monoposto Gen 3.
«Se dipendesse da me ci correrei ogni anno, anche con i dossi che ci sono e tutto il resto».
Ma quell'incidente in luglio...
«Già, un grande incidente, ma è bello correre a Roma. Sarebbe un vero peccato se sparisse dal calendario».
Sei reduce da una stagione non proprio esaltante con la Jaguar...
«Ho fatto molti errori, è vero. Ho sbagliato parecchio, ma ho anche avuto diversi problemi meccanici. Mettiamola così: se limito i miei sbagli non vedo alcuna ragione per cui io non possa fare bene in questa stagione».
Peserà quello che è successo nell'ultimo campionato?
«Non è che sia stato tutto da buttare: mi sono qualificato bene e sono anche salito quattro volte sul podio».
Come ti sei trovato alla Neom McLaren?
«Sono rimasto molto ben impressionato dalla macchina».
I problemi nei test a Valencia modificheranno gli equilibri fra le scuderie?
«Credo che per noi non faccia differenza».