La Tipo 6 LMH

Isotta Fraschini, convince al debutto nel WEC anche se costretta alla resa nella 1812 km del Qatar

di Michele Montesano
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LUSAIL – Esordio incoraggiante da parte di Isotta Fraschini nel FIA WEC. Senza dubbio la 1812 km del Qatar è stato un primo scoglio duro da affrontare per la Casa milanese. La Tipo 6 LMH ha mostrato una buona progressione convincendo per la sua costante crescita. Tuttavia un problema tecnico ha costretto il Team Duqueine, squadra che si occupa della gestione in pista della Hypercar, a dover alzare bandiera bianca anzitempo. Ciò nonostante è stata confermata la bontà del progetto realizzato dalla Michelotto Engineering.

Isotta Fraschini si è presentata in Qatar con diverse incognite e un pacchetto tutto da rodare. Oltre al debutto della LMH, dotata di una nuova scocca alleggerita, in pista sono scesi i due piloti esordienti Antonio Serravalle e Carl Bennet supportati dall’esperto Jean-Carl Vernay. L’obiettivo prioritario è stato quello di macinare giri per trovare il corretto assetto e, per i piloti, la giusta confidenza col mezzo. Purtroppo sia nel Prologo, che nella sessione di prove libere del giovedì, noie al cambio hanno rallentato le operazioni in pista.

È toccato a Vernay il compito di qualificare l’Isotta Fraschini ottenendo il diciannovesimo crono assoluto. Un tempo non veritiero perché il setup della Tipo 6 LMH era stato preparato in virtù della gara. Infatti il prototipo italiano, nelle mani di Vernay, ha stupito proprio nella 1812 km del Qatar girando sui tempi delle altre Hypercar esordienti. Anche Bennet e Serravalle, nei rispettivi turni di guida, hanno progressivamente migliorato avvicinandosi ai crono fatto registrare dal francese.

Nonostante uno Stop & Go e un Drive Through, per infrazioni commesse in pista, la Tipo 6 ha continuato imperterrita la sua corsa. Purtroppo, superata la metà della gara, si è verificato un problema sulla sospensione anteriore destra della LMH. I meccanici hanno inizialmente tentato una riparazione riprendendo in pista la vettura. Poi, dopo sei ore e 157 giri percorsi, si è deciso di ritirare in via precauzionale l’auto.

Claudio Berro, Responsabile Motorsport di Isotta Fraschini Milano, ha così sintetizzato il debutto: «Obiettivo raggiunto a metà, siamo soddisfatti per i dati raccolti nelle prime cinque ore ma purtroppo ci è mancata la seconda parte di gara a causa di un problema alla sospensione. Problema anche riparabile, ma che meritava un approfondimento e non valeva la pena rischiare. I dati raccolti sia durante le prove che durante la gara sono incoraggianti e il gap che ci separa dalle altre vetture, soprattutto sul passo gara, è positivo come ci aspettavamo. Dobbiamo adesso esaminare a casa il problema che ci ha fermato in gara, migliorare le prestazioni in qualifica e ovviamente avvicinarci alla vetta».

Soddisfatto anche Alessandro Fassina, Presidente di Isotta Fraschini Milano: «Visto che tutti i debutti nel mondo delle gare di durata sono difficili, si può dire che il weekend sia andato positivamente. Se prendiamo in considerazione i migliori giri dei nostri piloti, quindi anche i due più giovani che dovevano fare chilometri, sono stati tutti dei crono incoraggianti. E se riesci a fare dei buoni giri, vuole dire che c'è della sostanza sia per quanto riguarda la macchina che per chi pilota. Abbiamo avuto dei problemini di gioventù, ma di fatto solo uno reale, quello che ci ha fatto ritirare. Io di questo fine settimana sono contento.»

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Giovedì 7 Marzo 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA