Tra i numerosi eventi del prestigioso appuntamento culturale che torna dopo vent'anni, la mostra «Road to (R)evolution» anticipa alla Villa Reale di Monza, con un suggestivo allestimento interattivo, l'evoluzione prossima ventura delle quattro ruote

Quattruoruote, il futuro dell'auto e della mobilità va in scena alla Triennale di Milano

di Giampiero Bottino
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MONZA - Appena archiviata la settimana del design che ha registrato una significativa presenza dei costruttori del settore, l'auto veste di nuovo i panni da protagonista di un altro importante appuntamento culturale che torna nel capoluogo lombardo dopo vent'anni di assenza, la Triennale che fino al 12 settembre vivacizzerà la città con eventi, allestimenti e mostre.

Il merito di questa presenza inconsueta è della mostra «Road to (R)evolution» organizzata da Quattroruote e curata personalmente dal suo direttore Gianluca Pellegrini. La rassegna, ospitata nel Serrone della Villa Reale di Monza e allestita con una scenografia di notevole impatto visivo, vuole dare un contributo all'attualissimo dibattito sul futuro della mobilità e di quella che, piaccia o no, continua a costituirne la trave portante: l'automobile.

Si tratta di una mostra multimediale e interattiva articolata in due tempi («Il futuro visto dal passato» e «Il futuro visto dal futuro» e in diverse sezioni. La prima parte è dedicata alle visioni che hanno costellato il cammino dell'automobile, agli albori della motorizzazione come negli anni in cui nasceva Quattroruote – che spegne quest'anno 60 candeline – nel tentativo di illustrare come sarebbero potute essere la mobilità e le automobili del Duemila che ai tempi sembrava un traguardo lontanissimo.

Con risultati talvolta ingenuamente improbabili, talaltra di una stupefacente attendibilità, come si è visto in uno spezzone di film Anni 50 proiettato nel corso della presentazione della rassegna e che – se non fosse stato per l'ambientazione e la qualità evidentemente datate – poteva sembrare una fedele e documentata anticipazione della prossima tappa dell'evoluzione automobilistica che oggi è al centro dell'attenzione e delle aspettative: l'auto a guida autonoma come ricetta per una mobilità a incidenti zero.

Proprio la guida autonoma, uscita dal mondo della fantascienza per entrare in quello della credibilità tecnologica, ancora lontana ma non più così irraggiungibile, è la protagonista, assieme ad altri temi come lo stile, la connettività e le alimentazioni alternative, della sezione «Tocca il futuro» dove uno schieramento di display touch screen consente al visitatore di selezionare l'argomento preferito per scoprire dove sta andando l'automobile secondo le opinioni di manager, designer, tecnici e progettisti.

Non manca un'area dove i bambini possono liberamente sfogare la loro creatività e nella quale è visibile la riproduzione ingrandita della macchinina Tobeus, ideata da un giovane designer thailandese come omaggio per i 60 anni della rivista, che nel tre livree del profilo laterale rappresenta l'auto di ieri, di oggi e di domani. Completa l'impianto espositivo della rassegna – che ha il non secondario merito di essere tra i pochi eventi della Triennale ad accesso libero e gratuito – l'avveniristica concept car Shiwa realizzata dagli studenti dello Ied (Istituto europeo di Design) di Torino e svelata nello stand di Quattroruote al Salone di Ginevra.
 

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Martedì 26 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 27-04-2016 11:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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