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MILANO - Il Kangoo, popolare veicolo commerciale Renault, è stato presentato all'ultimo Salone di Ginevra nella versione equipaggiata con il turbodiesel Energy 1.5 dCi 90, derivato dal più potente Energy 110. Una scelta che ha fatto di questo modello il più sobrio della categoria per consumi ed emissioni di CO2, un record che vale sia nel caso della versione multispazio sia di quella commerciale denominata Kangoo Express.
Sobrietà. L'evoluta tecnologia che fa della famiglia Energy una delle più avanzate del panorama automobilistico ha permesso infatti al veicolo francese di registrare, con il 90 e il 75 cv, dei consumi davvero da primato: 4,3 litri ogni 100 km nel ciclo misto, equivalenti a 112 g/km di CO2. Sono dati particolarmente significativi soprattutto nell'impiego professionale, perché consentono una riduzione del 16% alla voce carburante. Il che, unito all’intervallo tra cambi dell’olio portato a 40.000 km/2 anni invece di 30.000 km/2 anni, porta a diminuire del 14% i costi d'esercizio rispetto ai dCi di pari potenza non appartenenti alla serie Energy.
Modifiche. Per garantire questi risultati, i motori sono stati completamente attingendo al Dna dell'Energy dCi 110, già proposto su Mégane e Scénic, beneficiando così di soluzioni direttamente derivate dall’esperienza Renault in Formula 1, come i rivestimenti Dlc (Diamond like carbon), adottati per i bicchierini spingivalvola dell’albero a camme e utilizzati da anni nei bolidi da competizione. Né mancano, ovviamente, soluzioni «salva ambiente» ormai considerate più convenzionali come lo Stop & Start e il recupero dell'energia in frenata.
Ambizioni. Il lancio di questo nuovo motore, le cui varianti di potenza costituiscono la sesta e settima generazione della tecnologia Energy, segna un’ulteriore tappa nella strategia di evoluzione della meccanica con cui Renault punta a conquistare la leadership europea in termini di emissioni di CO2, mentre prosegue la sviluppo di una gamma di propulsori elettrici.
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