Flavio Manzoni a capo del design di Ferrari

Questione di stile, da Est a Ovest il bello è globale: Flavio Manzoni e Shiro Nakamura

di Giampiero Bottino
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MILANO - Una carriera costruita scavalcando gli oceani e concretizzando una passione giovanile quella di Shiro Nakamura. L’attuale vice president Nissan responsabile del design, nato a Osaka nel 1950, da bambino amava disegnare treni e automobili, e da allora non si è più stancato. Dopo aver terminato gli studi al Musashino Art College di Tokyo e una breve parentesi lavorativa alla Isuzu va a perfezionarsi in Transportation Design all’Art Center College di Pasadena, in California. Un altro ritorno a casa, giusto il tempo per fare dietro-front e decollare alla volta di Detroit per prendere servizio al Centro di Design avanzato della General Motors. Ancora in Giappone, poi 5 anni nel Regno Unito con il compito di lanciare uno studio di design, e un ulteriore rientro in patria dove nel 1997 gli viene affidata la responsabilità del design Isuzu. Dopo soli due anni assume lo stesso ruolo alla Nissan, chiamato da Carlos Ghosn con uno dei primi provvedimenti adottati dopo la sigla dell’Alleanza tra Renault e il costruttore nipponico.

Tra le Nissan firmate dal designer-bassista troviamo le intriganti sportive 350Z e GT-R, ma quella di cui lui si dichiara più orgoglioso è la Juke. Una vettura controcorrente, poco rispettosa dei canoni della bellezza classica, ma – forse proprio per questo – uno straordinario successo commerciale. Altro vice president, probabilmente ancora più invidiato, è Flavio Manzoni. Originario di Nuoro, appena superata la soglia dei 50 anni, é dall’inizio del 2010 responsabile del design Ferrari, dove ha diretto o firmato in prima persona lo sviluppo di modelli come la FF, la F12 Berlinetta e LaFerrari, erede della prestigiosa e performante Enzo, occupandosi anche dell’alleggerimento e della ri-progettazione aerodinamica della 458 Speciale.

Ma nel suo curriculum non ci sono solo le supercar, anzi. Nel corso della doppia esperienza professionale alla Lancia, intervallata da un biennio a Barcellona in qualità di responsabile del design degli interni alla Seat, realizza tra l’altro il concept della Fulvia Coupé che entusiasmò il Salone di Francoforte del 2003 (senza mai entrare in produzione con grande delusione di tutti i “lancisti”), e nello stesso anno firma Ypsilon e Musa, entrambe insignite del titolo di “European Automotive Design Award”.

Nel 2006 torna al gruppo VW, prima in Audi e l’anno dopo in Volkswagen, dove gli viene affidato l’incarico di sviluppare la nuova immagine stilistica del marchio di Wolfsburg e dove tra l’altro disegna la concept up!, la Scirocco e la sesta generazione della Golf. Nel maggio del 2014 il perfetto connubio tra stile e prestazioni della F12 Berlinetta gli è valso il Compasso d’Oro, il più prestigioso e ambito premio nel campo dell’industrial design, mentre alla fine dell’anno, sul circuito di Abu Dabhi, viene presentata la Fxx K ibrida, la Ferrari più potente di cui Manzoni ha curato personalmente lo stile.
 

 

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Mercoledì 30 Novembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 01-12-2016 10:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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