La rinnovata Mazda MX5 Model Year 2019

Mazda aggiorna la spider MX5 con il MY 2019. Piacere di guida al top: prova verità a quota 2000 metri

di Sergio Troise
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SIBIU - Nel 2019 saranno 30 anni. E’ lunga e nobile la storia della Mazda MX5, spider giapponese di grande fascino, meglio nota come Miata, venduta dal 1989 in oltre un milione e 55mila unità (un record per vetture di questo tipo), titolare di ben 280 premi raccolti in tutto il mondo e, dal 2015, prescelta dalla Fiat per realizzare a Hiroshima, sul medesimo telaio (ma con design e motori Made in Italy), la rediviva 124 Spider (“un matrimonio che ci inorgoglisce, anche se la spider italiana è a tutti gli effetti una nostra concorrente” dicono in casa Mazda).

In vista dell’anniversario, la Casa giapponese ha aggiornato il modello di quarta generazione con interventi (limitati) sullo stile e modifiche (importanti) ai motori, che guadagnano in potenza (+24 cavalli lo SkyActive-G 2.000; +1 il 1500) ed efficienza: ora rispettano entrambi la normativa Euro 6 D-Temp riducendo le emissioni di CO2, comprese tra un minimo di 143 e un massimo di 157 gr/km, con consumi attestati (nel ciclo combinato) tra 6,3 e 6,9 litri/100 km.

Gli aggiornamenti riguardano anche le dotazioni di sicurezza e i sistemi di assistenza alla guida, ma sostanzialmente la MX5 rimane uguale a se stessa, ovvero rispettosa della filosofia progettuale d’origine, che ne ha fatto un’icona amata in tutto il mondo: compatta, leggera, con due posti secchi, motore anteriore/centrale, trazione posteriore, un comportamento dinamico esaltato dalla leggerezza (circa 1100 kg), dalla distribuzione dei pesi 50:50 e, non ultimo, un listino non proibitivo.

I primi esemplari del model year 2019 saranno disponibili in Italia da fine settembre, a prezzi leggermente superiori rispetto alla gamma attuale: da 31.500 euro per la 2.0 da 184 cv con soft-top di tela, e da 27.850 per la 1.5 da 132 cv. Nel caso venga preferita la versione RF (Retractable Fastback) con tetto rigido ripiegabile (in 13 secondi, anche in movimento, fino a 10 km/h) vanno aggiunti 2.500 euro. Ovviamente il prezzo sale ulteriormente se si accede alle versioni più ricche e meglio equipaggiate, ma il tetto massimo è fissato a quota 34.500 euro.

Quale tipo di carrozzeria verrà preferito? In Mazda Italia non hanno dubbi: la clientela sarà divisa al 50%. Tra i motivi che potranno indurre qualcuno a preferire la RF 2.0 litri, va considerata la disponibilità, solo su questa versione, del cambio automatico in alternativa al (magnifico) manuale, sempre a 6 marce, che equipaggia le altre. Per fronteggiare eventuali remore legate al costo, viene rilanciata la formula commerciale Gate Drive, che consente di acquistare mezza auto (dunque a metà prezzo) riservandosi poi di decidere, dopo due anni, se comprare l’altra metà, restituirla o sostituirla. “Finora – dicono in Mazda Italia – la metà delle MX5 è stata venduta così”.

Abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima la nuova Mazda MX5 nell’allestimento soft-top con motore 2.0 litri da 184 cv e cambio manuale a 6 marce. Eviteremo di soffermarci sugli aggiornamenti stilistici, che riguardano davvero modifiche di dettaglio, come i nuovi cerchi in lega e i fari Ful Led a matrice, mentre vale la pena sottolineare altri aspetti legati al carattere e al comportamento dinamico: valori che abbiamo potuto testare al meglio guidando l’auto in Romania, lungo la mitica Transfagarasan Road: nota come una delle strade più belle del mondo, si snoda per 151 km nella regione di Fagaras, la zona meridionale dei monti Carpazi, che collega le regioni storiche della Transilvania e della Valacchia, passando anche nelle vicinanze del villaggio di Arefu, dove sorge il castello da tutti conosciuto come la (immaginaria) residenza del Conte Dracula.

In un trionfo di curve e controcurve, con allunghi e cambi di direzione continui, salite e discese affacciate su scenari mozzafiato, siamo saliti, al volante della sportiva giapponese, fino a un’altitudine di 2.042 metri, abbandonandoci, sia sull’asciutto che sul bagnato, a una guida più che allegra, fatta di accelerazioni piene, corpose, con il motore capace di rendere magnificamente tra i 3000 e i 5500 giri, ma anche di procedere senza esitazioni a regimi più bassi (sotto la pioggia) o di “scatenare” tutta la cavalleria fin oltre i 7000, regalando anche “effetti sonori” coinvolgenti (ma senza esagerazioni).

Che cosa c’è dietro le prestazioni tanto convincenti della nuova MX5? La risposta è semplice, e non riguarda soltanto la disponibilità di 24 cavalli in più (da 160 a 184) e dell’autobloccante (nell’allestimento Sport): c’è un gran lavoro di affinamento meccanico, lontano anni luce da certi mezzucci assai diffusi, come le modifiche alle centraline elettroniche, e invece vicinissimo alla tradizionale filosofia degli ingegneri di Hiroshima. I quali hanno riprogettato ex novo il sistema di aspirazione e di scarico e hanno introdotto componenti nuovi come i pistoni, le fasce, le valvole di scarico, le bielle, gli iniettori, il volano. Tutto ciò ha consentito di elevare il regime di rotazione massimo da 6.800 a 7.500 giri e di migliorare un po’ la coppia (205 Nm).

Sono migliorate, ovviamente, anche le prestazioni in accelerazione e velocità massima (0-100 in 6,5 secondi e 219 km/h). Tuttavia vale la pena sottolineare una volta di più che il vero valore aggiunto di questa MX5 è l’eccezionale piacere di guida che l’auto è in grado di regalare. Un valore esaltato anche dalle sospensioni, capaci di assicurare il giusto mix tra rigidità e comfort, e dalla straordinaria maneggevolezza del cambio: un manuale agile e preciso, talmente piacevole da manovrare da indurre a cambiare marcia anche quando non è strettamente necessario.

A tutto ciò va aggiunto un altro dettaglio non secondario, come l’introduzione della regolazione totale del volante, in altezza e in senso longitudinale: un dettaglio che provvede a correggere un difetto del modello uscente, contribuendo a perfezionare ulteriormente la posizione di guida. Al volante della MX5, infatti, è fondamentale sentirsi a proprio agio se davvero si vuole sfruttare al meglio l’agilità dell’auto e la sua capacità di affrontare anche i percorsi più tormentati in condizioni di assoluta padronanza di se stessi, dell’auto e della strada. Non per niente risulta perfetta anche la pedaliera, che consente operazioni di punta/tacco amatissime dai veterani della guida sportiva che non intendono cedere alla “comodità” dei cambi automatici.

Meno impegnativi sono stati gli interventi sulla motorizzazione 1.5. Che ha guadagnato, come detto, un incremento di potenza di appena un cavallo (ora sono 132) ma elevando il regime massimo di rotazione a 7.500 giri e la coppia massima a 152 Nm (prima era a 150). Soprattutto, è stata migliorata l’efficienza, mentre sul fronte delle dotazioni sono state introdotte, come sulla sorella maggiore con motore 2.0 litri, nuove tecnologie di sicurezza.

Nel pacchetto i-Activesense del Model Year 2019 della Mazda MX5 figurano dunque dispositivi come l’Advanced SCBS, ovvero il supporto intelligente avanzato alla frenata in città, capace di rilevare veicoli e pedoni ed evitare collisioni sia in avanzamento che in retromarcia. E ancora: tra le novità ci sono anche il rilevatore di stanchezza del guidatore, il riconoscimento dei segnali stradali, l’avviso di uscita dalla carreggiata, la telecamera posteriore.

Tra le altre innovazioni introdotte vale la pena ricordare anche il sistema multimediale MZD Conect con il display TFT a colori da 7 pollici, il navigatore satellitare integrato, l’impianto audio Bose, mentre l’equipaggiamento dell’allestimento Sport comprende, oltre al succitato differenziale autobloccante meccanico, anche le sospensioni sportive Bilstein, la barra duomi anteriore e i sedili sportivi Recaro.

Difetti? Chi acquista un’auto come questa sa bene a che cosa va incontro: a fare da contraltare al puro piacere di guida ci sono un abitacolo “giusto giusto” per due, senza spazio sufficiente neanche per una borsetta; un vano porta oggetti ridicolo, un bagagliaio adatto alle valigie di Barbie e… il contentino di due portabicchieri.

«Per chi vuole di più – dicono in casa Mazda – c’è a disposizione tutto il resto della gamma, che vive un momento di buona salute sul mercato globale e guarda al futuro con la consapevolezza di aver avviato progetti importanti». Il reparto Ricerca e Sviluppo della Casa di Hiroshima sta lavorando infatti allo studio di una ibrida con sistema range extender affidato a un piccolo motore rotante Wankel, mentre entro il 2021 arriverà la prima Mazda Full Electric. «Tutto ciò – viene assicurato – senza assolutamente trascurare il diesel, nel quale continuiamo a credere».

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Lunedì 10 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 11-09-2018 00:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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