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LE MANS – Le prime prove libere hanno ufficialmente dato il via alla 92ª edizione della 24 Ore di Le Mans. Se nella giornata di test della domenica in molti hanno preferito nascondersi, quest’oggi finalmente sono iniziati a uscire i reali valori in campo. Anche perché dopo questa prima sessione, già questa sera, piloti e vetture affronteranno la qualifica. Così come lo scorso anno, Brandon Hartley è stato il più rapido portando la Toyota GR010 Hybrid LMH in cima alla lista dei tempi. Il neozelandese, nel corso dell’ultima ora, ha fermato le lancette del cronometro in 3’26”013 strappando, per quasi sei decimi, il miglior crono fatto registrare in precedenza da Callum Illot, al volante della Porsche 96 LMDh del Team Jota.
Con il pubblico delle grandi occasioni già presente lungo il circuit de la Sarthe, i piloti hanno dato fuoco alle polveri affrontando la prima sessione di prove libere. I team hanno diversificato il lavoro, alcuni si sono concentrati già sul passo gara, altri invece sul giro secco in vista delle qualifiche. Quest’ultimo è il caso della BMW che, proprio negli ultimi istanti, ha ottenuto il terzo crono con Dries Vanthoor. Quarto posto per la Porsche griffata Proton Competition di Julien Andlauer. A chiudere la top 5 Nyck De Vries che ha ottenuto il suo miglior crono all’inizio della sessione.
Proprio le prime battute delle libere hanno visto dapprima Rodrigo Sales e poi Ben Keating saggiare le vie di fuga di Le Mans causando l’esposizione di bandiere gialle e Slow Zone. Verso metà sessione si è assistita alla prima bandiera rossa del fine settimana a seguito del doppio stop che ha visto Ferdinand Habsburg, al rientro in Alpine, costretto a fermare la sua A424 all’altezza del ponte Dunlop e, subito dopo, Arnold Robin immobile con la sua Lexus GT3 lungo il rettilineo dell’Hunaudieres.
Lo stesso Alex Lynn, autore del sesto crono, nelle ultime battute della sessione ha perso il controllo della sua Cadillac toccando le barriere di Tertre Rouge. Antonio Fuoco è stato il più veloce tra i piloti Ferrari siglando l’ottavo tempo precedendo le due Alpine che hanno, così, chiuso le prime dieci posizioni. Le Porsche Penske hanno deciso di nascondersi optando per sistemare l’assetto in vista della gara. Mentre in Lamborghini hanno verificato che il nuovo telaio della numero 63, sostituito lunedì dopo dei problemi riscontrati nel Test Day, non avesse problemi effettuando diverse prove nel corso della sessione.
Tornate in azione a Le Mans, le LMP2 hanno animato la scena con una lotta serrata. Ad avere la meglio è stato Louis Deletraz che ha siglato il riferimento in 3’34”245. Non solo, l’alfiere della AO By TF ha anche ottenuto il miglior crono della sottoclasse ProAm battendo di oltre mezzo secondo il portacolori del team Duqueine James Allen. Seconda fila per Felipe Albuquerque, al volante della Oreca dello United Autosports, e l’alfiere del Proton Competition Bent Viscaal. Da segnalare la seconda bandiera rossa esposta dai commissari a seguito dell’uscita di pista di Nico Varrone sulla Oreca LMP2 di AF Corse.
Nel suo ultimo tentativo Esteban Masson ha conquistato il miglior crono di classe LMGT3. Il pilota della Lexus RCF R ha stampato il riferimento in 3’57”808 scalzando, in un solo colpo, le McLaren della Inception Racing e dello United Autosports. Quarto crono per l’Aston Martin dell’Heart of Racing che ha preceduto la Ferrari del GR Racing, la più veloce tra le vetture di Maranello.
FIA WEC – 24 Ore Le Mans: Prove Libere 1