Il pilota spagnolo della Honda Dani Pedrosa

Pedrosa, due ore sotto i ferri: la Honda
non dà la moto a Stoner per sostituirlo

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MADRID - È tecnicamente riuscito l'intervento all'avambraccio destro al quale si è sottoposto Dani Pedrosa, nella capitale spagnola, per guarire dalla sindrome compartimentale che lo affligge da oltre un anno.

Ora servirà oltre un mese per capire se sarà risolutivo. È stato lo stesso team della Repsol Honda a darne notizia. Il pilota catalano è stato operato dal dottor Angel Villamor - ortopedico e direttore della struttura iQtra - L'operazione è durata circa due ore ed al termine Villamor si è detto fiducioso sulle possibilità di successo. È stato completamente rimosso l'involucro esterno del muscolo che ha causato i cronici problemi al pilota.

Pedrosa, dimesso poche ore dopo, dovrà tornare a Madrid nelle prossime settimane per dei check-up di controllo. Quindi inizierà un programma di fisioterapia. Certamente non tornerà in pista prima di 4-6 settimane, comunque solo dopo aver ricevuto il via libera dal dottor Villamor, che certifichi la riuscita dell'operazione. «L'intervento è stato complicato e aggressivo, abbiamo utilizzato tecniche di microchirurgia - ha spiegato il chirurgo - e lenti microscopiche, è durato due ore ed è stato fatto in anestesia locale».

Sul problema fisico di Pedrosa, che dopo la gara in Qatar aveva fatto temere addirittura un suo ritiro - è intervenuto anche Casey Stoner. L'australiano, divenuto collaudatore della Honda dopo aver lasciato le gare, era stato indicato tra i possibili sostituti alla guida della RC213V ufficiale del team Repsol. Ma oggi con un tweet ha fatto sapere che non sarà lui a guidare la Honda nel Gp del Texas, ad Austin, anche se «sarebbe stato un onore correre per Dani Pedrosa».


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Sabato 4 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 09-04-2015 22:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA