Mauro Gentile, Direttore della comunicazione di Porsche Italia, ha consegnato il premio 718 Boxster, Innovazione e Tradizione a Maria Sole Tognazzi, per il film Io e Lei, che ha avuto un grande successo di critica.

Porsche Italia protagonista ai Nastri d’Argento 2016 del cinema italiano

di Claudio Margarita
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TAORMINA – La strada di Porsche Italia nel cinema del Belpaese porta a Taormina. Per il terzo anno la filiale nazionale del blasonato costruttore tedesco ha assegnato uno dei premi dei Nastri Argento: nel 2014 e nel 2015 era il “Porsche 911 Tradizione e Innovazione”, adesso il “Porsche 718 Boxter Tradizione e Innovazione”. Mauro Gentile, il direttore delle PR, lo ha consegnato a Maria Sole Tognazzi sul palco del teatro Antico del gioiello etneo, dove una Macan GTS, una Cayenne diesel ed una Cayenne S Hybrid sono state impiegate come navette per gli ospiti della settantesima edizione degli Oscar del cinema italiano.

Lo stesso riconoscimento – una nastro su una ruota realizzati cristallo – è una metafora del binomio tra Porsche ed il cinema, che è un percorso, un viaggio dentro la vita con passione: l'emozione regalata dal grande schermo ed il piacere che trasmettono le vetture di Zuffenhausen. Maria Sole Tognazzi, premiata a Taormina anche per il soggetto del film “Io e lei” assieme a Ivan Cotroneo e Francesca Marciano, è figlia di Ugo Tognazzi ed ha scelto di stare dietro anziché davanti alle telecamere. Porsche le riconosce uno “sguardo libero, autonomo, oltre il presente, nel mondo e nella società di domani”. Cioè una definizione affine alla filosofia che ispira gli ingegneri della casa tedesca. Di più: “Il suo cinema – si legge nella motivazione – si racconta storie, ma parla anche dei diritti, personali e civili, con leggerezza ma con un'intensità che lascia il segno”. Con “Passato prossimo”, la regista era già stata premiata in Sicilia nel 2013 al suo debutto, quando aveva 42 anni. Poi sono arrivati “Viaggio da sola” e, appunto, “Io e lei”. Il riconoscimento di Porsche è coerente con il titolo del premio: un omaggio alla grande tradizione cinematografica familiare (sono attori i fratelli Gianmarco e Ricky) ed un'attestazione all'innovazione del suo linguaggio.

A Taormina, sia con il pluripremeriato Paolo Virzì sia con il “decano” degli attori, almeno di quelli presenti, Leo Gullotta, il cinema italiano ha lanciato un messaggio di civiltà. Non solo sollecitando un impegno per Emergency che lotta per l'apertura di corridoi umanitari: “Sono contento del nostro cinema perché parla la lingua della tolleranza – ha commentato il regista – che è una medicina contro il fanatismo”. Gullotta ha di fatto chiuso la serata dei Nastri con un invito all'accoglienza.

A Hollywood, da anni, una flotta di Porsche (alcune decine di unità) è a disposizione dei produttori per le più disparate esigenze filmiche e anche l'Italia si muove per far approdare le vetture oggetto del desiderio di moltissimi appassionati sul grande (e piccolo) schermo. Nel film “Veloce come il vento” per il quale Stefano Accorsi è stato premiato come miglior attore protagonista, compare una 911 GT3 Cup messa a disposizione di un team italiano e filmata durante il campionato italiano in diversi circuiti. Una 911 gialla era stata “protagonista” di un episodio della serie televisiva “Moonlight”: le scene erano state girate in Toscana. La presenza del glorioso costruttore in Sicilia è una conferma del legame con l'isola, celebrata anche poche settimane fa in occasione del centenario della Targa Florio, una prova che Porsche ha vinto 11 volte.
 

 

 

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Martedì 5 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 06-07-2016 16:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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