La Byd Seal

Dolphin e Seal, BYD prepara lo sbarco: i maestri delle batterie puntano in alto

di Giampiero Bottino
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MILANO Byd, protagonista di uno dei più recenti sbarchi cinesi nel nostro Paese, ha idee chiare e ambizioni all’altezza di un colosso nato nel 1995 che oggi occupa nel mondo 600.000 persone, tra cui 90.000 ingegneri.
Nato nel 1995 e diventato ben presto leader nella produzione di batterie per telefoni cellulari (ancor oggi “nutre” un quinto di tutti gli smartphone del pianeta), il gruppo ha deciso nel 2003 di trasferire al suo know how al settore della mobilità individuale, che muoveva i primi passi verso una transizione energetica incentrata sull’elettricità, creando la Divisione Auto con sede a Shenzhen. Questo esempio di lungimiranza – confermata dall’addio definitivo al solo termico sancito nel 2019 – ha dato frutti copiosi, certificati dagli 1,86 milioni di veicoli “alla spina” (elettrici puri e ibridi plug-in) venduti nel 2022. Una crescita del 208,6% rispetto all’anno precedente che ha fruttato la leadership globale per questa categoria di vetture. 

Attiva a Roma da giugno, la filiale italiana gestita dal country manager Gianmaria Adamo è partita con decisione (12 i dealer già attivi, tutti posizionati nel Centro-Nord, nell’ambito di un piano di crescita globale che parte dalla prossima apertura della concessionaria romana) e con due modelli, l’ammiraglia Han e il Suv Atto 3. A pochi mesi dalla nascita, l’offerta raddoppia con la Dolphin e la Seal che abbiamo provato a Milano nel corso di un recente evento. La prima è un’auto da famiglia di segmento C (quello della Golf, per intenderci) la cui silhouette la colloca tra una berlina due volumi e un crossover compatto (è lunga 4.290 mm). Rivelando la sua “cinesità” in diversi dettagli, dalle scelte cromatiche a soluzioni non del tutto convincenti come i 18 bocchettoni che corrono lungo il bordo anteriore della plancia riflettendosi sul parabrezza. Davvero generosa l’abitabilità, eccellente sotto tutti i punti di vista il comportamento stradale garantito dai motori elettrici di potenza differente a seconda degli allestimenti e della batteria, che è da 44,9 kWh per la Active da 95 cv e per la Boost da 176, e da 60,48 kWh nel caso delle versioni Comfort e Design da 240 cv.

I prezzi dell’intera gamma spaziano in un range di 7.000 euro a partire da 30.790, mentre l’autonomia Wltp è di 427 km con la batteria più potente, di 340 km per la Active e di 310 nel caso della Boost. Di tutt’altra pasta la Seal, coupé a 4 porte di dimensioni importanti (è lunga 4,8 metri) e dal look affascinante per fluidità ed eleganza delle linee. In un ambiente ovattato dalle giustificate ambizioni premium per comfort e tecnologie, garantisce prestazioni convincenti per la versione Design da 308 cv con trazione posteriore e prezzo di 46.980 euro e addirittura entusiasmanti al volante della Excellence con due motori per complessivi 523 cv, trazione integrale, listino di 49.390 euro e 570 km di autonomia Wltp rispetto ai 520 della “gemella” con un solo motore. Pur essendo radicalmente diverse, le nuove Byd condividono la piattaforma e-Platform 3.0 ampiamente modificabile e l’esclusiva tecnologia Ctb (Cell to body) che, incorporando nella struttura del veicolo le sottili batterie brevettate, concorrono a incrementare sicurezza e rigidità torsionale, favorendo la dinamica di guida e ottimizzando lo sfruttamento dello spazio, davvero generoso per entrambe.

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Lunedì 13 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 15-11-2023 10:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA