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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
La Jaguar del neozelandese Mitch Evans all'Eur

Evans è il re di Roma, la Jaguar vince gara 1 nella Città Eterna

di Giorgio Ursicino

La FE non è ancora la F1, ma lo spettacolo è garantito. Sempre. Le monoposto sono molto simili fra loro. Ci sono ali piccole e semplici con un solo tipo di pneumatici che, per giunta, devono essere usati per l’intero evento. Anche se piove. In più, c’è il “fan boost” e l’“attack mode” che, in alcune fasi di gara, consentono un plus di energia. Infine bisogna gestire la batteria per non rimanere lungo il tracciato nel finale di gara. Risultato non c’è pace perché, durante la corsa lunga quasi un’ora, non c’è vettura che stia nelle stesse condizioni di un’altra. Ieri, nella prima sfida sul tracciato migliore del campionato, sui vialoni dell’Eur a quattro passi del cuore della Città Eterna, si è avuta conferma della formula vincente. Spettacolo a go-go, senza nessuna certezza. Alla fine ha vinto la monoposto più in palla, in difficoltà durante le qualifiche del mattino che si svolgono con un originale format fatto di duelli ad “eliminazione diretta”. Una sorta di Wimbledon in miniatura: chi vince scatta dalla pole.

La gara l’ha dominata, in lungo e in largo, Mitch Evans, un ragazzo che non è più un bambino (ha quasi 28 anni) nato agli antipodi, nella lontana Auckland, ma cresciuto in GP3 e GP2 in Europa. Il “kiwi” è abituato a veleggiare e dal 2016 corre in Formula E con la Jaguar dimostrandosi abilissimo, oltre a fare a ruotate, a sfruttare l’ultimo watt di energia. Cosa che ha fatto anche ieri risalendo buona parte del gruppone e scappando via una volta conquistato il comando. Mitch ha un ottimo rapporto con la nostra Capitale avendo dominato la seconda edizione del Roma E-Prix, nel 2019. In realtà, i giaguari inglesi sono proprio messi bene dalle nostre parti poiché l’altro driver del team, l’inglese Sam Bird, ha conquistato l’edizione iniziale dell’E-Prix capitolino nel 2018.

Evans e Bird hanno dato spettacolo sui saliscendi dell’Eur: Mitch è scattato nono per andare ad arrampicarsi sul gradino più alto del podio, Sam addirittura 13° per risalire fino al 5° posto con una monoposto azzoppata da un contatto. In F1 uno show del genere sarebbe stato impossibile. Secondo ha chiuso un concreto Robin Frijns che scattava dalla prima fila, terzo Stoffel Vandoorne autore di un’autoritaria pole. È un po’ naufragato De Vries, l’altro alfiere della Mercedes costretto al ritiro dopo aver preso il via dalla seconda fila. Non entusiasmanti le performance delle due DS e delle Porsche che sono arrivate al traguardo perdendo posizioni durante la gara.

Edoardo Mortara con la Venturi (il prossimo anno alleata dell’esordiente Maserati) mantiene la testa della classifica Piloti con 49 punti (ieri 7°), ma grazie al podio e alla pole il driver della Freccia d’Argento è risalito a tre lunghezze di distacco (46). Fra i team è tornata al comando la Mercedes, attuale Campione del Mondo sia fra i Driver che fra i Costruttori. Oggi alle 15 “gara 2” romana che è anche il quinto E-Prix 2022 (partenza alle 15).

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Domenica 10 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 11-04-2022 10:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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