Nella notte italiana Carlos Sainz avrà già sostenuto la visita medica da parte dell’organizzazione per avere il via libera e poter partecipare alla prove del GP d’Australia che scatterà all’alba di domenica, quando in Italia saranno appena le cinque (diretta su Sky). Quest’anno, per il valzer delle ore legali agli antipodi, il fuso orario fra l’Europa e la terra dei canguri sarà di ben 10 ore ed, anche se la gara scatterà alle 15 locali, da noi è obbligatoria l’alzataccia. Il pilota di Madrid, che ha assistito il GP di Jeddah dai box nonostante fosse stato operato il giorno prima, è già tornato in forma ed il check dei dottori sarà una mezza formalità visto che il ragazzo è stato costantemente seguito e monitorato.
Oliver Bearman, che tanto ha impressionato sul Mar Rosso per la sue performance addirittura paragonabili a quelle di razzo Charles, si potrà concentrare su come recuperare punti in F2 visto che ora vincere il Campionato è quasi un obbligo. La scuderia, intanto, si stringe intorno allo spagnolo e non potrebbe essere altrimenti visto la determinazione che ha messo nell’abitacolo in Bahrain quando fu lui a salire sul podio per fare da valletto alla coppia della Red Bull: «Carlos sta bene, contiamo su di lui». Il weekend di riposo ha spinto le squadre ad analizzare a fondo tutti i dati raccolti nei test prestagionali e nelle prime due sfide ravvicinate.
Esclusa la Red Bull, apparsa quasi perfetta e che, nonostante la doppia doppietta, è sembrata non aver ancora scoperto tutto il suo potenziale, gli altri stanno già lavorando sugli sviluppi per portare presto i primi aggiornamenti in modo da cercare di ridurre il gap dagli extratterestri austriaci. La RB è stata sul punto di esplodere per le lotte fra le varie fazioni interne venute fuori dopo la scomparsa del geniale fondatore Dietrich Mateschitz. Vicende che si sono incrociate con l’affaire Horner della dipendente “maltrattata”. La guerra ha coinvolto anche Helmut Marko e Jos Verstappen, tirando in ballo lo stesso Max e scatenando gli appetiti della Mercedes che deve sostituire Lewis ormai sulla via di Maranello.
In attesa della prossima puntata della soap opera, i protagonisti sembrano aver intuito che la zuffa potrebbe essere l’unico modo per creare problemi alla perfetta macchina organizzatrice del team e all’astronave aliena realizzata ancora una volta da Adrian Newey. Il cannibale ha fra le mano una monoposto ancora migliore del passato e viaggia a punteggio quasi pieno (51 punti sui 52 disponibili), andando domenica a caccia della decima vittoria consecutiva con cui eguagliare un record che è già suo.
A Maranello il comprovato realismo di Fred Vasseur mostra le prime “crepe” e questo è sicuramente un bene perché stavolta il potenziale potrebbe proprio esserci. I ragazzi del Cavallino hanno veramente lavorato bene. La SF-24 è la vettura che è progredita di più rispetto agli anni scorsi e il ruolo di “seconda forza” è quasi consolidato. Che poi i tecnici di Milton Keynes facciano miracoli è un’altra roba, ma il TP francese ha dichiarato che è il momento di mettere pressione ai campioni del mondo per vedere qual’è il loro reale limite.
Alla Ferrari serve ancora un po’ di “down force” per non caricare troppo l’ala posteriore, mentre la sospensione dietro, che è stata profondamente rivisitata per fare più spazio ai canali venturi, deve essere messa a punto per migliorare la trazione. Intanto i leader delle due squadre più gloriose e potenti danno l’impressioni di lavorare a braccetto, confidando su un’amicizia lunga e consolidata. Si danno mazzate a vicenda strappandosi ingegneri e pure piloti, ma sono sempre più in sintonia fra loro. E se Fred e Toto fossero d’accordo sul da farsi per il bene reciproco delle loro squadre?