• condividi il post
MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Max Verstappen sorridente al Red Bull Ring in Austria

Verstappen in “casa” torna cannibale: niente lotta ravvicinata, la McLaren relegata lontana

di Giorgio Ursicino

Un’altra giornata da cannibale. Anzi, Max sembra aver rimesso indietro le lancette del tempo, riportando l’ambientazione a pochi mesi fa quando, non si limitava a vincere, dominava. Ieri a Zeltweg, nella Stiria adagiata sui rilievi alpini, l’olandese che giocava in “casa” ha passeggiato, mettendo in bacheca sia la sua decima gara Sprint che la quarantesima pole position della carriera. Sul circuito che si chiama come la sua macchina, Verstappen che ha portato papà Jos per fare a mazzate verbali con il suo vate Chris Horner, e ha ripreso in pugno la situazione.

Sul Red Bull Ring che si brucia in solo un minuto (su nessun altro circuito del Mondiale si fa così in fretta) ad oltre 240 km/h, l’extraterrestre rifila oltre 4 decimi al suo amichetto Lando Norris la cui McLaren appare tornata un carrozza rispetto allo spaziale bolide austriaco. Le prime quattro forze restano intatte ed oggi dalle prime due file scatterà un poker di monoposto diverse. Dopo il razzo dei bibitari e la vettura papaya, si sono infilate, infatti, la Stella di Russell e la Rossa di Sainz. In terza fila la stessa coppia di astronavi, la Mercedes del sette volte campione del mondo Hamilton e la Ferrari del Principino che nel suo ultimo tentativo della Q3 è andato per campi come avesse una motozappa.

Seguono l’altra McLaren di Piastri e la RB del sempre più opaco (eppure lo hanno da poco riconfermato per due anni) Perez. L’Apine, che ha avuto due vetture nella top ten della griglia alla garetta del mattino, vedrà scattare solo Ocon fra i primi dieci. Se tutto andrà secondo le previsioni, quando si spegnerà il semaforo Max saluterà per rivedere i rivali soltanto al traguardo. Troppa la differenza sul giro per consentire agli avversari di insidiare il super campione. Interessante assai la lotta per il podio con la McLaren favorita sulla Mercedes e la Ferrari. I curvoni veloci di Zeltweg hanno confermato i timori per la Ferrari emersi a Montmelò: su piste con questo layout si è rivisto prepotentemente il “bouncing”, i saltellamenti in velocità con grosse strisciate sull’asfalto.

Per ovviare al fastidioso inconveniente, che oltre a penalizzare il tempo sul giro rende la monoposto più scorbutica da guidare, c’è la cura di alzare l’assetto con conseguente perdita di preziosi punti di carico. In Spagna una settimana fa le differenze fra le prime quattro forze erano state molto limitate, ma al Red Bull Ring il padrone del vapore sembra aver trovato l’alchimia per tirarsi fuori della lotta. Nella Sprint Race Max aveva piegato con una certa facilità le due vetture di Woking, con Piastri che oltretutto riusciva ad infilare Norris quando quest’ultimo duellava con Verstappen. Dietro di loro una Mercedes e una Ferrari alternate: Russell, Sainz, Hamilton e Leclerc che era scattato dalla decima posizione avendo fatto spegnere il motore nella qualifiche decisive di venerdì pomeriggio.

Nel complesso, dopo le scintille di Barcellona, il weekend alpino è stato più nel segno di Carlos che di Charles che è stato pure parecchio falloso. Certo, non è mai facile guidare quando ci sono in pista tre auto più rapide e bilanciate del Cavallino. I ferraristi, chiaramente, non possono essere soddisfatti. Vasseur prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Abbiamo migliorato le prestazioni, ma non è bastato. Il saltellamento ci ha dato fastidio, nel finale Charles stava facendo un buon giro, ma non è riuscito a rimanere in pista...». Il più realista, anche un filo critico, è Carlos: «Non ho guidato male, sono sempre stato nelle prime cinque posizioni. In gara non sarà facile. Verstappen e anche le McLaren hanno un altro passo e, credo, che anche la Mecerdes sia un filo più rapida di noi...».

  • condividi l'articolo
Domenica 30 Giugno 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA