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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Lewis Hamilton

Wolff: «Hamilton sognava la Ferrari, come tutti i piloti. Il fascino della Rossa è irresistibile»

di Giorgio Ursicino

Passato lo shock, il matrimonio sportivo del secolo prende corpo e il sogno diventa, pian piano, realtà. I promessi sposi, per ora, tengono le bocche cucite. Per le dichiarazioni d’amore c’è tempo, ora bisogna pensare al presente. Statene certi, se il destino lo richiederà, Lewis Hamilton ed il Cavallino se le daranno di santa ragione ancora per un anno. In palio c’è, oltre l’onore, un titolo che a Maranello manca da troppi anni e per il baronetto significherebbe l’ottava tacca sulla cintura. Un’apoteosi che gli permetterebbe di affrontare l’avventura in Ferrari con la mente ancora più sgombra. Per il solo piacere di vincere su quella monoposto rossa. Parliamo di professionisti al massimo livello e nessuno ha dubbi che entrambe le parti non alzeranno il piede se avranno il futuro partner fra i piedi.

Non lo farà il fenomeno inglese, tanto meno lo farebbe l’agguerrito predestinato. Poi, nel 2025, si vedrà. Ieri ha parlato l’uomo più vicino al dossier, Toto Wolff che, a fatica, ha fatto vedere di essere all’oscuro del tradimento. Lewis e Toto lavorano insieme da 11 anni. In coppia hanno conquistato il mondo: 6 Campionati Piloti, 8 Costruttori, 82 Gran Premi vinti, 78 pole position. Nessuno come loro. Un tandem diabolico. Sportivamente parlando, i due sono le facce di una stessa medaglia. Una sola entità. S’intendono con lo sguardo, non hanno bisogno di parlare. Nel motorsport, poi, la chimica fra il braccio e la mente è ancora più forte: ogni volta che un pilota si mette il casco accetta il rischio di farsi male. Non si può essere sicuri vivendo a 350 all’ora.

Di esempi ce ne sono tanti. Lauda e Montezemolo. Schumacher e Todt. Alonso e Briatore, fino a Verstapper e Horner. Non sono in molti a credere che in Mercedes sono caduti dalle nuvole e in qualche modo Toto lo conferma. Qualcuno sostiene addirittura che il driver si sia “consigliato” con il manager austriaco prima di saltare il fosso. Per non parlare del rapporto molto stretto che Toto ha con Vasseur a cui ha riconosciuto profonda amicizia anche dopo il “ratto”. Ecco la sottile verità di chi sa come sono andate le cose: «Non sono sorpreso, sapevo benissimo cosa Lewis pensa della Ferrari, abbiamo parlato tante volte che avrebbe avuto piacere di guidare quella macchina. In verità, mi ha un po’ colpito il tempismo...».

Wolff lascia trapelare che la cosa era fatta da tempo, ma l’uscita della notizia a pochi giorni dalla presentazione delle nuove macchine, ed a meno di un mese dall’inizio del Campionato, non era “programmata”. Con le anticipazioni su tutti i media del mondo Mercedes e Ferrari non potevano smentire e hanno preferito confermare con una tempistica concordata. «Lewis mi è venuto a trovare nella mia casa di Oxford, abbiamo parlato per oltre un’ora e mi ha informato della sua decisione che è perfettamente comprensibile». Il Team Principal più vittorioso di tutti i tempi continua: «Non mi ha spiegato perché ha cambiato idea, eravamo d’accordo che il nostro impegno non doveva essere per lungo tempo. È lecito ripensarci e io e la Mercedes rispettiamo totalmente la sua decisione».

Emerge che in questa vicenda nessuno è stato scorretto o si è comportato male: «Ho un grande rispetto per Vasseur, non solo come professionista ma anche come amico di lunga data. Da quando ha assunto l’incarico alla Ferrari è chiaro che doveva fare il meglio per loro e cogliere ogni opportunità per farlo. Quindi non c’è alcun sentimento negativo nei confronti di Fred, cerca il meglio e Lewis lo è. Con lui ho un rapporto stretto e franco, parliamo diverse volte la settimana. Non ho dubbi che Fred e Lewis avranno un ottimo rapporto, si conoscono da oltre vent’anni. Forse Lewis mi ha avvisato con così tanto anticipo per poterlo sostituire nel modo migliore». Il manager, confermando il clima disteso, fa gli elogi alla Ferrari: «Non ho provato a convincerlo di ripensarci, il nostro rapporto è troppo stretto. Ogni pilota sogna di indossare una tuta rossa a bordo dell’auto rossa. Abbiamo discusso molte volte che sarebbe stato emozionante farlo un giorno. Certo, sarei contento che Lewis vincesse l’ottavo titolo, se lo merita. Ma preferirei che lo facesse quest’anno con noi...».

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Sabato 3 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 05-02-2024 10:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA