Auto elettrica in ricarica

Al via incentivi green per l’auto, si lavora ai nuovi. Sconti fino a 5.000 euro. Tavares, bene ma abbiamo perso 9 mesi

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Ripartono gli incentivi per chi vuole passare a un’ auto o ad un motociclo ‘green’. Da questa mattina sono infatti ufficialmente riaperte le prenotazioni sulla piattaforma Ecobonus per richiedere i contributi per l’acquisto di veicoli non inquinanti. A disposizione del nuovo pacchetto di sconti sono state stanziate risorse complessive per circa 1 miliardo di euro, compresi i residui non spesi della tranche di incentivi 2022. Risorse che potrebbero comunque venir ritoccate al rialzo una volta che saranno ultimati i conteggi di quanto non utilizzato nella tornata di agevolazioni per il 2023. A ringraziare il governo di aver rilanciato un sostegno alla vendita di veicoli è l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares che lamenta però il fatto di aver «perso 9 mesi». Tavares ricorda di aver «chiesto al governo di sostenerci nella produzione di veicoli elettrici. Vogliamo raggiungere il traguardo di un milione di veicoli prodotti, ma dobbiamo avere sostegni alla produzione». Si attende intanto il nuovo Dpcm in materia che ritoccherà alcuni dettagli del pacchetto e che sarà presentato il prossimo 1 febbraio per entrare poi in vigore tra marzo e aprile. Fino ad allora restano valide le norme attuali che fissano sconti per l’acquisto di nuove auto green o anche a benzina e diesel, purché poco inquinanti.

Gli sconti aumentano se si procede contemporaneamente alla rottamazione di un altro veicolo e sono più consistenti per chi ha redditi più bassi. Gli incentivi riguardano in particolare veicoli di categoria M1 (autoveicoli), L1e - L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali). L’attuale normativa prevede un massimo di sconto fino a 5.000 euro nel caso di acquisto di auto elettrica associata alla rottamazione di una vecchia macchina Euro da 0 a 4 (3.000 euro senza rottamazione). Ma nello stesso caso l’incentivo sale a 7.500 euro per chi ha un Isee inferiore a 30.000 euro (4.500 senza rottamazione). A chi acquista invece un’ auto ibrida, viene applicato uno sconto di 4.000 euro con rottamazione e di 2.000 senza. Per l’acquisto di moto e scooter rottamandone un altro, invece, la riduzione sul listino arriva al 40% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 4.000 euro nel caso dei veicoli elettrici e al 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo 2.500 euro per le due ruote non elettriche. In quest’ultimo caso è obbligatorio uno sconto del venditore pari ad almeno il 5% del prezzo di acquisto. Per i nuovi veicoli commerciali elettrici infine si possono totalizzare sconti fino a 14.000 euro. Con il nuovo Dpcm, invece, gli sconti potranno raggiungere quasi 14mila euro.

In particolare, in base alle nuove norme gli incentivi per auto elettriche partiranno da da 6.000 euro (senza rottamazione) e arriveranno a 13.750 euro se si rottama un’ auto Euro2 e si ha un Isee sotto i 30mila euro. L’aiuto per l’acquisto di una vettura ibrida andrà invece da 4 a 10mila euro, e quello per un per un’ auto a basse emissioni dai 1.500 ai 3.000 euro. L’obiettivo principale del nuovo Dpcm atteso per la primavera sarà quello di cambiare il parco auto circolante italiano, che è uno dei più vecchi d’ Europa, con oltre 11 milioni di vetture Euro 3 o inferiori. Il secondo intento mira a sostenere e supportare le famiglie meno abbienti: è previsto infatti un extra bonus del 25% per Isee inferiore ai 30 mila euro. E in terzo luogo si intende rimodulare gli strumenti incentivanti per stimolare l’acquisto di auto effettivamente prodotte in Italia.

Tra le principali novità del nuovo provvedimento, il fatto che gli incentivi saranno differenziati a seconda della classe di Euro della vettura rottamata, con il contributo maggiore per la rottamazione di auto Euro 0-2. È previsto inoltre un potenziamento significativo del livello degli sconti, soprattutto per l’elettrico: fino a 11 mila euro se si rottama un’ auto fino a Euro 2. Verranno poi agevolate le persone giuridiche (flotte aziendali e noleggio lungo termine), a esclusione dei concessionari auto. Il contributo viene riconosciuto come minor prezzo praticato dal concessionario in fattura al momento dell’acquisto. La gestione delle richieste dell’Ecobonus è affidata a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.

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Mercoledì 24 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 13:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA