Il gruppo di pneumatici Bridgestone ha chiuso il 2021 con un utile netto di 394 miliardi di yen dalla perdita di 23,3 miliardi dell’anno precedente, ricavi a 3.246 miliardi di yen in crescita del 20% e utile operativo a 394,3 miliardi (+90%). Il gruppo si aspetta prezzi ancora elevati delle materie prime e annuncia un buy back per 100 milioni di yen. Bridgestone afferma che la domanda di pneumatici a livello globale è stata influenzata dai tagli alla produzione automobilistica a causa della carenza di semiconduttori dal terzo trimestre in poi, ma la domanda di pneumatici sostitutivi è rimasta stabile per la vivace attività nel mercato delle auto usate insieme alla carenza di nuovi veicoli e alla ripresa attività economica mondiale.
La redditività è stata messa sotto pressione dal persistente aumento delle tariffe per il trasporto marittimo di nolo, i costi energetici e il costo del lavoro, insieme a uno scenario in cui gomma naturale e petrolio greggio si mantengono su una fascia di prezzo elevata. Per l’intero anno 2022, Bridgestone prevede vendite di 3.650 miliardi di yen e un utile operativo rettificato di 425 miliardi, mentre l’utile dovrebbe arrivare a 280 miliardi di yen.«L’ambiente operativo del Gruppo continuerà a richiedere un’attenta attenzione a causa di vari fattori incerti come le fluttuazioni dei tassi di cambio e dei prezzi delle materie prime, e le condizioni politiche internazionali, oltre alla diffusione del Covid-19 nei paesi di tutto il mondo», ha affermato la società.
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