La Volkswagen Golf resta l'auto più venduta in Europa

Inizia male l'anno per il mercato europeo
Eurolandia frena tutto in Continente

di Giorgio Ursicino
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ROMA Non si placa la tempesta sull’Eurolandia dell’auto. Dopo un difficile 2012, anche nel primo mese dell’anno le vendite sono continuate a scendere nel Continente e i 27 paesi dell’Ue e i 3 dell’Efta hanno perso complessivamente l’8,5% infrangendo la barriera psicologica del milione di immatricolazioni. Fra i grandi mercati l’Italia (-17,6%) ha lamaglia nera e penalizza anche Fiat (-12,4%, quota scesa dal 6,9 al 6,6%)) che nel nostro paese è leader con quasi il 30% di quota. Come fanno notare gli analisti del Centro Studi Promotor è in particolare l’area euro in grande affanno, mentre gli altri paesi che adottano monete diverse sono addirittura in crescita,come tutti i principali mercati del pianeta. Mai così in basso.

Vendite sotto il milione. A gennaio nei 30 paesi sono state consegnate solo 918.280, il livello più basso dal 1990 anno in cui l’Acea (l’Associazione dei Costruttori Europei) ha iniziato a monitorare l’intero mercato continentale. Sebbene con volumi più importanti, i paesi dell’euro hanno perso il 12,8%, mentre gli altri hanno incrementato le loro vendite del 6,1%, passando da 210mila a 223 mila consegne. Con la frenata dell’ultimo mese il nostro paese è sceso al quarto posto in Europa (è stata scavalcato dalla Francia, mentre Germania e Gran Bretagna erano già davanti), una posizione che fino a qualche anno fa occupava nella classifica mondiale (dietro Stati Uniti, Giappone e Germania). L’Italia fra i top five è quella che perde di più, (-17,6%), precedendo la Francia (-15,1%), la Spagna (-9,6%) e la Germania (-8,6%).

Tira il Regno Unito.
In controtendenza la Gran Bretagna che mette a segno l’11° risultato mensile positivo con un incremento delle vendite dell’ 11,5%. Senza l’apporto del Regno Unito, il calo europeo andrebbe a doppia cifra, attestandosi all’ 11,5%. Peggio del nostro paese fanno la Grecia (-34,5%), l’Olanda (-31,2%), l’Ungheria (-26,1%) e l’Irlanda (18,8%). Rispetto ai livelli ante crisi già a fine 2012 la Grecia aveva perso il 79%, la Spagna il 57%, il Portogallo il 53% e l’Italia il 44%. «Da 14 mesi siamo i peggiori d’Europa e registriamo perdite a due cifre, anche a gennaio abbiamo registrato un calo doppio rispetto alla media europea», ha commntato Pavan Bernacchi, presidente di Federauto. Il CPS ha calcolato che a gennaio fra il minor gettito d’Iva e quello dovuto alla vendita dei carburanti lo Stato ha perso 229 milioni di euro. Fra i costruttori Fiat è scesa più della media del mercato europeo, ma meno di quello italiano. Le vendite del gruppo italiano sono diminuite del 12,4%, ma il brand Fiat ha perso solo il 4% guadagnando 0,2% di quota (da 4,9% a 5,1%).

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Martedì 19 Febbraio 2013 - Ultimo aggiornamento: 14-03-2013 12:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA