Mercato auto, Unrae e Anfia in coro: l’attesa degli incentivi fa crollare le immatricolazioni

Mercato auto a picco, Unrae e Anfia in coro: l’attesa degli incentivi fa crollare le immatricolazioni

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TORINO - «Gli annunci e la conseguente aspettativa degli incentivi stanno di fatto paralizzando il mercato ormai da mesi e, se il Governo non provvede a emanare con urgenza il decreto attuativo che li rende fruibili, si rischia di aggravare e prolungare ulteriormente la crisi delle immatricolazioni». Lo afferma Michele Crisci, presidente dell’Unrae, commentando i dati delle immatricolazioni a marzo. Crisci ribadisce anche la necessità di estendere i tempi di consegna dei veicoli prenotati o già acquistati: «il prolungamento a 360 giorni dei termini di consegna è un provvedimento indispensabile per ovviare ai problemi ormai endemici delle catene di fornitura internazionali, aggravati dal conflitto in Ucraina, che costringono le Case automobilistiche a rallentare la produzione e ritardare le consegne. È necessario inoltre che il decreto attuativo - aggiunge il presidente dell’Unrae - non escluda dai sostegni all’acquisto nessuno dei soggetti interessati, comprendendo quindi oltre alle persone fisiche anche le persone giuridiche (aziende e società di noleggio) e non imponga tetti di prezzo ribassati rispetto agli incentivi precedenti, che avevano dimostrato tutta la loro efficacia».

Dello stesso avviso l’Anfia, «A marzo il mercato auto registra il peggior risultato da inizio anno, chiudendo il mese a -29,7%, dopo le già pesanti flessioni di gennaio (-19,7%) e febbraio (-22,6%)». Lo sottolinea il presidente Paolo Scudieri. «Il preoccupante calo delle immatricolazioni - spiega - è in buona parte imputabile all’attesa dell’attuazione delle misure di sostegno alla domanda annunciate dal Dl Energia dello scorso 18 febbraio, primo passo di un piano pluriennale di supporto alla domanda di auto a zero e basse emissioni, complementare a un set di misure di politica industriale per accompagnare la riconversione della filiera produttiva automotive. Secondo l’ultima bozza del decreto, le misure di incentivazione sembrerebbero escludere il comparto delle vetture intestate a società, eccezion fatta per le società di car sharing che potrebbero, invece, fruirne.

Se confermata, questa impostazione costituirebbe, a nostro avviso, una forte limitazione, trattandosi di un canale di vendita in grado di dare un contributo importante alla diffusione della mobilità elettrica (Bev e Phev). Ribadiamo la necessità di includere nel pacchetto di misure di prossima attuazione anche gli incentivi all’acquisto di veicoli commerciali leggeri a basso impatto ambientale, un segmento che gioca un ruolo cruciale per tradurre in realtà un modello di logistica urbana delle merci davvero sostenibile e che ha subito pesantemente l’impatto della pandemia e della conseguente crisi economica, necessitando ora di uno stimolo che favorisca il rinnovo del circolante in chiave green». 

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Venerdì 1 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 04-04-2022 21:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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