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Dal primo gennaio del prossimo anno, lo stabilimento Audi di Ingolstadt - dove verrà prodotto l’innovativo modello elettrico Q6 e-Tron basato sulla Ppe - diventerà ‘carbon neutral’, cioè con impatto zero sulle emissioni complessive di CO2. Dopo i siti industriali di Bruxelles in Belgio, che è carbon neutral dal 2018, e di Győr in Ungheria che ha raggiunto questo obiettivo dal 2020, quello storico di Ingolstadt sarà il terzo stabilimento Audi a ottenere la prestigiosa certificazione di sostenibilità. Una realtà ‘green’ quella degli stabilimenti di Quattro Anelli a cui si affianca, dal 2020, anche il sito d’eccellenza Audi Böllinger Höfe, dove nasce la granturismo elettrica e-Tron GT. Nell’ambito del programma ambientale strategico Mission:Zero, l’obiettivo di Audi è di raggiungere la carbon neutrality di tutti i propri impianti nel mondo entro il 2025 attraverso la conversione dei siti Neckarsulm in Germania e di San José Chiapa in Messico. «La sostenibilità è uno dei cardini della strategia industriale Audi - ha commentato Gerd Walker, membro del board di Audi AG con responsabilità per la produzione e la logistica - e la conversione del sito di Ingolstadt all’utilizzo di fonti rinnovabili è uno dei perni per l’evoluzione carbon neutral del brand».
Per raggiungere questo obiettivo, Audi ha implementa quattro pilastri strategici. In primo luogo è stata migliora l’efficienza energetica per evitare scongiurare l’emissione d’ingenti quantità di anidride carbonica. Già nel 2022 le misure adottate a Ingolstadt hanno permesso di risparmiare oltre 35mila MWh) d’energia scongiurando l’emissione di 5mila tonnellate di CO2. Parallelamente, Audi si è impegnata per produrre internamente energie rinnovabili. Ad oggi, presso lo stabilimento di Ingolstadt sono stati installati moduli fotovoltaici su di una superficie di 23mila mq con l’obiettivo di implementare ulteriormente la quantità di energia autoprodotta. Quale terzo pilastro del programma Audi Mission:Zero, esternamente altra energia da fonti rinnovabili. Una soluzione che permette già dal 2012 di produrre vetture a Ingolstadt utilizzando esclusivamente energia green. Infine tutte le emissioni inevitabili (che sono massimo del 10% delle emissioni di CO2 da cui è partito il programma di decarbonizzazione di Audi) vengono compensate acquistando carbon credit che sono certificati secondo i più alti standard qualitativi. Nello stabilimento di Ingolstadt, tale strategia include ad esempio le emissioni legate alla logistica interna. Le iniziative del programma ambientale Mission:Zero di Audi si spingono però oltre la decarbonizzazione.
Lo fanno abbracciando l’applicazione dei principi della circular economy, la protezione e la conservazione della biodiversità. Audi mira all’implementazione dei cicli chiusi delle materie prime altamente energivore come acqua, plastica, alluminio, vetro, acciaio e carta. Al riguardo il sito di Ingolstadt può contare dal 2019 su un moderno centro di approvvigionamento idrico che consente il riutilizzo delle acque reflue. Audi è il primo costruttore premium al mondo ad aderire all’Alliance for Water Stewardship (AWS), impegnata nel favorire e certificare l’uso responsabile delle risorse idriche. L’obiettivo è di arrivare a dimezzare entro il 2035 il consumo d’acqua per veicolo prodotto.