Davide Mele, responsabile Corporate Affairs di Stellantis Italia

Stellantis, con incentivi ora possiamo rilanciare produzione in Italia. Ribadiamo impegno, ma servono fattori abilitanti

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«Oggi abbiamo raggiunto un nuovo traguardo nel percorso per avere gli strumenti adeguati ad aiutare un mercato che da troppo tempo non riusciva a imboccare la giusta strada della transizione energetica, relegando l’Italia a fanalino di coda europeo nello sviluppo dell’elettrificazione a quattro ruote. Ora possiamo metterci tutti ai nastri di partenza, portare la nostra energia collettiva e le nostre competenze, per ottenere il miglior risultato e per rilanciare anche la produzione delle vetture elettriche e Hybrid che già produciamo a Mirafiori, Melfi e Pomigliano». Lo ha dichiarato Davide Mele, responsabile Corporate Affairs di Stellantis Italia, in occasione del tavolo Automotive attualmente in corso al Mimit. La preparazione è stata un pò complessa, anche un po lunga a volte troppo emotiva a livello mediatico, ma adesso è il momento di agire e fare capire a tutti gli automobilisti che l’ auto elettrica è una strada su cui non è più possibile tornare indietro e bisogna crederci veramente, visto che abbiamo già stanziato ingenti investimenti in Italia per localizzare le nostre nuovissime piattaforme STLA Medium (autonomia di 700 km) e STLA L (autonomia di 800 km) installata quest’ultima solo in Italia.

Queste piattaforme sono le più avanzate e costituiscono un punto di riferimento e l’Italia è l’unico Paese Stellantis al mondo ad averle entrambè, ha spiegato Mele. ‘La produzione - ha proseguito - è strettamente correlata alla domanda di mercato e quindi se vogliamo puntare a determinati obiettivi dobbiamo tenere in grande considerazione non solo il produttore ma anche il cliente. In base alla domanda dei clienti, noi produciamo le auto e non il contrario. Ecco perchè è fondamentale stimolare la domanda con auto a prezzi accessibilì. Secondo il manager del gruppo automobilistico, ‘l’accessibilità è data dagli sforzi congiunti di Stellantis e dei suoi fornitori per garantire che i clienti possano acquistare le nostre auto, fornendo così attività e posti di lavoro ai nostri stabilimenti. Ed è possibile, come hanno dimostrato, per esempio, i nostri colleghi di Atessa, con una qualità migliorata di 7 volte e costi ridotti del 30%. Ecco perchè Atessa è la pietra miliare mondiale della business unit Pro One LCV di Stellantis, che esporta l’85% della sua produzionè. “Oggi, come abbiamo fatto in passato, ribadisco ancora una volta il nostro forte impegno nei confronti del Paese. Abbiamo l’obiettivo comune, insieme al Governo, alla filiera, ai sindacati e a tutti coloro che vivono tutti i giorni questo settore, di sostenere la produzione di veicoli in Italia nei prossimi anni con l’ambizione di raggiungere anche il famoso milione di veicoli (auto e veicoli commerciali) nel piano Dare Forward 2030’.

Lo ha dichiarato Davide Mele, responsabile Corporate Affairs di Stellantis Italia, in occasione del tavolo Automotive attualmente in corso al Mimit. ‘Noi non ci tiriamo indietro ma riteniamo fondamentali alcuni specifici fattori abilitanti in questo cammino verso l’elettrificazione del parco auto italiano: gli impatti delle normative sulla continuità della produzione attuale a prezzi accessibili, il proseguimento a lungo termine di incentivi adeguati alla vendita di veicoli elettrici e del rinnovamento del parco, lo sviluppo della rete di ricarica per sostenere i clienti e la competitività dei costi industriali, incluso il miglioramento del costo dell’energia, che è chiaramente messo in discussione dall’offensiva cinese con un vantaggio competitivo del -30%’, ha aggiunto Mele. Stellantis è fortemente impegnata in Italia e lo ha fatto in modo concreto negli ultimi anni per soddisfare la domanda del mercato. L’azienda ha investito diversi miliardi di euro nelle attività italiane per nuovi prodotti e siti produttivi, tra cui la gigafactory di Termoli e il Battery Technology Center di Mirafiori. Ciò che conta è la proiezione verso il futuro che intendiamo sostenere in tutti gli stabilimenti, lasciando la demagogia fuori dalla portà, ha proseguito Mele, secondo il quale ‘è necessario concentrare le nostre energie per trovare una convergenza per una soluzione che porti alla sostenibilità delle nostre attività in Italia, nel contesto dell’offensiva cinese sul mercato automobilistico europeo.

Questa è la posta in gioco, niente di più e niente di menò. Stellantis, infatti, ha continuato il manager, ‘fin dalla sua costituzione ha lavorato con determinazione e velocità per anticipare e supportare la transizione energetica di tutti i suoi siti industriali italiani. I Contratti di Sviluppo, concordati il ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono parte integrante ed essenziale del processo di transizione; per questo riteniamo sia importante portare a termine velocemente quelli in fase più avanzata per non rallentare l’attività produttivà. Infine, ha concluso Mele, ‘ Stellantis è più che mai convinta che se ogni stakeholder farà la sua parte, in modo concreto e proattivo, l’automotive nazionale potrà tornare a recitare il ruolo che si merita in un panorama europeo sempre più incerto ma che deve avere nell’Italia e nelle sue politiche industriali un esempio a cui guardare».

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Giovedì 1 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA