BOLOGNA - «Avevamo festeggiato lo scorso anno la decisione del Governo relativa alla diminuzione dell’Iva dal 22 al 5% sui seggiolini per il trasporto dei bambini in auto, che Asaps aveva richiesto da diversi anni. Purtroppo apprendiamo che, dopo un anno, nella manovra di bilancio del 2024 l’Iva per i seggiolini torna al 22 per cento». Lo rileva Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale. «E proprio nell’anno - aggiunge - in cui abbiamo già superato il 2022 come numero di bambini sotto i 13 anni deceduti sulle strade italiane (45 piccole vittime rispetto alle 39 di tutto il 2022, di cui 26 i bambini trasportati). Lo consideriamo un grave errore non a favore delle famiglie».
Il testo della manovra 2024, all’art.11 sulle misure in materia di imposte - spiega l’Asaps - sopprime nella parte II-bis della tabella dell’Iva proprio il comma che vedeva inseriti i seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli, con aliquota al 5%, introdotta poco meno di un anno fa con la manovra 2023 da questo stesso Governo. «Asaps - ricorda Biserni - ha condotto dal 2011 una vera e propria battaglia per la riduzione delle aliquote, considerato che occorre sensibilizzare periodicamente l’utenza stradale anche sulla necessità di adottare quei seggiolini espressamente previsti dalla legge e con le apposite marchiature Ce, in un mercato molto spesso ‘drogatò da prodotti non in regola con la normativa e tecnicamente non idonei a garantire l’incolumità dei più piccoli. Da febbraio 2020, lo ricordiamo, è diventato operativo l’obbligo di installare a bordo dei veicoli un dispositivo di allarme per prevenire i casi di abbandono in auto di bambini di età inferiore ai 4 anni, introdotto dalla legge 1 ottobre 2018, n.117». «Considerato che non sarà possibile introdurre emendamenti - conclude Biserni - ci rivolgiamo direttamente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, anche come mamma, per evitare aumenti sui costi di un prodotto che aiuta a ridurre i rischi in caso di sinistro stradale».