Una fabbrica cinese di auto

UE ispeziona siti produttori di tre grandi costruttori auto elettriche in Cina. Visitate fabbriche Byd, Geely e Saic

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BRUXELLES - La Commissione Europea ispezionerà, o sta già ispezionando, alcuni siti produttivi di tre grandi costruttori cinesi di auto elettriche, Byd, Geely e Saic, nella Repubblica Popolare. Lo conferma un portavoce dell’esecutivo Ue, dopo le indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi da Reuters, da Shanghai. «Non possiamo confermare la tempistica precisa delle visite - dice il portavoce per il Commercio Olof Gill - ma sono schedulate per il periodo di gennaio/febbraio».

Le ispezioni si inquadrano nell’indagine sulle auto elettriche cinesi che la presidente Ursula von der Leyen aveva annunciato nello scorso autunno, e mirano ad appurare se le imprese cinesi beneficiano di sussidi statali, cosa che consentirebbe loro di vendere auto elettriche a prezzi assai inferiori a quelle prodotte in Europa, tuttora più costose rispetto a quelle ad alimentazione tradizionale. L’industria automobilistica europea, che è in ritardo nella conversione all’elettrico e che ha lasciato poco guarnito il segmento di primo prezzo, teme la concorrenza cinese: secondo l’Economist, settimanale di orientamento liberale, l’Ue dovrebbe invece approfittare delle elettriche a buon mercato in arrivo dall’Estremo Oriente, per spingere l’acceleratore sulla decarbonizzazione del parco macchine.

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Domenica 21 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA