A destra il presidente Anfia Roberto Vavassori con il ministro Adolfo Urso

Vavassori (Anfia): «Siamo apripista decarbonizzazione, disegneremo role model. Bene accordo con Mimit, vero lavoro inizia oggi»

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TORINO - «I 90 giorni che noi chiediamo sono per predisporre una sorta di ricognizione su tutta la filiera che non e mai stata fatta cosi completa come la stiamo impostando e particolarmente utile in questa fase in cui abbiamo di fronte sfide molteplici e che non c’erano fino a pochi anni fa. È un percorso molto concreto, credo che potrebbe essere l’occasione, se ben gestita, di una buona pratica. Anche perche il settore dell’automotive e l’unico a cui viene chiesto per regolamento europeo una decarbonizzazione molto anticipata. Abbiamo il ruolo di apripista, con tutte le criticita ma anche le opportunita. Potremmo disegnare un role model che poi viene seguito anche da altri settori». Cosi il presidente Anfia Roberto Vavassori commenta l’accordo strategico per la transizione del settore automotive siglato oggi con il Mimit in cui si prevede che Anfia supporti Stellantis per la definizione, entro 90 giorni, di uno studio di analisi e mappatura della filiera che approfondira i fattori che penalizzano la competitivita delle aziende e l’ecosistema della ricerca e sviluppo in Italia e rispetto agli altri paesi competitor, oltre ad indirizzare lo sviluppo strategico delle tecnologie portanti per il consolidamento dei sottosettori, stabilendo gli orientamenti per l’attuazione della ristrutturazione e del consolidamento degli stessi.

«Questo studio potrebbe costituire anche per i nostri associati dell’automotive una sorta di bussola da seguire per capire che animale devo diventare nella nuova ecosavana che diventa il mercato nei prossimi anni. Idealmente potrebbe essere anche uno strumento di marketing per il ministero e per il nostro Governo per dire: ’In Italia abbiamo queste competenze, quindi se volete investire noi vi garantiamo tot ma sappiate che trovate queste competenzè», aggiunge. «Il vero lavoro inzia da questa sera, abbiamo inchiodato una bella cornice ma adesso va guarnito il quadro». Cosi prosegue il presidente Anfia Roberto Vavassori commentando l’accordo strategico per la transizione del settore automotive siglato oggi con il Mimit. «Il protocollo - spiega - e un quadro quindi non ha tutte le tessere di un mosaico che in parte e individuato e in parte scriveremo insieme agli altri attori che siederanno al Tavolo dell’Automotive. Credo che il titolo di questo accordo potrebbe essere ’gestire la transizione al di la degli obiettivi regolamentatì. Quello che intendiamo fare e creare un percorso di transizione che oggi manca, cercando di coagulare intorno a questo percorso tutte le migliori risorse che abbiamo a livello nazionale, dalla ricerca e sviluppo alla manifattura, alla ricerca universitaria, allo sviluppo di nuove tecnologie».

«Il nostro impegno - aggiunge - e di prendere in mano questa transizione e diventarne protagonisti, riuscire a farla diventare un’opportunita, con tutte le sfumature del caso. Non abbandonando, anzi evidenziando, il concetto di neutralita tecnologica e cercando di contestualizzare l’automotive non come un’isola separata ma capire che e una parte del piu grande tema dell’energia». «Ognuno deve fare la sua parte. Il cambio di passo e rappresentato da una politica che ci mette la faccia e finanziamenti importanti, un sistema di imprese rappresentato da Anfia che diventa parte attiva e non va a fare solo la questua e la parte di tecnologia, territori e sindacati che, con le opportune prerogative, dovranno lavorare insieme», conclude.

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Giovedì 19 Ottobre 2023 - Ultimo aggiornamento: 20-10-2023 10:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA