L'ingresso di Autopromotech 2022 a Bologna

Autopromotec rilancia gli incontri “in presenza”, espositori da 42 paesi per la fiera dell'aftermarket che chiude domani a Bologna

di Mattia Eccheli
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BOLOGNA – Autopromotec, il salone specializzato italiano dedicato all'aftermarket che contende alla fiera tedesca Automechanika il primato europeo in questo settore merceologico, chiude i battenti domani. La prima edizione post pandemia, che arriva con un anno di ritardo rispetto alla tradizionale cadenza biennale, è stata accorciata di un giorno: ne dura 4 anziché 5. Ma gli organizzatori sono ottimisti perché l'interesse è alto. Gli espositori stranieri sono un quarto del totale del 1.300 censiti e arrivano da 42 paesi. Senza le assenze “forzate” delle aziende provenienti da Cina (lokdown legati al Covid), Russia e Ucraina (guerra) le presenze sarebbero praticamente quelle dell'edizione record del 2019.

Operatori e "curiosi" hanno ancora tempo per visitare la fiera di Bologna: l'ingresso è gratuito, ma il biglietto va richiesto on line sul sito di Autopromotec. La rassegna, che copre una superficie espositiva di 141.000 metri quadrati, è dedicata a un comparto significativo per l'Italia. Sono stati ipotizzati circa 800 incontri B2B con gli espositori del Belpaese, un numero maggiore rispetto a quelli registrati nell’ultima edizione pre-pandemia. Gli incontri in presenza, insomma, continuano a rivestire una grande importanza.

Per il Made in Italy dei costruttori di autoattrezzature (progettazione, produzione e commercializzazione di impianti, macchinari e attrezzature per assistenza, manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto) il confronto con l'estero è importante, visto che la quota dell'export è dell'87% e vale 3.000 milioni di euro l'anno. La filiera produttiva nazionale dell'automotive conta quasi 5.200 imprese per un totale di poco meno di 270.000 addetti (indotto incluso) e vale 93 miliardi di fatturato, ossia oltre il 5% del Pil. Del resto in Italia per l'acquisto e l'esercizio degli autoveicoli si spendono 180 miliardi l'anno: manutenzione e riparazione incidono per un quinto, circa 35 miliardi. 

Non è un caso che tra gli espositori ci siano aziende del calibro di Bosch, il colosso globale della fornitura (79 miliardi di giro d'affari nel 2021), o di Free2move eSolutions, la joint venture di Stellantis (che detiene il 50,1% del capitale) con la Nhoa, controllata dalla taiwanese Tcc. Presso il proprio stand, ad Autopromotec la multinazionale tedesca, che in Italia occupa circa 6.000 persone, presenta gli evoluti sistemi di calibrazione per i sistemi di assistenza alla guida, il Secure Diagnostic Access, la chiave d'accesso unica per le officine ai contenuti diagnostici protetti, i “purificatori” Filter+pro, che malgrado non proteggano dal Covid sono in grado quasi di eliminare gli allergeni.

Lo stand di Free2move eSolutions, a fianco di Electric City, una finestra sul mondo della mobilità a zero emissioni aperta per la prima volta da Autopromotec, illustra le attività della società, che ha già commercializzato 65.000 colonnine di ricarica: a listino ha quelle per i privati da 3 kW e quelle “professionali” da 22 kW. La joint venture è anche il partner tecnologico del progetto Atlante che punta all'espansione della rete di ricarica tra Italia Francia, Spagna e Portogallo: 5.000 colonnine ultrafast entro il 205 e sette volte tante con la fine del decennio. Ma già oggi con una sola App offre agli automobilisti di fare il pieno di energia presso oltre 260.000 punti

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Venerdì 27 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 12:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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