La vittoria assoluta è andata a Gianluca Miccio, 41enne sorrentino della Scuderia Vesuvio, al volante della agilissima, e velocissima, Radical motorizzata BMW

Gianluca Miccio, su Radical-BMW, trionfa sul lungomare. Scudieri (primo tra i ferraristi): «Per me ha vinto Napoli»

di Sergio Troise
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NAPOLI - Si è conclusa con uno straordinario successo la prima edizione del Napoli Racing Show. Almeno 40.000 persone hanno invaso, nei tre giorni della manifestazione, l’area del lungomare, dove è stato allestito un circuito di 1290 metri per una serie di gare svoltesi secondo lo schema della Formula Challenge, ovvero con due auto alla volta in pista, impegnate in sfide a inseguimento sul filo dei centesimi di secondo. In gara si sono affrontati 31 piloti, in maggioranza con i colori della Scuderia Vesuvio e della Autosport Sorrento, al volante di auto di varie categorie, dai prototipi alle GT, fino ai minibolidi dell’Assominicar.

Non un Gran Premio, dunque, né una gara di campionato italiano, ma sicuramente un evento straordinario, per lo scenario in cui si è svolto, ovvero su un circuito affacciato sul mare del golfo di Napoli baciato da un sole estivo, di fronte a Capri e alla costiera sorrentina. Una ambientazione unica, che ha fatto dire a molti dei protagonisti, al numero uno dell’organizzazione Enzo Rivellini, e agli stessi esponenti di ACI Sport (fiancheggiatori entusiasti dell’evento) che “neanche Montecarlo offre uno scenario di questo livello”.

Non fosse stato così probabilmente non ci sarebbe stata neanche la diretta Tv di ACI Sport, andata in onda anche sul canale 228 di Sky Sport con la telecronaca di Rosario Giordano e dell’ingegnere Giancarlo Bruno, storico commentatore tecnico delle gare di Formula 1, quando la massima categoria veniva seguita dalla Rai. Ad arricchire lo spettacolo, tra l’altro, ci sono state anche diverse iniziative collaterali, come la gara dei Vip (protagonista Patrizio Rispo), la sfida tra trattori della Coldiretti e l’esibizione di Brezza Du Kras, la cavalla nipote di Varenne che gli organizzatori del Gran Premio Lotteria hanno fatto girare sulla pista delle auto per lanciare l’evento in programma il primo maggio all’ippodromo di Agnano.

La vittoria assoluta è andata a Gianluca Miccio, 41enne sorrentino della Scuderia Vesuvio, al volante della agilissima, e velocissima, Radical motorizzata BMW (motore motociclistico da 210 cv) assistita dalla Guida Motorsport: una “piuma” di appena 420 kg che tra le chicane e i tornanti del percorso allestito sul lungomare si è destreggiata alla grande, consentendo al 41enne pilota napoletano di aggiudicarsi un successo beneaugurante in vista della prima prova del campionato italiano slalom in programma a fine aprile in Sardegna. 1’35”31 il miglior tempo sul giro fatto registrare dal vincitore. Alle sue spalle si è guadagnato il secondo gradino del podio Salvatore Venanzio, al volante di un’altra Radical (la SR4 motorizzata Suzuki). Terzo Luigi Vinaccia su Osella PA 9/90-Honda.

“Più della soddisfazione per la vittoria – ha dichiarato il vincitore a fine gara – mi rende felice aver vinto su questo meraviglioso circuito allestito sul lungomare di Napoli. Mi auguro che la manifestazione possa essere replicata e possa crescere ulteriormente. Per quanto mi riguarda la farei disputare due volte all’anno!”

In sintonia si è espresso Paolo Scudieri, vincitore della gara riservata alle Ferrari del Challenge (ovviamente fuori dal campionato gestito dalla casa di Maranello), nonché sostenitore della manifestazione nel suo ruolo di sponsor e di presidente dell’associazione Casco Azzurro. Proprio nel giorno del suo compleanno (63 anni), il gentleman-driver napoletano ha vinto nella gara di casa precedendo di pochi centesimi di secondo il cognato-rivale Peppe Casillo e i due veterani del Challenge Ferrari Stefano Gay e Angelo Fontana. “Più che la vittoria con la Ferrari 488 - ha detto il noto imprenditore-pilota napoletano – mi rende felice aver visto realizzato il sogno di disputare una corsa su un circuito cittadino nella nostra meravigliosa città. Questo – ha aggiunto Scudieri – deve essere il primo passo verso un percorso di crescita, che dovrà fare di Napoli una città capace di rivaleggiare con Montecarlo, magari con l’organizzazione di una corsa del campionato del mondo di Formula 1 storiche. Oggi, per me, ha vinto Napoli”.

Alle considerazioni di Scudieri hanno fatto eco quelle di Cosimo Turizio, “vecchia gloria” dell’automobilismo napoletano, che sul circuito del lungomare si è esibito in un applauditissimo show al volante della sua Hesketh di Formula 1 degli anni 70, un gioiello d’epoca che ha entusiasmato il pubblico accorso sulle tribune. “Ho corso tre volte nel Principato con la mia Formula 1 storica – ha detto Turizio – e posso assicurare che per quanto quel luogo sia ricco di fascino e di glamour, non è paragonabile alla nostra città.

Un circuito nel cuore del golfo napoletano, di fronte a Capri, rappresenta un’attrazione turistica impareggiabile e rilancerebbe l’immagine di Napoli nel mondo, attirando capitali e turisti, con benefici straordinari per noi appassionati e per l’economia del territorio. Chiunque ami questo sport e questa città dovrebbe battersi per far crescere la manifestazione, fino a farla diventare di respiro internazionale, nell’interesse di tutti. E invece – ha concluso con amarezza il veterano delle corse – ho notato con disappunto che a fronte di uno straordinario sostegno da parte di ACI Italia e Aci Sport, è venuto clamorosamente meno l’Automobile Club di Napoli, il grande assente in questi tre giorni di sport e di spettacolo”.

Il numero 1 del comitato organizzatore, Enzo Rivellini, autentico deus ex machina della manifestazione, ha evitato polemiche, limitandosi a ringraziare “tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, in primis l’amministrazione comunale e gli sponsor” e ricordando all’infinito che “Napoli non ha nulla da invidiare a Montecarlo” e che “il Racing Show appena concluso deve rappresentare il primo passo verso un futuro di crescita che miri alla ricollocazione della città al centro dell’attenzione internazionale”. Secondo l’ex eurodeputato napoletano con la passione per le corse “si potrebbe considerare questo l’anno zero di una nuova era dei motori a Napoli, la città è ormai pronta per ospitare gare di livello internazionale, e noi faremo tesoro delle indicazioni venute da questa prima esperienza per migliorare e rendere il tutto ancora più efficiente”.

Parole un po’ meno cariche d’entusiasmo ha pronunciato Luigi Vinaccia, noto dominatore delle gare di slalom, che si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio, non essendo risultato sufficiente il successo tra i prototipi al volante della sua Osella PA 9/90 motorizzata Honda 2.000 (330 cv per 500 kg) gestita dalla Progetto Corsa di Tony Maione e, per l’assistenza meccanica, dal Team Paco 74 Corse. Dall’alto dei suoi 4 titoli italiani, e di oltre 350 vittorie, il pilota di Sant’Agata sui due Golfi ha parlato di “una esibizione più che di una gara”, e ha mostrato di non aver troppo gradito il regolamento di gara.

Tra i piloti dell’Assominicar si è imposto il pilota-cantante neomelodico Antonio Ilardo (in arte Anthony), dell’Autosport Sorrento, mentre la corsa riservata alla categoria TCR è stata vinta da Maglioccola, su Audi RS3, fissando il miglior tempo in 2’07”09. Tra le GT, venute meno l’Aston Martin di Nappi e la Lamborghini di Randazzo (costretti a rinunciare a causa della pista troppo stretta in rapporto alle dimensioni delle loro auto), la competizione si è tutta concentrata sulla sfida tra la Porsche 991 di Carlo Casillo e due Ferrari 488 Challenge. Sfida vinta da Sabatino Di Mare, davanti all’esperto porschista di San Giuseppe Vesuviano.

Pur costretto ad accontentarsi del secondo gradino del podio, Casillo si è ampiamente consolato con la riuscita della manifestazione, alla cui organizzazione ha contribuito assieme al figlio Pietro, con il quale condivide la passione per le corse. “Questo evento – ha detto Casillo – deve rappresentare il primo passo verso un percorso di crescita che dovrà restituire a Napoli il ruolo che ha avuto in passato, quando la città ospitava un gran premio di Formula 1 sul circuito di Posillipo”.

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Lunedì 15 Aprile 2024 - Ultimo aggiornamento: 15:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA