George Russel

A Montreal, Russell ha sprecato una grande occasione per far tornare alla vittoria la Mercedes. Ecco come

di Massimo Costa
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Poteva vincere George Russell? Sì. Ma non è accaduto. Il terzo posto del 26enne pilota inglese nel Gran Premio di Montreal sta molto stretto alla Mercedes. L’occasione era ghiotta e dopo la straordinaria pole del sabato, con lo stesso tempo al millesimo di Max Verstappen, c’era la reale possibilità di tornare a festeggiare quella vittoria che Toto Wolff non assapora più dal 13 novembre 2022. Nel GP del Brasile di quell’anno, si era imposto proprio Russell per una doppietta tutta argentata in quanto secondo si era piazzato Lewis Hamilton. Poi, il buio.

Russell a Montreal è stato piuttosto falloso in gara, una caratteristica non inedita per lui, portato spesso a commettere errori in momenti importanti. Nei primi 22 giri, con la pista bagnata, ha guidato con classe tenendosi dietro Verstappen con autorità. Poi, ha dovuto cedere il passo a Lando Norris che aveva guidato al risparmio nella prima fase per conservare gli pneumatici intermedi, per poi sfruttarli al massimo recuperando su Verstappen e lo stesso Russell, che invece, proprio per contenere l’olandese, li aveva “stancati”.

Poco dopo, George ha perso lucidità sbagliando la variante finale e venendo superato dal tre volte campione del mondo. In pochi istanti, da primo si è ritrovato terzo superato anche da Lando Norris. Dopo la safety-car entrata per l’incidente di Logan Sargeant e l’errore del box McLaren nel non richiamare immediatamente Norris per il cambio gomme, che così rispetto a tutti gli altri ha perso un giro e di conseguenza la prima posizione, Russell è salito secondo. La corsa è proseguita così, con Russell che viaggiava a un paio di secondi dal leader Verstappen finché non è arrivato il momento di montare le gomme slick.

Dopo il pit-stop dei primi tre, Russell è sceso terzo dietro a Norris, lo ha superato al 50° giro, ma la tornata seguente ha sbagliato nuovamente venendo così ripassato dalla McLaren del connazionale. E’ quindi rientrata la safety-car per il contatto tra Carlos Sainz ed Alexander Albon, Russell ha preso la via dei box per montare gomme medie in luogo delle hard. Quando la corsa è ripresa, George occupava il quarto posto, dietro a Verstappen, a Norris e a Piastri.

Ha quindi ingaggiato un duro duello con l’australiano tanto che all’ultima variante si è rischiato anche il contatto con taglio di pista da parte dell’inglese che gli è costato la posizione su Hamilton. Ripresosi, Russell ha superato Piastri, ha dato la caccia ad Hamilton passandolo con un grosso rischio e alla fine si è preso il terzo gradino del podio. In quel frangente, dal box Mercedes hanno ricordato a Russell di stare molto attendo a non creare un incidente con Lewis, ma dal modo in cui lo ha passato proprio non si direbbe che sia stato cauto. In questa spicciola cronaca, si sottolinea come Russell con meno errori poteva benissimo rimanere a ridosso di Verstappen e giocarsela per la vittoria considerando che il divario finale è stato di 4”4.

Con onestà, Russell ha ammesso di aver buttato una grande occasione: “Sono arrabbiato con me stesso, ho fatto troppi errori che mi sono costati la possibilità di vincere la gara. Ho spinto sempre al limite, per questo non sono soddisfatto del terzo posto. Come squadra, come macchina, abbiamo compiuto piccoli significativi passi in avanti e la pole e questo podio lo confermano. Tornando alla gara, le condizioni erano estremamente difficili. Se si metteva la ruota un millimetro fuori dalla traiettoria asciutta, finivi nei guai, come mi è capitato. Certo, altri piloti hanno sbagliato, ma il costo finale non è stato come il mio”.

Comunque sia, quello di Russell è il primo podio 2024 per la Mercedes, anche se è salita sul gradino più basso. E anche Hamilton ha ottenuto il suo miglior piazzamento della stagione, quarto al traguardo, ma la scelta di montargli comme hard anziché le medie (come a Russell) trova poche giustificazioni se non quella di favorire il poleman. 

Il team principal austriaco Wolff si consola con il risultato canadese confermando la crescita della W15, ma mette le mani avanti: “Vedremo nel prossimo GP di Spagna come andremo. E’ un circuito che mette veramente alla prova le monoposto e siamo felici di poter andare lì per capire veramente dove siamo in termini di prestazioni”.

Rimane però, un dato che non si può discutere e che riguarda il dualismo tra Russell e Hamilton. Mai come quest’anno, il divario tra i due compagni di squadra è così pesante e pende a favore di Russell che su nove qualifiche ha battuto il sette volte iridato per otto volte. Un fatto che fa riflettere sulle prestazioni velocistiche sul giro secco. Hamilton ha perso lo smalto dei giorni migliori oppure, come già accaduto in passato, quando la monoposto non lo asseconda si lascia andare un tantino. E’ anche vero che il divario punti è ridotto, 69 Russell e 55 Hamilton, quindi sul passo gara Lewis si fa sempre trovare pronto e se a Montreal si fosse ritrovato con le medie, sul podio ci andava lui.  

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Martedì 11 Giugno 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA