Da sinistra: Alberto Longo, Cco della Formula E, Andreas Haffner e Michael Steiner del CdA di Porsche, Jeff Dodds, Ceo della Formula E, Thomas Laudenbach, numero uno di Porsche Motorsport, e Pablo Martino, Head of Formula E Championship, Fia

Porsche in FE fino al 2030 come Nissan e Jaguar. Steiner: «Un impegno a lungo termine»

di Mattia Eccheli
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Nissan in Giappone, Jaguar a Montecarlo e Porsche in Cina. Tre dei costruttori che animano la Formula E hanno ufficializzato a stagione in corso l'adesione al progetto Gen4 del mondiale elettrico. La casa tedesca ha optato per la metropoli della Repubblica Popolare, un mercato strategico per il marchio e per il gruppo di cui fa parte (Volkswagen), per ufficializzare il prolungamento dell'impegno fino al 2030 e partire dal campionato numero 13 (adesso si disputa la 10). Sabato e domenica a Shanghai si corrono gli ePrix 11 e 12 della decima stagione.

«Fin dall'inizio abbiamo pensato al nostro impegno in Formula E a lungo termine», ha garantito Michael Steiner, responsabile di Ricerca e Sviluppo di Porsche. «Lo sviluppo dei nostri veicoli da corsa mostra l’enorme potenziale della mobilità elettrica – ha proseguito – E in futuro vogliamo acquisire ancora più conoscenze in Formula E e trasferirle sulle nostre auto sportive da strada». «Proprio come la Formula E – gli ha fatto eco Thomas Laudenbach, capo del Motorsport di Porsche – vogliamo portare tecnologie innovative e maggiore sostenibilità negli sport motoristici».

Il manager, che solo un mese fa a Monaco aveva dichiarato che Porsche «non è sotto pressione» e aveva chiesto un pizzico di pazienza rispetto alla possibile conferma della proroga del legame con la Formula E, ha parlato del mondiale elettrico come di un «palcoscenico di prima classe per sport ai massimi livelli, interesse pubblico globale e alta rilevanza tecnologica». «Il know-how maturato nelle competizioni – ha insistito Laudenbach - confluisce direttamente nelle nostre auto sportive: gli ingegneri degli sport motoristici siedono fianco a fianco con i colleghi dei progetti stradali. Non sviluppiamo tecnologia per il bene della tecnologia, ma a vantaggio dei nostri clienti».

Già con la prossima stagione piloti e scuderie devono affrontare una nuova sfida, quella della trazione almeno parzialmente integrale: il motore anteriore potrà venire impiegato in qualifica, in partenza e con gli Attack Mode (la potenza aggiuntiva da attivare obbligatoriamente). Non è escluso che nell'era Gen4 le quattro ruote motrici diventino una realtà consolidata. Attualmente raggiungono i 350 kW di potenza massima con 600 kW di capacità di rigenerativa, ma per la prossime monoposto elettriche si parla rispettivamente di 600 e 700 kW. E dalla stagione 11, con le Gen3 Evo lo spunto da 0 a 100 scenderà a 1,86'', sensibilmente inferiore a quello delle monoposto di F1.

«Non vediamo l'ora di continuare il viaggio insieme a Porsche – ha concluso Pablo Martino, responsabile della Fia per la Formula E – e con gli altri produttori che hanno già ufficializzato la loro adesione e anche con quelli che annunceranno il loro impegno almeno fino al 2030 per mantenere l’entusiasmante slancio della competizione e continuare a far crescere il futuro delle corse elettriche». Quella in corso è la quinta stagione della casa automobilistica premium tedesca in Formula E nella quale compete come Tag Heuer Porsche e nella quale ha anche una squadra cliente, la Andretti, con la quale ha prolungato l'intesa per le fornitura della 99X electric fino al temine della stagione 12.

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Giovedì 23 Maggio 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA