Pascal Wehrlein (Porsche)

Wehrlein (Porsche): «La scorsa stagione siamo migliorati molto in gara, dobbiamo tornare sui livelli del passato in qualifica»

di Mattia Eccheli
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VALENCIA – Pascal Wehrlein ha compiuto da poco 29 anni ed è reduce dalla sua miglior stagione in Formula E, della quale ha guidato a lungo la classifica individuale, salvo chiudere poi quarto. Nel nono campionato ha vinto 3 ePrix (i due in Arabia Saudita e il primo dei due di Jakarta) conquistando anche un podio, nella gara inaugurale a Città del Messico. Ha collezionato un solo ritiro, a Città del Capo, altrimenti è sempre andato a punti, chiudendo 15 gare su 16 nella Top 10 per la scuderia Tag Heuer Porsche. Il tedesco si è goduto un po' di vacanze con la figlia nata da pochi mesi: «Ho trascorso molto tempo con la famiglia perché da gennaio ad agosto siamo praticamente solo in giro e stiamo veramente poco a casa. A settembre abbiamo ricominciato con l'analisi dei dati e con il simulatori».

Sapete su cosa dovete concentrarvi per migliorare?

«È piuttosto chiaro: la qualifica».

Avete anche già capito come intervenire?

«Non c'è un solo elemento. Non dobbiamo dimenticare che in passato eravamo sempre tra i migliori in qualifica. La scorsa stagione siamo diventati più deboli, ma siamo decisamente migliorati in gara. Dobbiamo recuperare la nostra forza in qualifica e quindi lavorare sul software, sull'assetto e sulla gestione degli pneumatici. Ma anche noi piloti posiamo migliore: avevamo una lunga la lista di cose da fare a Valencia».

I tempi sono stati fin da subito decisamente più bassi rispetto all'anno prima.

«Nel 2022 le Gen 3 erano nuove e oggi si capisce il grande lavoro di messa a punto compiuto rispetto a un anno fa. Il miglioramento generalizzato di un secondo e mezzo è un bel passo in avanti. Interpretiamo meglio anche le gomme. Immagino giù che l'anno prossimo i tempi scenderanno di un altro mezzo secondo».

Ci sono diverse novità nel calendario.

«Sono felice per Tokyo, un vero grande evento in una bella città. Io sarò nel posto giusto visto che mangio volentieri riso. Correre lì sarà bellissimo. Non so come sarà Shanghai perché non conosco il circuito: diciamo che sono più contento per Tokyo che per Shanghai».

Mancheranno invece Città del Capo e Roma.

«Quello sudafricano era fra i miei tracciati preferiti: davvero un peccato perdere Città del Capo perché era stata una bella gara e anche una grande location. Chissà che non torni. Per Roma sono triste: è un'assenza amara, per una delle migliori piste, anche se forse pericolosa, che è probabilmente la ragione per cui salta l'anno prossimo. Ma sono ottimista sul suo rientro: a Roma si sono sempre viste belle gare, la città è bella e il circuito, appunto, uno dei migliori».

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Giovedì 2 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 03-11-2023 08:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA