La presentazione della scuderia Nissan per la stagione 10 con gli italiani Tommaso Volpe (al centro) e Luca Ghiotto, il secondo da sinistra

FE, Nissan vuole essere sempre più competitiva in vista del primo EPrix di marzo in Giappone

di Mattia Eccheli
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LE MANS - «Nella Stagione 10 puntiamo a fare passi avanti ed essere sempre più competitivi». Parola di Tommaso Volpe, il manager calabrese che dirige le operazioni di Nissan in Formula E. Lo dice presso il circuito di Le Mans dove il costruttore giapponese ha deciso di convocare media da ogni continente, Australia inclusa (in Oceania l'organizzazione sta dialogando con diverse città che sarebbero interessate a ospitare il mondiale elettrico) per parlare dei programmi di Nissan e di Formula E. Il calendario a 17 gare (già una in meno rispetto alle 18 annunciate) potrebbe subire ulteriori variazioni non solo perché 3 località devono ancora venire confermate, ma anche perché l'indiana Hyderabad è sempre più “vacillante”.

Per la casa di Yokohama il campionato che scatterà il prossimo gennaio a Città del Messico (almeno sulla base del programma provvisorio) sarà anche simbolicamente importante perché, per la prima volta, la Formula E farà tappa a Tokyo, a fine marzo. Inevitabile che Nissan faccia di tutto per ben figurare. La scuderia ha confermato Sacha Fenestraz («una pole e mezzo la passata stagione», sorride Volpe chiarendo che la “mezza” è perché il giovane francese aveva ottenuto il miglior tempo, ma non ha poi potuto partire davanti per una vicenda dalla quale non aveva tratto alcun vantaggio in pista) e richiamato Oliver Rowland, che a stagione in corso aveva abbandonato la Mahindra per via della sua scarsa competitività. «Non sono più giovanissimo – osserva senza polemizzare il britannico, papà e fresco sposo (a Ibiza) – ma non sono ancora così vecchio da smettere di correre e quindi dovevo guardarmi in giro per cercare di fare risutati». Luca Ghiotto coninua a essere pilota di riserva e a lavorare al simulatore: un lavoro preziosissimo fanno sapere da Nissan.

Dopo aver rilevato la scuderia e.dams (due titoli a squadre vinti con la Renault), Nissan ha deciso di trasferire le operazioni in Francia, nei pressi di Parigi, dove installerà il nuovo quartier generale della squadra di Formula E. Alla sua sesta stagione, la seconda “autonoma”, a nome del costruttore Guillaume Cartier, numero uno per Europa, Africa, Medio Oriente, India e Oceania, conferma che il circuito elettrico «rappresenta il più lungo impegno internazionale di Nissan negli sport motoristici al di fuori del Giappone».

La scuderia lavora con un innovativo programma di preparazione che fa ricorso alle neuroscienze e rivela anche alcuni retroscena sulla monoposto. Ad esempio su come vengono piazzati i loghi dai costruttori (che hanno interessi differenti rispetto alle scuderie, che privilegiano la visibilità degli sponsor). Il frontale è la parte più esposta dei bolidi elettrici con circa il 25/30% di copertura mediatica, seguita dal frontale laterale (15/25%). Laterale e posteriore laterale hanno sostanzialmente la medesima visibilità, che si attesta sul 15/20%. Le alti posteriori valgono il 5%, mentre l'Halo (la protezione attorno all'abitacolo) arriva al 5/15%, ma con una elevatissima riconoscibilità. Per “fare cassa” case e squadre possono quindi presentarsi ai potenziali investitori con i tempi di esposizione molto precisi Naturalmente se i risultati sono positivi la visibilità aumenta di parecchio perché si aggiungono anche le cerimonie di premiazione. Per vincere la scuderia analizza e elabora i dati per «imparare dagli errori». Cerca anche di non essere passiva in corsa e creare le condizioni affinché i propri piloti riescano a sfruttare le caratteristiche delle monoposto.

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Venerdì 29 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 30-09-2023 11:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA