Loeb (Prodrive) vince ancora

Loeb (Prodrive) vince ancora, ma Sainz (Audi) resta in testa con 20' di vantaggio. Classic, due equipaggi italiani sul podio virtuale

di Mattia Eccheli
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ALULA – Quarta vittoria di tappa per Sébastien Loeb alla Dakar 2024 con l'Hunter Prodrive della Bahrain Raid Xtreme. Il francese, che insegue sempre la prima affermazione assoluta al rally raid che per la quinta volta si corre in Arabia Saudita, è però riuscito a strappare “solo” 4'14'' all'unico pilota che lo precede nella generale provvisoria, che di Dakar ne ha giù vinte tre. Con la Audi Rs Q e-tron, l'elettrica ad autonomia estesa, Carlos Sainz ha contenuto il ritardo piazzandosi secondo con quasi mezzo minuto di margine su Mathieu Serradori (Century), terzo all'arrivo di AlUla.

Il costruttore tedesco ha piazzato anche gli altri due prototipi ad alimentazione alternativa nella Top 10: Stéphane Peterhansel ha chiuso sesto e Mattias Ekström ottavo. Il “trenino” di veicoli con le insegne dei Quattro Anelli ha favorito lo spagnolo, che deve continuare a spingere, ma sa di essere “scortato” dai compagni di squadra. Loeb, invece, ha dovuto e deve rischiare ancora. Nemmeno due forature sono tuttavia riuscite a impedirgli di aggiudicarsi la frazione. Niente da fare per il vincitore delle ultime due edizioni, Nasser Al-Attiyah: anche oggi ha avuto un problema meccanico che lo ha costretto a fermarsi.

A tre tappe dalla fine niente è ancora deciso, ma di sicuro El Matador di Madrid che il prossimo 12 aprile compirà 62 anni ha in mano le carte migliori. Un po', appunto, perché sia Peterhansel sia Ekström gli possono coprire le spalle e un po' perché gli restano sempre 20 minuti e mezzo di vantaggio da “gestire”. E poco importa che 15 di questi siano ad addebitare alle penalità inflitte al francese. Lucas Moraes (Toyota Gazoo Racing), settimo al traguardo con l'Hilux, resta terzo, ma il suo ritardo da Loeb è di quasi 42 minuti. Con lo stesso pick-up giapponese, il belga della Overdrive Guillaume de Mevius resiste in quarta posizione: il podio è tuttavia lontano quasi 28 minuti. Laia Sanz (Astara) navigata dall'italiano Maurizio Gerini è 15°, mentre Eugenio Amos e Paolo Ceci (Overdrive) sono avanzati fino al 18° posto.

Fra i truck si è imposto Gert Huzink con un autocarro Renault C460 Hybrid: l'olandese si è tenuto alle spalle gli equipaggi cechi capitanati da Martin Macik (Iveco Powerstar) e Ales Loprais (Praga (V4s). Grazie ai tempi di oggi, Macik ha ulteriormente allungato nella generale, che guida con un'ora 52'42'' di vantaggio sul connazionale Loprais, che ha scavalcato Mitchel van der Brink (che oggi gli ha reso una ventina di minuti), che lo segue a 17 minuti e mezzo. Gli italiani della Mm Technoogy con l'Iveco Powerstar Claudio Bellina, Bruno Gotti e Marco Arnoletti sono sempre settimi.

Ancora soddisfazioni “azzurre” dalla Classic, prova articolata oggi su 295 chilometri di speciali (domani saranno 318) e su 308 km di trasferimenti (212), malgrado nessun equipaggio italiano sia salito sul podio. I primi, sesti, sono stati Filippo Giorgio Colnaghi e Stefano Davide Fabiano. I punteggi della decima frazione che hanno penalizzato significativamente i battistrada cechi Klymciw/Broz (scivolati all'ottavo posto), hanno premiato due equipaggi del Belpaese: uno era già sul podio della generale, l'altro ci è tornato. In testa ci sono di nuovo gli spagnoli Carlos Santaolalla Milla e Jan Rosa I Viñas a quota 760. Lorenzo Traglio e Rudy Briani con un Nissan Pathfinder sono secondi ad appena due lunghezze (762) e Paolo Bedeschi e Daniele Bottallo con una Toyota Bj71, entrambi supportati dalla comasca Tecnosport Rally, sono terzi a 817. Il quarto equipaggio viaggia a quota 1.369. Nella top 10 virtuale hanno guadagnato due posizioni Marco Ernesto Riva e Alexia Giugni, settimi (1.957).

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Martedì 16 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 17-01-2024 09:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA