Valentino Rossi ha brillato al volante della Oreca-Gibson nel corso dei rookie test del WEC sul circuito di Sakhir, in Bahrein. L'obiettivo del Dottore è correre la prossima 24 Ore di Le Mans.

Rookie test WEC, brillano Shwartzman, Varrone e Nato sulle Hypercar, Valentino nelle LMP2 e Patrese nelle GT

di Nicola Desiderio
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La stagione 2023 del WEC si è appena conclusa, ma ieri al circuito di Sakhir, nel Bahrein, c’è stata la coda dei rookie test nel corso dei quali i piloti giovani e debuttanti vengono messi al volante delle vetture che si sono sfidate per tutto l’anno per verificarne il talento e le potenzialità, in vista di un loro prossimo utilizzo. Spesso ci sono anche i piloti ufficiali a fare loro da chioccia.

Ebbene tra le Hypercar, il miglior tempo lo ha fatto segnare Robert Shwartzman con 1’48”559 che ha girato con la Ferrari 499P numero 51 che ha vinto la 24 Ore di Le Mans ed è arrivata quarta nella classifica piloti. Ad assistere il pilota russo di cittadinanza israeliana, che fa già parte della squadra dei collaudatori della monoposto di Formula 1 a Maranello, c’era Alessandro Pier Guidi, grande specialista delle gare di durata dove ha vinto sia con vetture GT sia con i prototipi. Sotto la sua ala protettrice ha girato anche la francese Lilou Wadoux (1’49”488, foto sopra) che già corre con la 488 del team Richard Mille AF Corse e su, 4 gare del WEC a cui ha partecipato, ha ottenuto un secondo posto a Portimao e una vittoria a Spa-Francorchamps. Un chiaro segnale che, nel caso a Mranello decidessero di schierare la terza 499P ci sono anche loro.

Molto veloce si è dimostrato anche Norman Nato che con la Porsche 963 del team Jota Hertz è stato il più rapido nella seconda sessione e nella prima aveva fatto segnare 1’48”625. L’Argentino Nicolas Varrone, vincitore del titolo piloti LMGTE sulla Corvette C8.R, si è fatto valere con un 1’49”444 a bordo della Cadillac V-Series.R, a più di 2” dal tempo con il quale la LMDh americana ha conquistato la terza posizione in griglia. Sono rimasti invece lontani dai tempi migliori i rookie scelti da Toyota che hanno girato sotto la guida di José Maria Lopez. Il trio composto dal 17enne statunitense Josh Pierson (terzo e quinto negli ultimi due campionati in LMP2 con la Oreca-Gibson della United Motorsport e due corse vinte, foto sopra) e dai britannici Ben Barnicoat e John Hawksworth, che hanno vinto il campionato IMSA nella classe GTD Pro con una Lexus RC, non ha fatto meglio di 1’50”740.

Ma i riflettori erano puntati su Valentino Rossi che è salito per la prima volta sulla Oreca-Gibson del team WRT (foto sopra), team belga con il quale corre nel World Challenge con una M4 GT3, lo stesso che sabato scorso ha infilato una sonora doppietta portando a casa titolo Costruttori e Piloti. Ebbene il Dottore è stato il più veloce nel corso della seconda sessione con 1’54”302, di un soffio dietro all’1’54”283 fatto registrare dal francese Clement Novalak nel corso della prima sessione. Un ottimo risultato in preparazione dell’obiettivo dichiarato di Rossi: correre alla 24 Ore di Le Mans. Ora la BMW insieme alla WRT dovrà decidere se lasciarglielo fare con la M4, con la quale già corre e con la quale ha vinto anche la gara 2 della Road to Le Mans, oppure se metterlo in uno degli equipaggi della due V8 LMDh che saranno al via dal 2024 in tutte le gare del WEC. Va detto che i migliori rookie sono stati 2” più lenti della pole position in gara.

Altre note liete per l’Italia arrivano dalle derivate di serie. A far segnare il miglior tempo, su una Ferrari 488 della AF Corse, è stato Lorenzo Patrese che, con l’assistenza di Davide Rigon, ha fermato il cronometro in un 1’58”261 che il giorno prima lo avrebbe fatto partire nettamente in pole position alla 8 Ore del Bahrein. Patrese è un figlio d’arte: il padre è infatti Riccardo (insieme nella foto sopra) che ha corso in Formula 1 per 17 stagioni (1977-1993) con Shadow, Arrows, Brabham, Alfa Romeo, Williams e Benetton disputando 257 gran premi, vincendone 6 e arrivando per due volte terzo e una volta secondo in campionato. Ha anche corso per tre volte la 24 Ore di Le Mans (due con la Lancia e una con la Nissan) senza mai riuscire a completarla. Lorenzo Patrese, a parità di macchina, ha fatto nettamente meglio sia dell’umbro Nicola Marinangeli (2’00”091) sia dello svizzero Christoph Ulrich (2’01”498).

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Martedì 7 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 08-11-2023 12:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA