La Citroen C3 di Ogier

WRC, tutto pronto per la tappa Argentina: Ogier (Citroen) e Tanak (Toyota) a caccia di Neuville (Hyundai)

di Mattia Eccheli
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VILLA CARLOS PAZ – Il Fia World Rally Championship riparte dall'Argentina, quinta delle 14 tappe del mondiale 2019, seconda prova interamente sullo sterrato. Il terzetto di testa, dopo l'incredibile epilogo del Tour de Corse che ha riportato Thierry Neuville (Hyundai i20 coupé) al comando della classifica iridata, è raggruppato in 5 punti. Il belga ne ha 82, il campione del mondo uscente Sébastien Ogier (Citroen C3) ne ha 80 e l'altro autorevole pretendente al titolo, Ott Tänak (Toyota Yaris), ne ha 77.Il più continuo è il pilota del team coreano (Hyundai ha vinto sia nel 2016 sia nel 2017) che ha il quarto posto come peggior piazzamento stagionale, ma finora non è sembrato veramente in grado di mettere in difficoltà i rivali. Ogier (che non ha mai vinto in Argentina) continua a essere quello che sbaglia meno ed è quello più abituato a reggere la pressione, mentre l'estone della Toyota (che ha trionfato a Cordoba un anno fa) sembrerebbe aver bisogno di un pizzico di fortuna in più.

Nell'entry list del Wrc1 non ci sono sorprese. Il direttore italiano della divisione Motorsport di Hyundai, Andrea Adamo, non aveva scelta del resto poiché era già stato stabilito che Sébastien Loeb (8 partecipazioni e altrettanti successi in Argentina) avrebbe corso in Cile. Andreas Mikkelsen torna a partire dopo la mal digerita esclusione nella gara francese, mentre Dani Sordo, quarto in Corsica al suo esordio nel 2019, corre la sua seconda gara stagionale. Oltre a Tänak, Toyota schiera Jari Matti Latvala e Kris Meeke: il britannico scaricato dal Doppio Chevron un anno fa è quinto della generale con quattro piazzamenti nella Top 10. Sia Ford sia Citroen competono con due auto. L'Ovale Blu con Elfyn Evans e Teemu Suninen, il team transalpino affianca ad Ogier la C3 di Esapekka Lappi, per il momento solo sesto della generale.

Tra giovedì sera e domenica sono in programma 18 stage per un totale di 347,5 chilometri. Sia venerdì sia sabato si corrono 7 speciali per una distanza pressoché identica di quasi 148 e oltre 146 chilometri complessivamente. Il grande punto interrogativo riguarda ancora una volta i distacchi: il Rally dell'Argentina compare ben 3 volte nella Top 10 degli esisti più ravvicinati della storia. I 7 decimi con i quali Neuville aveva preceduto Evans nel 2017 è sempre sul podio, terzo.

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Mercoledì 24 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 16:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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