Sono quattro gli skipper Italiani che sabato 22 luglio, con previsioni meteo da paura, hanno preso il via nella 50° edizione della Rolex Fastnet Race: Ambrogio Beccaria da Milano, Alberto Bona da Torino, Andrea Fornaro da Orbetello e Giancarlo Pedote da Firenze. I primi tre con i loro Class 40, Alla Grande Pirelli, Ibsa Group e Influence 2. Pedote con l’IMOCA 60 Prysmian Group, col quale ha fatto il Vendée Globe dell’era Covid, adesso modificato e dotato di foil di ultima generazione.
Per tutti loro un esordio impegnativo e per IBSA e Alla Grande Pirelli una penalizzazione per partenza anticipata di 2 ore sul tempo di arrivo e quindi l’obbligo di “spingere” ancora di più.
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La prima notte del 50° Fastnet è stata all’altezza delle previsioni da incubo, con 86 scafi dei 430 partiti, principalmente IRC (ma anche due Class 40 e due IMOCA) che si sono ritirati e con la Guardia Costiera che per disalberamenti, feriti e un affondamento, ha dovuto fare 28 interventi di soccorso.
Il Fastnet è una regata mitologica per i velisti di tutto il mondo. Inventato nel 1925, organizzato dal famoso Royal Yacht Squadron, si disputa negli anni dispari. Il suo percorso, da Cowes nell’Isola di Wight, attraverso la Manica fino a doppiare Fastnet Rock, il faro che per secoli ha orientato i naviganti al largo della costa sud dell’Irlanda, presenta molte insidie, create dalle forti maree, con le conseguenti onde ripide, dal vento che raggiunge alte velocità, sia nel canale, che in mare aperto, e dalle frequenti burrasche. Dal 2021, infrangendo una lunga tradizione, anziché nella Manica l’arrivo è in Francia a Cherbourg in Normandia.
Il Fastnet, nell’epoca d’oro dello IOR, ma non solo, era la prova finale della famosa Admiral’s Cup, il mondiale a squadre - che pare sarà riportata in vita nel 2025 - che é stato molto frequentato da team di barche italiane e vinto una volta nel 1995.
De Fastnet, che sempre si é presentato come una regata impegnativa, una sorta di Everest velico, riimane negli annali l'edizione del 1979 che il maltempo rese tragica, tanto da determinare un' inchiesta e che ancora oggi è ricordata da chi la fece e se la cavò senza danni.
In questo 2023 in cui il Fastnet gira la boa della 50esima edizione l’Italia é ben rappresentata dai suoi quattro cavalieri degli oceani. Diversi il numero di persone a bordo della barca di ciascuno di essi.
Beccaria, in vista della transatlantica in coppia Jacque Vabre, la disputa in due in modo da “ambientarsi “ con Nicolas Andrieu.
Alberto Bona ha con sé Francesca Clapcich, reduce dalla vittoria - prima persona italiana - del Giro del Mondo a tappe The Ocean Race appena concluso a Genova, il navigatore Andrea Caracci e il Team Manager Luca Bertacchi.
Su Influence 2, una barca appena varata realizzata come Alla Grande Pirelli dal cantiere italiano San Giorgio Marine di Edoardo Bianchi, che corre con i colori del circolo romano Canottieri Aniene, oltre allo skipper Fornaro, ambasciatore di Mare Vivo, ci sono Corentin Dougunet e il costruttore della barca Edo Bianchi, ingegnere con due partecipazioni olimpiche.
Scelta di navigare come Beccaria in doppio anche per Giancarlo Pedote che corre con l’amico minista cecoslovacco Milan Kolácek.
Giancarlo Pedote con Prysmian Group
«Le condizioni di partenza sono state complesse: all’uscita del canale del Solent non riuscivamo a vedere niente, tanto avevamo gli occhi pieni di acqua e sale a causa degli schizzi delle onde contro lo scafo – fa sapere da bordo Giancarlo - mi sono reso conto che avrei dovuto inserire il pilota automatico prima, piuttosto che insistere ad utilizzare la barra del timone. È stata la prima lezione di condotta con la nuova versione di PrysmianGroupche mi ha regalato questa regata.
La notte è andata abbastanza bene: il vento è diminuito a partire dalle 23:00. Siamo passati da due mani di terzaroli a una sola, e successivamente abbiamo cambiato la vela anteriore passando dal J3 al J2 - Il mare era comunque molto mosso e la barca sbatteva parecchio… è stato un bel test per la barca».
Ambrogio Beccaria con Alla Grande Pirelli
Partenza complicata per Ambrogio e Nicolas che hanno scelto di tagliare la linea completamente invelati, invece che con velatura ridotta come parte degli altri. Una scelta che ha pagato posizionandoli sopravento al resto della flotta. Dall’organizzazione è però poi arrivata la notizia che gli scafi di due skipper italiani, Beccaria e Bona, insieme ad altri 6 sono risultati OCS, cioè penalizzati per partenza anticipata. Peccato perché navigando di bolina con vento sui 30 nodi Alla Grande Pirelli è nel gruppo di testa dei Class 40, davanti anche ad alcuni IMOCA.
Alberto Bona con IBSA Group
Una partenza, come previsto, estremamente difficile, durissima – fanno sapere da bordo - tanto che 8 dei 2 Class 40, compresi noi, hanno effettuato una partenza anticipata.
IBSA ha retto molto bene le prime ore di regata, presentandosi di fronte ai Needles nelle prime posizioni. A seguire, la flotta si è divisa a metà: alcuni equipaggi hanno scelto di navigare sotto la costa inglese, altri, come IBSA, più nel centro della Manica, scegliendo il lato sinistro più vicino ai Needles, potenzialmente più ventoso e con più onda, ma anche maggiore corrente a favore».
Andrea Fornaro con Influence 2
Da bordo fanno sapere che il gruppo di testa con i migliori Class 40, si scambiano le posizioni ad ogni incrocio. Presupposto per una regata molto appassionante che superata la difficile prima parte per vento e onda, in una situazione relativamente più tranquilla, permetterà a tutto il gruppo di giocarsi le carte migliori.
Da notare che Influence 2 è una barca nuovissima, varata appena a giugno. «Non abbiamo avuto molto tempo per preoccuparci o impaurirci per le previsioni – diceva infatti Fornari alla vigiglia - perché stiamo lavorando in maniera incessante sulla barca che, essendo proprio nuova nuova, porta con sé tante cose da fare. Vengono fuori sempre lavori da completare, migliorie da realizzare, aggiustamenti vari, quindi per adesso siamo soprattutto focalizzati a rendere il mezzo affidabile e confortevole per navigare. C’è già una buona armonia a bordo, anche se siamo persone di estrazioni totalmente diverse, ma ci stiamo trovando molto bene perché alla fine siamo complementari. Il parterre di avversari è di altissimo livello, tutti pronti a dare il meglio. Sarà un bel test per questa nuova barca».