NAPOLI - Tra non molto il mondo della nautica saluterà l’arrivo di una imbarcazione speciale, fuori dell’ordinario, da qualcuno già definita come “un’opera d’arte”. Parliamo del Bolide 80, autentico hyper muscle yacht frutto di un progetto innovativo, mirato alla ricerca di prestazioni estreme, e non solo.
Costruita totalmente in fibra di carbonio nell’hangar 4 di Victory Marine a Tombolo (Pisa), è un’imbarcazione planante di 25 metri progettata a Napoli dal designer Brunello Acampora, celebre titolare di Victory Design, uno degli studi più noti al mondo per la capacità d’innovazione e la ricerca di prestazioni.
Dopo due anni d’intenso lavoro, l’esemplare numero 1 è stato finalmente completato e messo in acqua per i primi test. La presentazione ufficiale è prevista a settembre al Monaco Yacht Show. Intanto il “mostro” è stato testato a fondo, prima in acque italiane, poi in un duro test da La Spezia ad Ibiza, con tappe a Montecarlo, Tolone e Barcellona. A bordo, dal primo all’ultimo giorno, ha preso posto anche Brunello Acampora, interessato a verificare il rendimento della barca nelle condizioni più impegnative.
“Finora i collaudi ci hanno regalato solo conferme” dice Acampora, con la consapevolezza di aver realizzato qualcosa di realmente nuovo e imparagonabile, in grado di ridefinire i parametri della categoria. Sin da ora si può dire infatti che Bolide 80 è lo yacht più veloce al mondo, con il valore aggiunto di una insospettabile capacità di controllare l’impatto ambientale e di ridurre i consumi di gasolio: viene dichiarato infatti un consumo pari alla metà di quello di un’unità fly bridge di pari lunghezza, rispetto alla quale vola al doppio della velocità!
La motorizzazione è affidata a tre MAN per complessivi 6000 cavalli forniti dalla Ranieri & Tonissi, partner tecnologico di Victory, e la velocità massima raggiunta in prova ha toccato i 73 nodi. 55 nodi la velocità di crociera dichiarata. Prestazioni monstre per un’imbarcazione da diporto, capace tra l’altro di offrire anche interni comodi e spaziosi e di regalare gli agi e il comfort tipici di yacht di pari dimensioni.
Eugenio Voltolina, project leader di Bolide, si è dichiarato entusiasta dei risultati raggiunti in prova. “Victory ha alzato ancora una volta gli standard di total performances nello yachting – ha tenuto a dire il progettista più vicino ad Acampora -. Nessuno avrebbe pensato di ottenere questi risultati alla prima prova di shake down. E’ stato pazzesco... avevamo 15 tecnici a bordo e i due motoristi erano seduti comodamente in salotto davanti ai loro lap-top, a oltre 70 nodi di velocità! Performance, comfort, innovazione, lusso e sicurezza, tutto in una sola imbarcazione! Questo progetto è la dimostrazione di come Victory eccelle in design, engineering e prototyping... tutto in casa. E questo è solo l’inizio”.
Per arrivare a questi livelli non è bastato affidarsi alla potenza dei motori e alla costruzione in carbonio. E’ stato svolto un bel lavoro anche sull’aerodinamica e, soprattutto, sulla tecnologia. A tal proposito va ricordato che la forma sinuosa del tettuccio rigido è stata progettata per ridurre la resistenza all’aria e proteggere il pilota dal vento e dai raggi solari durante la navigazione.
“Il Bolide 80 - tiene a dire Acampora - rientra in quella categoria di oggetti pensati per i veri collezionisti e per chi ama l’emozione, non derogabile, della velocità, vivendola però con mezzi aggiornati, in totale sicurezza e riducendo l’impatto ambientale”. Quanto al sistema di propulsione viene utilizzato il T-Drive con flap brevettato da Flexitab & TS. Le tre eliche di superficie abbinate al sistema trovano automaticamente e costantemente l’angolo di assetto ideale, grazie a speciali cilindri testati nelle competizioni di motonautica. Il governo dell’imbarcazione, inoltre, è facilitato dai due timoni indipendenti, che funzionano come foil e permettono di gestire l’imbarcazione in tutta sicurezza, anche ad alta velocità.
Massimo Bruni, direttore tecnico di Victory Design, da parte sua ha tenuto a ricordare che i valori al top registrati nei collaudi, in primis maneggevolezza e capacità di controllo a tutte le velocità, si devono anche all’innovativo sistema di timone con diedro e controllo attivo fornito da Xenta, azienda romana leader nella progettazione e realizzazione di sistemi integrati di guida, controllo di assetto e potenza per yacht e superyacht.
Tra i tanti dispositivi che hanno elevato all’estremo il livello di tecnologia presente sul Bolide 80 sarà bene citare l’X-Steer, ovvero la timoneria helm by wire nella sua versione più evoluta; ma anche il Tactile Helm, che prevede forza di ritorno regolabile, regolazione della viscosità, sensazione di inerzia regolabile, feedback reale della forza dell’acqua esercitata sul timone, ritorno del timone stesso alla posizione centrale. Il “mostro” utilizza inoltre flap in composito Trim.tab by Flexitab, per i quali Xenta ha fornito i sistemi idraulici e di controllo.
Lorenzo Mongiardo, che di Xenta è CEO e co-fondatore, ha così commentato la partnership con Victory Design: “Ritengo Brunello Acampora uno dei progettisti più virtuosi dell’attuale panorama nautico mondiale ed essere stati chiamati a fornire la nostra tecnologia per il Bolide 80, probabilmente la barca da diporto più ricca d’innovazione e per molti versi più estrema, è stato per tutti noi motivo d’orgoglio”.
Tutto ciò premesso, va detto che Bolide 80 è il primo modello di una gamma di motoryacht ultraveloci ed esclusivi da 60 a 170 piedi. Il secondo della serie sarà il top di gamma Bolide 170, che andrà ad occupare il ruolo di ammiraglia della gamma. Intanto si parte con l’80, mirando a una clientela internazionale interessata a ottenere prestazioni estreme (paragonabili a quelle di certe hyper muscle car come le Pagani) ma anche tutti i comfort abitualmente assicurati da yacht d’una certa dimensione.
A tal proposito vale la pena ricordare che per gli spazi sottocoperta del Bolide 80 è stata richiesta la collaborazione dell’architetto Stefano Faggioni, il quale ha lavorato con il team di design di Victory per realizzare interni personalizzati, con spazi snelli e arredati in stile semplice e moderno, e dedicando particolare attenzione alla privacy. I materiali scelti sono di altissima qualità: carbonio e pelle made in Italy, più tessuti in fibre naturali come lino, seta e cashmere.
L’accesso all’interno avviene attraverso due passerelle simmetriche che conducono al pozzetto. La cucina si trova sul lato sinistro. È un’elegante area tecnica con contrasti di pelle opaca, teak naturale e alcuni elementi laccati color cognac. Il carbonio dello scafo è lasciato a vista.
Dalla cucina si accede direttamente alla zona armatoriale attraverso una sorta di anticamera che funge da spogliatoio, composta da due armadi laterali, una credenza centrale e una panca. Nel bagno si trovano un mobile a incasso laccato cognac con un lavabo in marmo, un wc, un bidet in carbonio e una doccia con sedile laterale in teak. Il letto nella cabina armatoriale di prua sembra essere sospeso con una base formata da due cassetti e racchiusa in un avoir in pelle e nabuk. Sono presenti anche due cassettiere simmetriche. Un tappeto di seta grigio perla completa l’insieme.
La cucina si collega anche alla zona bar e non manca un salone privato che può essere trasformato in una cabina ospiti con TV e bagno, utilizzabile anche come day toilet. Le paratie sono rivestite in pelle color avorio, in contrasto con le fiancate e i soffitti laccati in nero opaco. Nel bagno, il mobile vanity è realizzato in marmo laccato color cognac.
Dalla passerella principale, a dritta si trova un tavolo da carteggio dotato di due monitor e di uno schermo interattivo per il controllo generale di tutti i sistemi di bordo. Di fronte c’è un bar con cantina refrigerata e lavandino, mentre a poppa si trova un altro bar per liquori incassato nella paratia rivestita in pelle.
Nella zona centrale, la più confortevole dell’imbarcazione, si trova un grande divano simmetrico a forma di C. Sul lato di dritta può essere utilizzato per incontrarsi, e sull’altro per pranzare.
Per ora non è stato ancora comunicato il prezzo di questo straordinario yacht destinato a scrivere una pagina nuova nella storia della nautica. Ma è facile immaginare che sarà, inevitabilmente, il più costoso della fascia di mercato attorno agli 80 piedi.