La conferenza stampa di presentazione della 48ma edizione del Nauticsud

Il boom della nautica fa tappa a Napoli: pronta la 48ma edizione del Nauticsud, in programma dal 12 al 20 febbraio

di Sergio Troise
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NAPOLI - Dopo un anno di stop imposto dalla pandemia, torna il Nauticsud, evento fieristico giunto alla 48ma edizione in programma dal 12 al 20 febbraio alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Gli organizzatori di Afina (Associazione Filiera Italiana della Nautica) hanno dovuto rinunciare a una parte degli spazi espositivi, occupati dal centro vaccinale anti-Covid, ma nel corso della conferenza stampa di presentazione è stato spiegato che d’intesa con l’Ente Mostra verranno allestiti comunque 50.000 metri quadri di esposizione, guadagnando spazio anche all’aperto e spostando i varchi d’ingresso di pochi metri.

La fiera sarà aperta al pubblico dal lunedì al giovedì dalle 12,30 alle 19; nel weekend dalle 10,30 alle 20,30. 10 euro il prezzo del biglietto d’ingresso, con riduzione a 5 per le scolaresche. I bambini fino a 12 anni entrano gratis. Obbligatorio l’uso della mascherina FFP2 e l’esibizione del Green Pass.

Tra cantieri e aziende del comparto saranno circa 600 i brand rappresentati e - secondo le anticipazioni fornite dal presidente di Afina, Gennaro Amato – “non mancheranno le novità, compresa qualche anteprima mondiale”. In primo piano, come tradizione del Nauticsud, ci saranno le aziende del territorio, in particolare i produttori di gommoni, ma non solo. Sicura anche la presenza dei principali produttori di fuoribordo, tra i quali spiccheranno i neonati Suzuki DAF115B e DF 140B e i motori ibridi e full electric dell’azienda pugliese AsLabruna. Non mancheranno, inoltre, imbarcazioni in vtr di dimensioni medio-grandi.

Il Nauticsud arriva nel pieno di un momento d’oro per il settore, che nel 2021 – secondo le stime di Confindustria Nautica – ha registrato una crescita del fatturato fra 5,5 e 6 milioni di euro, con la Campania attestatasi al +8,3%, contro una media nazionale del 7,2%. Su questi successi si addensano però le ombre provocate dall’aumento dei prezzi delle materie prime e del costo dei trasporti e dalla crisi di forniture di componenti elettronici, tutti fattori che hanno imposto aumenti dei prezzi per barche, gommoni e accessori e sensibili ritardi nelle consegne. Se ne accorgeranno i visitatori del Nauticsud, per i quali il salone napoletano non potrà più rappresentare, per molti prodotti, la “fiera del pronto barca”, come in passato, ma una vetrina proiettata sulla stagione nautica 2023.

Al di là di questi problemi estesi a tutto il territorio nazionale, a Napoli il problema più grave è quello della carenza di posti barca. Il refrain delle lamentele ha girato per l’ennesima volta come in un disco rotto. Una volta di più è stato ricordato che su 10 barche prodotte soltanto 6 trovano un ormeggio, mentre le altre 4 sono costrette a sistemazioni di fortuna, in seconda fila o attraccando a boe abusive. E non è mancato il ricorrente richiamo ai ritardi e alle inadempienze della politica, incapace di assecondare un settore che potrebbe portate occupazione e ritorni economici sulla linea di costa e nell’entroterra.

L’assessore all’ambiente e al mare, Paolo Mancuso, ha ammesso i ritardi e gli errori succedutisi negli anni per la realizzazione di un porto nell’area Est, battezzato Porto Fiorito e mai nato; idem per il Molo San Vincenzo e per la mancata riqualificazione di Bagnoli, ma ha anche detto, l’assessore, che “l’attuale amministrazione è consapevole dei benefici che può portare la nautica allo sviluppo dell’economia, nel contesto di uno sviluppo ecosostenibile”.

Il più severo, nelle critiche, è stato il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Feola, il quale ha accusato tout court gli amministratori avvicendatisi negli anni alla guida della città, ricordano tutte le occasioni perse per rilanciare la portualità, il turismo nautico e le attività commerciali collegate al crocierismo. “Le responsabilità dei ritardi e delle mancate realizzazioni sono state della politica, non certo degli imprenditori, che sono sempre pronti a passare dalle parole ai fatti - ha detto Feola -. Anni fa – ha aggiunto - era tutto pronto per realizzare tre marine adeguate alle esigenze del diporto nautico e del turismo, a Bagnoli, al Molosiglio e a Porto Fiorito; c’era una società delegata a occuparsi di tutto, ma venne bloccata. Ora metteremo alla prova Autorità Portuale, Comune e Regione, e vedremo se finalmente si muoverà qualcosa”.

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Mercoledì 2 Febbraio 2022 - Ultimo aggiornamento: 18:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA