Riva 56 Rivale

Il Nauticsud riscopre gli yacht da sogno con Riva e Itama, ma c’è tanto da scoprire nel “regno del possibile”

di Sergio Troise
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NAPOLI - E’ vero che il Nauticsud è un salone storicamente dedicato alla piccola e media nautica, all’interno del quale i gommoni recitano sempre il ruolo dei protagonisti assoluti, ma per il 50mo anniversario gli organizzatori di Afina hanno fatto di tutto per mettere in mostra anche qualcosa di più. E hanno colto nel segno grazie a Italian Yacht Store, distributore del marchio Itama, che espone sotto le luci del padiglione 6, il più ricco del salone, l’Itama 62 RS, open sportivo di successo, guadagnatosi, con i suoi 19 metri, il ruolo di nave ammiraglia del Salone.

Tra i big della grande nautica spicca anche un altro nome prestigioso: quello di Riva, tornato dopo molti anni a esporre al Nauticsud sfruttando un’inattesa opportunità: la decisione di Nautica Casarola, storico dealer Riva, di aprire un ufficio di rappresentanza a Napoli, affidata alla Naples Yacht Sale di Agostino Branchizio. Su queste basi è stato deciso dunque di mettere in mostra il Rivale 56, magnifico open sportivo di 17,5 metri del cantiere più prestigioso del Gruppo Ferretti, al quale va anche il simbolico titolo di barca più costosa del salone: costa 2 milioni e 403.000 euro. D’altra parte certi capolavori del nostro Made in Italy nascono non solo per conquistare il cuore di quei pochissimi che possono permetterseli, ma anche dei tanti che possono solo sognarli.

Assente Azimut (annunciato dagli organizzatori ma all’ultimo momento venuto meno), la parte medio-alta della rassegna è stata occupata da una buona rappresentanza di imbarcazioni attorno ai 15 metri, in grado di esibire l’ottimo livello della produzione italiana, e non solo. In questo ambito è stato esposto per la prima volta a Napoli, dopo l’anteprima a Genova, il nuovo Cayman 540, walkaround di 17 metri leggermente aggiornato negli allestimenti (6 posti letto più alloggio marinaio) che dopo il lancio con motorizzazione entrobordo (Volvo Penta IPS 600 o 800 con potenze da 440 o 625 cv) verrà proposto anche con l’opzione fuoribordo, affidata a 3 Mercury da 600 cv.

Nella fascia media recitano un ruolo importante anche le imbarcazioni di Italiamare, presente con buona parte dei dieci marchi che rappresenta in Campania (italiani, francesi e americani) e l’intera gamma Invictus, impreziosita dalle versioni speciali Capoforte di recente firmate da Christian Grande. Non mancano Bavaria, Cranchi, De Antonio (con il nuovo D32), Rio Yacht. Quest’ultimo è presente da anni a Napoli con una filiale molto attiva, e a tal proposito il numero uno del cantiere bergamasco Giorgio Scarani ha anticipato che è napoletano l’armatore al quale verrà consegnato entro due mesi il primo esemplare della nuova gamma Le Mans: uno yacht di 50 piedi che sarà presto affiancato da uno più piccolo (45 piedi) che si distinguerà per l’allestimento meno mediterraneo e più adatto alla navigazione nei mari del Nord. Intanto nello stand del 50° Nauticsud fanno bella mostra i ben noti Rio Daytona 50 e Paranà 38, cui si aggiunge il magnifico maxi RIB di 11 metri Iguana S motorizzato con due Mercury da 300 cv.

A proposito di Nord Europa, si fanno notare, nel salone napoletano, le barche finlandesi (ma costruite in Polonia) di Axopar. In particolare l’Axopar 45 Sun Top, imbarcazione in vtr di 14 metri importata in Italia da Cortelotti di La Spezia e commercializzata in Campania dal Centro Nautico Marinelli. Già vista in anteprima al Salone di Cannes 2023, debutta a Napoli nella configurazione Brabus, che esalta le qualità di un center consolle in grado di assicurare sportività, sicurezza, comfort e affidabilità: valori “certificati” dalla storia stessa del cantiere, che in 10 anni ha varato la bellezza di 6000 imbarcazioni!

Una breve visita a bordo fa scoprire, in particolare, la cura messa nella razionalizzazione degli spazi, al punto che i 4 posti letto dichiarati possono diventare facilmente 6. Ampie e razionalmente organizzate anche le aree all’aperto e adeguata la dotazione di serie, impreziosita da alcune chicche come il volante in stile automobilistico, con comandi integrati. Di spicco l’accesso sottocoperta da un ampio e comodo portellone laterale. Interessante anche la motorizzazione proposta, con 3 fuoribordo Mercury da 300 cv in grado di assicurare velocità di punta di 50 nodi e 35 di crociera.

Alla stessa famiglia finlandese appartengono i più piccoli Saxdor 320 e 270, natanti di 10,5 e 8,5 metri circa dichiaratamente proposti come “alternativi ai gommoni”. Il modello più grande si segnala in particolare per la disponibilità delle murate apribili, che regalano spazio vivibile a fior d’acqua. Con un prezzo di 247.000 euro (cui va aggiunto il motore) costa solo 10.000 euro più del più piccolo Saxdor 270. Per entrambi è possibile scegliere tra motorizzazione fuoribordo singola o doppia.

E i cantieri locali? Come tradizione recitano un ruolo importante al Nauticsud, presentando novità e aggiornamenti di gamma interessanti. Tra le tante proposte spicca il 41 Sportfly XL di Excellence Italian Yacht, prima imbarcazione al mondo di 13,14x4,48 metri omologata come natante e in grado di offrire un’abitabilità mai vista su una barca di queste dimensioni. Non è una novità dell’ultim’ora (il progetto risale al 2022), ma è stata aggiornata in alcuni dettagli importanti e chiunque si sia preso la briga di visitarla al Nauticsud è rimasto stupefatto.

Firmata dall’ingegnere navale Giuseppe Cimino (ex Conam) per conto di Massimo Pietrucci, imprenditore decisosi a lanciare la sfida con un progetto innovativo, la barca viene costruita a Villa Literno (Caserta), dove di recente sono state apportate alcune modifiche mirate a migliorare ulteriormente le qualità subito emerse in occasione della presentazione in anteprima a Nettuno, e poi al Salone di Genova.

Negli spazi obbligati di un natante sono state ricavate infatti tre cabine doppie per 6 posti letto, più due posti nella dinette trasformabile e un alloggio marinaio con servizio incluso. Totale, 9 posti letto! Due i bagni per l’armatore e i suoi familiari (o ospiti). In dinette, poi, c’è posto per un tavolo da pranzo a 8 posti, ma ci si può accomodare anche in 10. La cucina è degna di uno yacht di dimensioni maggiori, così come il bagno dell’armatore, che include anche doccia separata e bidet. Tra i plus spiccano il frigo con congelatore e una griglia a scomparsa per grigliate all’aperto. Stupefacente lo spazio disponibile sul fly, dove alle spalle dell’ampia postazione di guida (la seconda oltre quella interna) possono prendere posto anche otto persone, così come sulla prua. Tra le chicche tutte da scoprire, il “segreto” interno alla prua, ovvero la possibilità di sfruttare lo spazio ora destinato all’alloggio marinaio per almeno altri due usi del tutto inconsueti: una vasca idromassaggio a 4 posti o, in alternativa, un’area living.

La motorizzazione è affidata a due Volvo Penta da 320 cv o, a richiesta del cliente, da 380 o 440 cv. Il prezzo di listino è di 468.000 euro più IVA. Ma attenzione: ai visitatori del Nauticsud è stato illustrato anche un piano d’acquisto alternativo, ovvero la possibilità di cavarsela con soli 120.000 euro, firmando un contratto di acquisto per una multiproprietà tra quattro armatori, gestita dal cantiere.

Tra i natanti di nuova generazione recita un ruolo importante, sotto i riflettori del Nauticsud, un’altra barca progettata da Giuseppe Cimino: è l’Echo 35 America, una sorta di reinterpretazione in chiave moderna del mitico America Conam del secolo scorso, che dopo le passerelle nei saloni di Cannes, Genova e Salerno ha debuttato finalmente anche “in casa” suscitando molte attenzioni. Nell’occasione i responsabili del cantiere hanno anticipato che la barca verrà sottoposta ad alcune lievi modifiche nella zona di poppa per consentire l’impiego di motori fuoribordo più potenti (2 Mercury da 400 cv), in grado di assicurare velocità dell’ordine di 45 nodi. All’esterno verrà utilizzato inoltre un parabrezza in cristallo in sostituzione di quello in plexiglass, mentre per gli interni sono state studiate modifiche mirate a guadagnare 35 cm nel bagno (con vano doccia separato) e a modificare la zona armatoriale (con letto classico o con divano a U trasformabile). Nello stand di Echo si è sentito parlare anche della possibilità di allargare la gamma con un secondo modello più grande (tra 48 e 50 piedi), ma ciò avverrà solo dopo aver consolidato la posizione dell’America 35 sul mercato.

I cantieri di casa dominano la scena nelle misure attorno ai 10 metri, le più richieste sul mercato. E non mancano novità interessanti. Tra queste spicca l’Atlante Z340, barca in vetroresina presentata a settembre scorso al Salone di Genova e ora esibita nel salone di casa con l’ambizione di conquistare quella parte del mercato non legata indissolubilmente ai gommoni. In una elegante livrea grigia, l’Atlante fa bella mostra di sé nello stand di Nautica Mediterranea, brand guidato da Ugo Lanzetta, noto distributore Suzuki da qualche tempo cimentatosi anche nella costruzione di questa barca in vtr dalle linee e dai contenuti molto interessanti. Particolare curioso: al netto del numero, il nome – Atlante Z - è l’anagramma del cognome del produttore.

E’ un open sportivo di 9,67 metri caratterizzato da ampi spazi vivibili all’aperto, impreziositi da alcune chicche come il divanetto e la chaise-long sulla prua. La motorizzazione può essere affidata a due fuoribordo da 250 o anche 350 cv. Con i Suzuki più potenti può raggiungere la velocità massima di 53 nodi e navigare a 26/27 nodi di crociera, limitando i consumi tra i 56 e i 57 litri/ora. “Il progetto – racconta Lanzetta – è stato elaborato con la collaborazione dell’ingegnere Petrozzino e la costruzione eseguita nel polo nautico di Villa Literno”. Il prezzo è stato fissato a 139.500 euro più IVA, più motori e più accessori. Ciò vuol dire che la barca può salpare con una spesa di 220.000 euro. Inutile dire che il package con Suzuki rappresenta la soluzione più conveniente.

Il Made in Campania è ben rappresentato al Nauticsud anche dal Miami 30, walkaround sportivo in vtr di 9,97 metri (per 3,10 di larghezza) realizzato a Mondragone nel cantiere della famiglia Montone. In una scintillante livrea bianca, la barca ha conquistato la scena grazie ad un aspetto che esalta eleganza e sportività. All’esterno si fanno apprezzare il T-Top sulla postazione di guida, i grandi prendisole a prua e a poppa, il tavolo da pranzo a scomparsa, la cucina con accessori in vetroceramica, il frigo e una comoda cassettiera. I posti letto sottocoperta sono 2+2, servisti da un bagno ad altezza d’uomo. La barca può adottare motorizzazioni fino a oltre 1000 cv (con tre motori da 350) ma il cantiere assicura che si possono ottenere notevoli prestazioni anche con potenze inferiori, ovvero con due motori da 350 cv.

Tra le novità in vetrina al Nauticsud ci sono, infine, anche il Saver 870 Cabin esposto da Barracuda Marine e le numerose offerte dei cantieri locali Giupex, Sea Prop e Nautica Cesare, tutti operatori locali. E’ arrivato invece da Piacenza il Pleasure 585 del cantiere Manara, piccolo natante in grado di offrire in 5,85 metri tanto spazio vivibile per 8 persone, doppio prendisole, doppia consolle dove e possibile alloggiare frigorifero lavello e fornello, tavolo per pranzare all’aperto e tappezzeria in una elegante colorazione tabacco ben rapportata al nero della vetroresina. Ha stupito molti visitatori il prezzo promozionale scontato da 21.900 a 13.900 euro, cui va aggiunto il costo del motore, da 40 a 115 cv.

Costa molto di più (tra un minimo di 40.000 e un massimo di 60.000 euro, più IVA e più motore) ma è un’autentica attrazione del salone la 500 Off-Shore, ovvero l’originalissima barca con le forme di una Fiat 500, che pur non rappresentando una novità (è stata esposta più volte in vari saloni, Nauticsud compreso), fa girare la testa a chiunque la guardi. Non è un mezzo anfibio, come si potrebbe pensare, ma una vera e propria imbarcazione planante, lunga 4,70 metri, motorizzata fuoribordo, che può ospitare a bordo fino a 5 persone. Costruita a Santa Maria La Carità, vicino Napoli, in un cantiere battezzato proprio Car Off-Shore, ha richiesto quattro anni di lavoro e laboriose trattative tra il suo inventore, il 25enne napoletano Antonio Pietro Maria Galasso, e i vertici di Stellantis, che hanno dato il via libera al progetto. Un progetto ambizioso, mirato a produrre 500 unità e ad esportarle anche all’estero, Stati Uniti compresi.

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Giovedì 15 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 12:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA