Un momento dell'inaugurazione a Striano del nuovo stabilimento di MV Marine

Inaugurato a Striano il nuovo stabilimento di MV Marine: nei piani soluzioni innovative e green. E un nuovo Mito 36

di Sergio Troise
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STRIANO - Arriva dal Sud un altro segnale forte della capacità della nautica italiana di crescere, di innovare, di creare occupazione e guardare al futuro con la consapevolezza che si può fare sempre meglio e di più, anche con soluzioni green, nel rispetto della salute e dell’ambiente. L’esempio più recente arriva da Striano, piccolo centro dell’area metropolitana di Napoli, dove è stato inaugurato, all’interno di una moderna area industriale, il nuovo stabilimento produttivo di MV Marine, il cantiere fondato giusto 30 anni fa a Piazzolla di Nola dall’ingegnere napoletano Vincenzo Nappo, un appassionato gommonauta decisosi, con coraggio, ad abbandonare il lavoro di ingegnere edile per dedicarsi alla costruzione di battelli pneumatici. Sarà stato, all’epoca, anche un azzardo, ma oggi la sua azienda produce circa 100 unità l’anno dai 5,50 ai 14 metri ed è in grado di affermarsi anche fuori dai confini nazionali, grazie alla qualità della progettazione (in parte condivisa con l’Università Federico II e il CNR), alla cura maniacale negli assemblaggi e al rendimento dinamico in acqua.

Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco di Striano, Antonio Del Giudice, e del presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, venuto da Genova per testimoniare l’apprezzamento dell’associazione verso la svolta operata dall’azienda e ribadire l’attenzione verso le imprese del Sud. Nell’occasione è stato infatti ricordato che prosegue l’impegno per la crescita della nautica nel Mezzogiorno, a sostegno delle imprese (per le quali Confindustria Nautica ha appena ottenuto i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sull’applicazione del Bonus Sud), per eventi fieristici locali e per le società di charter, il cui numero di associate è raddoppiato, con il picco proprio di aziende campane.

Dopo aver ricordato una volta di più i successi ottenuti dall’intero comparto della nautica italiana, il numero uno dell’associazione confindustriale ha tenuto a sottolineare i meriti di MV Marine, azienda definita “esempio del saper fare italiano, di capacità di gestione e di volontà di crescere ulteriormente. Quello realizzato dall’ingegnere Nappo e dal suo team – ha aggiunto Cecchi - è un autentico gioiello per il settore, un cantiere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, che testimonia nel migliore dei modi dove possono arrivare i protagonisti del ben fatto italiano”.

Parole di compiacimento sono venute anche dal primo cittadino del Comune vesuviano: “Per noi questo taglio del nastro è un altro esempio lampante di come funzioni la sinergia tra un’amministrazione attenta e imprenditori lungimiranti – ha detto il sindaco Del Giudice-. Si tratta di un altro segnale fondamentale per la crescita della nostra economia e che porta sviluppo. Ci abbiamo creduto dieci anni fa, quando abbiamo puntato sulla zona industriale: qui lavorano centinaia di persone, con alto indotto commerciale. Stiamo lavorando per ampliare questi spazi di altri 200mila metri quadrati, anche se abbiamo richieste tre volte superiore rispetto alle aree a disposizione”.

L’ingegnere Nappo, da parte sua, ha ricordato a una platea di oltre cento persone le origini dell’azienda, nata nel 1994 come Motonautica Vesuviana e diventata poi MV Marine con l’obiettivo di crescere e di affermarsi anche fuori dai confini nazionali. “Abbiamo fatto passi da gigante e ci siamo affermati sul mercato nazionale e anche all’estero, ma oggi quest’apertura rappresenta per noi l’inizio di una nuova storia” ha detto il fondatore e presidente dell’azienda, ringraziando pubblicamente tutti i dipendenti e, in particolare, la moglie Maria e il figlio Luigi, che dell’azienda è l’amministratore.

Innovazione e soluzioni green: sono questi i concetti alla base del nuovo stabilimento produttivo edificato su tre piani in un’area di oltre 5.000 metri quadri di aree calpestabili, cui vanno aggiunti altri 3.500 metri di spazi esterni. Tra le particolarità della struttura, la possibilità di operare all'80% con illuminazione naturale e di consentire lavorazioni con la tecnica del sottovuoto, abbassando le emissioni di sostanze volatili del 95%. Tutto viene realizzato in casa, dal progetto al RIB finito e pronto al varo.

Al piano terra l’ufficio produzione, l’accettazione, i locali mensa e relax per gli operai; al primo e al secondo piano la sala riunioni; altro spazio è dedicato agli uffici tecnici, alla direzione, all’area commerciale e all’amministrazione.

Nella sala riunioni sarà possibile mostrare in video i rendering dei modelli e illustrare le varie tecniche di lavorazione ai clienti interessati all’acquisto di un battello: una opportunità non secondaria, visto che la tecnica di progettazione e di assemblaggio di MV Marine non è poi tanto comune. Vale la pena ricordare, infatti, che l’azienda dell’ingegnere Nappo ha introdotto sin dal 2020, sulla serie Mito, la novità della cosiddetta “carena ammortizzata”, ovvero la capacità di realizzare carene e coperta in full-sandwich autoportante, senza la necessità del classico telaio di irrigidimento e collegate tra loro da giunti elastici. Per rendere l’idea, possiamo dire che la coperta poggia su un letto di molle la cui funzione è quella di assorbire gli urti in navigazione, garantendo un maggiore comfort, come avviene per gli ammortizzatori nelle auto.

Nella nuova sede di Striano è prevista, al momento, la produzione di circa 100 gommoni/anno, inizialmente con 30 dipendenti diretti, a breve con l’inserimento di altre 10 unità. L’obiettivo dichiarato è realizzare tutto in casa, comprese le tappezzerie, in modo da ridurre al minimo gli inconvenienti legati alle forniture esterne.

Altra priorità è l’attenzione a tutti gli aspetti legati alla sostenibilità dell’ambiente: “Possiamo dire che siamo un cantiere green – dice in proposito Nappo –. Le scelte legate alla produzione e al sottovuoto ci permettono infatti di abbattere le emissioni in aria fino al 95%, riducendo sensibilmente anche la produzione di polveri. Inoltre – aggiunge - le nostre carene sono realizzate per ottimizzare la qualità della navigazione, e ciò contribuisce anche a ridurre i consumi di carburante, e dunque le emissioni nocive”.

Nei piani di MV Marine c’è infine l’arrivo di un nuovo gommone, destinato ad aggiornare la serie Mito. In sostituzione del 35 dovrebbe arrivare entro l’anno il Mito 36, battello di 11,50 metri motorizzabile con due fuoribordo per complessivi 400 cavalli e allestito con dinette a poppa, prendisole a prua, cabina con due posti letto e bagno separato. “Vorremmo presentarlo a Genova – dice Nappo – ma non sappiamo se faremo in tempo. L’avviamento del nuovo cantiere richiede un gran lavoro e per ora non possiamo avere certezze, ma ci proveremo”.

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Martedì 27 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA