ROMA - Il mare e la strada hanno ben poco in comune. Anzi, niente. Eppure la contaminazione tra nautica e automotive ogni tanto fa capolino nei piani di aziende dei due settori. Abbastanza frequenti, in passato, sono state le forniture di motori Alfa Romeo, Ferrari e Maserati per motoscafi sportivi e da corsa, mentre in epoca più recente sono state prodotte barche di Magnum Marine “firmate” Pininfarina. Si deve al Centro Stile Mercedes la linea dei Silver Arrows, mentre nel 2019 Lexus ha introdotto sul mercato nautico lo yacht LY 650, che sfoggia una rivisitazione della cifra stilistica del marchio di lusso di Toyota, mentre è recentissima (2020) la collaborazione tra Italian Sea Group e Lamborghini, che ha dato vita al Tecnomar for Lamborghini 63, “mostro marino” da 2000 cavalli e 60 nodi. E oggi? Visti l’avanzata delle auto elettriche e l’impegno di tutti i colossi dell’automotive su questo fronte dell’innovazione, una collaborazione tra i due settori non poteva che riguardare la mobilità a zero emissioni anche in mare.
Ed è in questa prospettiva che è stato annunciato un accordo di collaborazione tra il Gruppo Volkswagen e Silent Yachts, azienda austriaca con 400 dipendenti specializzata in imbarcazioni spinte dall’energia solare, con sedi a Pik (Austria), ma anche in Italia, Cina e Thailandia. La sinergia prevede che la piattaforma modulare MEB (cuore della neonata gamma ID) venga utilizzata come base comune per la prossima generazione di yacht elettrici, a partire dal 2022. Ma non solo: nell’accordo rientra anche lo stile.
Il nuovo yacht, un catamarano di 50 piedi (circa 15 metri) sfrutterà infatti un inedito design firmato Cupra, il giovanissimo marchio del Gruppo Volkswagen con sede a Barcellona che ha come focus principale lo sviluppo di veicoli elettrici particolarmente sportivi e dallo stile accattivante. Per i car designer, già al lavoro sul progetto, un’esperienza del tutto nuova: devono pensare in termini completamente diversi le dimensioni, le proporzioni e le superfici, adattando le loro idee alla geometria dello yacht. Ma tra Wolfsburg e Pik non sembra intravedersi la minima incertezza.
L’obiettivo dichiarato di Volkswagen, Cupra e Silent-Yachts è “mettere in acqua un’imbarcazione che sfrutti la piattaforma MEB nel corso del 2022”. Una nota del gruppo automobilistico tedesco spiega che “dopo una fase di avvio della durata di quattro anni, si punta a produrre almeno 50 unità all’anno del modello Silent Yachts 50 su base MEB, per poi estendere i componenti del Gruppo Volkswagen anche a tutti gli altri modelli Silent-Yachts”.
Certo, non è facile immaginare che si arrivi al varo di un catamarano a emissioni zero in virtù di un accordo tra un giovane cantiere nautico e uno storico marchio automobilistico come Volkswagen, ma da Wolfsburg fanno sapere, senza tentennamenti, che “la piattaforma MEB sviluppata per i veicoli elettrici di nuova generazione mostra tutto il suo potenziale anche in altre tipologie di trasporti, come quello nautico”.
La collaborazione, a dire il vero, è nata nel 2019, nell’ambito del programma Innovation Fund II del Gruppo Volkswagen, che offre a tutti i collaboratori la possibilità di realizzare la propria idea imprenditoriale all’interno del Gruppo e promuovendo i modelli di business più innovativi. La procedura prevede che, partendo da un business plan, il primo prototipo venga costruito in 12 settimane, testato con i clienti e ulteriormente sviluppato fino alla convalida finale.
La partnership con Silent-Yachts arriva da qui ed è in linea con la visione del Gruppo, visto che si tratta di un’azienda impegnata da 15 anni sul tema della neutralità delle emissioni di CO2. I fondatori del cantiere austriaco sono Heike e Michael Köhler. Dopo 23 anni di navigazioni oceaniche su barche a motore e a vela, hanno voluto cercare un modo più sostenibile per alimentare gli yacht ed è così che nel 2009 – dopo quattro anni di ricerche sulle fonti energetiche alternative – è nato il Solarwave 46, il primo yacht d’altura a utilizzare esclusivamente energia solare non solo per la propulsione, ma anche per alimentare tutte le apparecchiature di bordo. Nei successivi dieci anni Silent-Yachts ha costruito e consegnato una dozzina di catamarani a energia solare che vanno dai 13 ai 24 metri di lunghezza.
Ora, il prossimo step evolutivo riguarda proprio la piattaforma MEB, che permette economie di scala, producendo gli yacht in modo più economico e riducendo la manutenzione rispetto ai sistemi di propulsione tradizionali. “Finora è stato difficile trovare un sistema elettrico integrato in grado di fare tutto: dalla ricarica delle batterie attraverso i pannelli solari alla disponibilità di un generatore, all’alimentazione da banchina” spiega Michael Köhler, che di Silent-Yachts è l’amministratore delegato.
Silent-Yachts ha installato motori elettrici configurati come 2x50 kW, 2x150 kW e 2x300 kW a seconda del modello di barca: una soluzione che semplifica le cose e permette di adottare i componenti del Gruppo Volkswagen senza particolari restrizioni o misure di conversione. “Il nostro piano attuale – spiega Köhler - è installare fino a sei batterie per yacht, mettendo a disposizione una potenza di 500 kW per imbarcazioni di dimensioni superiori a 50 piedi”.
In casa Volkswagen – vale la pena ricordarlo - questa collaborazione viene giudicata “vantaggiosa in quanto permette di rafforzare l’entusiasmo per la mobilità elettrica, dimostrando sia i punti di forza tecnologici della piattaforma MEB sia il fatto che la navigazione pulita è possibile anche in mare aperto, con propulsori potenti ma silenziosi e quasi esenti da vibrazioni”. Inoltre tra i plus del piano nautico VW tiene a ricordare che le batterie sono prodotte con energia proveniente da fonti rinnovabili e contribuiscono a migliorare l’impronta di carbonio di tutta l'imbarcazione.
Michael Köhle, da parte sua, rammenta: “Chi usa uno yacht desidera spostarsi rapidamente da un punto a un altro, ma senza coprire distanze eccessive; di solito il viaggio verso la baia o l’isola successiva non richiede più di un’ora. E queste distanze – sottolinea il numero uno dell’azienda austriaca - sono perfette per l’elettrico, perché durante le soste i pannelli solari ricaricano le batterie. In ogni caso, poi, tutti i Silent-Yacht sono dotati anche di un generatore Diesel da usare in caso di emergenza”.