La Lexus LF-LC in tinta Opal Blue in posa davanti all'inconfondibile Opera House di Sydney

Lexus LF-LC, da Detroit all'Australia:
l'auto ibrida diventa sempre più sportiva

di Sergio Troise
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NAPOLI - Nuova direzione stilistica e sviluppo della tecnologia Full-Hybrid. Sono i temi su cui Lexus ha concentrato il lavoro svolto sul concept LF-LC esposto nel gennaio scorso al Salone di Detroit. Oggi, ad appena dieci mesi di distanza, il marchio nipponico di proprietà Toyota annuncia di aver allestito un altro prototipo sperimentale, denominato LF-LC Blue Concept, evoluzione del primo, in grado di illustrare al mondo i passi avanti compiuti sulla strada che porterà, presumibilmente, ad una futura sportiva ad alte prestazioni, ma molto ecologica.

Teatro di questa esibizione di tecnologia avanzata
è l’Australian International Motor Show di Sydney (19-28 ottobre), dunque non una delle cattedrali dell’Automotive globale, ma sicuramente un luogo capace di apprezzare e valorizzare gli sforzi compiuti sulla strada dell’ecocompatibilità legata alle alte prestazioni. A sottolineare il legame con il luogo scelto per il debutto, Lexus ha verniciato la carrozzeria in una tinta denominata Opal Blue (da cui il nome LF-LC Blue Concept) ispirata alla luminosità del colore di fondo dell’opale, la pietra semipreziosa tipica dell’entroterra australiano. Ma al di là dello scenografico (ed elegante) aspetto esterno, la Lexus LF-LC BC mette insieme materiali e tecnologie avanzati e coerenti con il design, offrendo alcuni spunti su ciò che il futuro potrebbe riservare alle sportive 2+2 di nuova generazione.

Sul concept Lexus debutta dunque il sistema ibrido più evoluto,
denominato Advanced Lexus Hybrid Drive, con pacchetto batterie ad elevata produzione energetica. Lexus non ha fornito dettagli sulla meccanica, ha anticipato solo che il motore termico «è collocato anteriormente» e che «le alimentazioni benzina ed elettrica sviluppano insieme una potenza di 372 Kw/500 cv». Tanta roba per una coupè sportiva dalle linee tese (l’auto è lunga 4630 mm, larga 1950, alta 1270), con aerodinamica spinta e pesi contenuti, grazie al largo impiego di fibre di carbonio e materiali in lega d’alluminio. Tutti contenuti qualificanti del progetto, non riscontrabili dalla “scheda tecnica” (per ora ancora riservata), ma percepibili al primo impatto con questo concept dal design assai coraggioso. Tra i tanti dettagli stilistici che colpiscono, il frontale di forma inconsueta, con grandi luci anteriori a L e fendinebbia verticali che generano, tra l’altro, un singolare “effetto dissolvenza” riprodotto anche al posteriore. Profonde prese d’aria caratterizzano invece le fiancate, mentre la forma avvolgente del tetto trasparente dovrebbe garantire una vista panoramica dell’ambiente esterno.

Originali anche le soluzioni per gli interni.
L’abitacolo è rivestito di materiali pregiati come pelle di camoscio, legno e metalli in lega leggera. I sedili sono avvolgenti, ispirati a quelli delle auto da competizione. E' racing anche il volante, in cui sono alloggiati il pulsante di avviamento e alcuni controlli. Arredi e dettagli a parte, tutto sembra concepito per esaltare il rapporto tra spaziosità e sicurezza. Il guidatore è avvolto tra pannelli laterali molto raccolti e una console alta e arcuata. L’obiettivo perseguito è concentrare la zona di guida sui controlli della strumentazione e del comportamento dell’auto: in proposito, un doppio schermo LCD da 12,3 pollici offre tutte le informazioni di navigazione necessarie e un dispositivo touch-screen a distanza dovrebbe consentire a chi guida di gestire comodamente i controlli senza modificare la propria posizione o distogliere lo sguardo dalla strada. Per ora non si sa di più. Ma una cosa è certa: Lexus va avanti spedita sulla via dell’ibrido, convinta che il controllo delle emissioni e il rispetto dell’ambiente siano perfettamente compatibili con le alte prestazioni.

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Sabato 27 Ottobre 2012 - Ultimo aggiornamento: 07-02-2013 13:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA