Un veicolo elettrico in ricarica

Troppe fake news sulle auto elettriche. Carrozzieri, “Non prendono fuoco facilmente”. Guida pratica sui 10 miti sbagliati delle EV

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«Il tema delle auto elettriche tiene sempre più banco in Italia e in Europa, e ha aperto un dibattito politico ed economico che genera un flusso di informazioni enorme su web e social network, dove spesso però vengono veicolate fake news in grado di modificare le scelte e i comportamenti degli automobilisti». Lo afferma Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, che segnala come il fenomeno sia in aumento negli ultimi giorni, dopo i due incidenti di Mestre. Proprio per sfatare le troppe fake news che circolano in Italia in merito alle auto elettriche e aiutare i cittadini a compiere scelte consapevoli, Federcarrozzieri ha realizzato una guida pratica che smentisce i principali 10 miti sbagliati relativi ai veicoli ad alimentazione elettrica. Ad esempio «non è vero che le auto elettriche prendono fuoco facilmente: presentano il medesimo rischio di incendio delle auto a motore termico, e al pari degli altri veicoli devono superare dei controlli specifici», evidenzia Federcarrozzieri.

Le motorizzazioni più a rischio incendio, semmai, sono quelle ibride. Ciò che cambia sono i tempi tecnici necessari per spegnere le fiamme, che secondo alcuni studi sarebbero più lunghi in caso di batteria al litio. È falso anche che l’ auto elettrica inquini: «emette in media il 69% in meno di CO2 in atmosfera rispetto ad una vettura a gasolio». Sull’impossibilità di smaltire le batterie, altra fake news diffusa, l’associazione ricorda come al contrario «possano essere riciclate ad esempio per creare unità di stoccaggio per impianti fotovoltaici». Non è vero nemmeno che hanno bassa autonomia, che le batterie non sono in garanzia e perdono velocemente efficienza o che i costi di ricarica sono molto elevati.

Anche senza contare l’impennata dei listini dei carburanti registrata negli ultimi mesi, oggi tutte le società che gestiscono le colonnine di ricarica offrono pacchetti e abbonamenti per fidelizzare i clienti che consentono enormi risparmi sui costi per le ricariche, spiega l’associazione. Smentita infine anche la tesi secondo cui vi sarebbero in Italia poche colonnine: su 209mila vetture elettriche circolanti si contano 45mila punti di ricarica pubblici o aperti al pubblico e 25mila colonnine in 16.557 location.

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Lunedì 16 Ottobre 2023 - Ultimo aggiornamento: 17-10-2023 13:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA