Un corso di guida sicura Aci

Aci, a volte l’esperienza non basta: i corsi di guida a Vallelunga e Lainate per viaggiare sicuri

di Michele Montesano
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VALLELUNGA - Agire è meglio che reagire, sia nella vita di tutti i giorni che quando siamo al volante. Dinnanzi a situazioni di pericolo, causate dalla troppa velocità, dal manto stradale scivoloso o anche da una brusca manovra, le nostre azioni sono spesso dettate dall’istinto e possono indurci a comportamenti errati e pericolosi. La tecnologia ha reso le vetture più sicure e facili da guidare, tanto che la principale causa degli incidenti è dovuta a comportamenti sbagliati da parte di chi sta al volante. I freddi e cinici numeri ci riportano che ogni anno si registrano più di 160.000 incidenti stradali con circa 280.000 feriti e, purtroppo, 3.300 decessi (quasi 10 al giorno). Alla luce di questi dati, si intuisce che a volte l’esperienza non è sufficiente. Per questo è importante migliorare le proprie capacità di guida, la percezione del mezzo e del pericolo seguendo dei corsi di guida sicura come quelli organizzati da ACI.

Noi per un giorno ci siamo seduti dietro i “banchi” dell’Autodromo di Vallelunga per seguire il corso intermedio, ma è possibile farlo anche a Lainate, vicino Milano, e presto a Binetto nei pressi di Bari. Dopo un’esaustiva parte teorica, in cui si tratta la dinamica del veicolo e l’importanza del corretto utilizzo degli pneumatici, si passa alla pista. A nostra disposizione, oltre gli impianti del Centro Prove ACI di Vallelunga, c’è il parco auto Mercedes con i suoi modelli elettrici e ibridi per sostenere queste prove in assoluta sicurezza. Innanzitutto si parte con il simulare la guida in condizioni di scarsa aderenza. Regolata la posizione di guida e allacciata la cintura, si affronta un tornante in pendenza rivestito con una speciale resina che, opportunamente bagnata, simula le condizioni di neve fresca. I passaggi ripetuti consentono di dosare al meglio il pedale del freno e l’angolo di sterzo per poter uscire sempre con maggior disinvoltura dalla curva.


Si passa quindi alla frenata di emergenza. Sotto i preziosi consigli degli istruttori si comprende come utilizzare al meglio l’Abs, anche su fondo bagnato, evitando ostacoli e potenziali situazioni di pericolo. Il corso entra nel vivo con la simulazione del sottosterzo affrontando una situazione che, ad una prima occhiata, può sembrare banale ma che viviamo quotidianamente. Si effettuano passaggi ripetuti su una “rotatoria” bagnata e, dopo aver trovato il giusto angolo di sterzo, si dosa l’acceleratore per indurre la vettura al sottosterzo. L’operazione si ripete sulla più scivolosa resina, ma questa volta ad andatura costante e forzando l’inserimento con lo sterzo. L’ultimo step è la perdita di aderenza del retrotreno. Una piastra metallica simula una sbandata sbilanciando l’asse posteriore della vettura, tocca poi allo “studente” evitare di andare in testacoda o, peggio ancora, innescare il pendolo controsterzando e riallineando il più velocemente la vettura per passare attraverso lo spazio creato dai getti d’acqua. Un esercizio fondamentale per allenare la mente e il corpo ad agire correttamente senza lasciarsi prendere dal panico. L’obiettivo del corso è proprio questo: far sì che poter controllare il mezzo, in ogni situazione, sia naturale e non istintivo. Grazie al progetto Ready2Go, ACI e le 210 autoscuole aderenti offrono la possibilità ai neopatentati di simulare tali situazioni di pericolo o nei Centri di Guida Sicura o tramite un simulatore avanzato di guida virtuale.

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Lunedì 4 Marzo 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA