LAS VEGAS - Visitando l’edizione 2022 del Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, e in particolare lo stand del colosso tedesco dell’innovazione e dei servizi Bosch, il puzzle di informazioni che ne è derivato ha permesso di dare una risposta - seppure condizionata da quelli che saranno i reali sviluppi del mercato - alla domanda: ‘come sarà l’automobile del prossimo decennio?’. Molti automobilisti (e non sbagliano) si aspettano che i loro veicoli saranno ancora più inseriti nelle loro vite digitali con nuove funzionalità di connettività, automazione e personalizzazione che saranno sempre più implementate con il software. Mentre in passato l’esperienza del cliente su un’ auto era definita principalmente dall’hardware - ribadisce Bosch - ora il software sta assumendo un ruolo molto più importante secondo un trend che dirige la progettazione verso «veicoli definiti dal software» (SWdV). Una evoluzione che non riguarda solo lo sviluppo e il funzionamento, ma rende anche possibili nuovi modelli di business e tipi di collaborazione.
In futuro, nuove funzionalità potranno essere attivate individualmente in base alle esigenze del conducente o del viaggio. È il caso di servizi temporanei, di funzionalità e naturalmente di specifiche App. Gli aggiornamenti software consentiranno quindi modelli contrattuali e tariffari in cui le nuove funzionalità vengono fornite come servizio, in abbonamento o per acquisto singolo o temporaneo. Tendenze come la mobilità elettrica, la guida automatizzata ei servizi di mobilità sono rese possibili in particolare dal software. Proprio come con uno smartphone, per il prossimo decennio gli automobilisti potranno attendersi che le nuove funzionalità siano continuamente disponibili per i loro veicoli, attraverso aggiornamenti regolari. In questo modo l’efficienza (e il valore) dell’ auto non solo potrà essere mantenuto, ma anche aumentata durante l’intero ciclo di vita. Un cambiamento radicale: oggi un veicolo è nelle migliori condizioni quando lascia la fabbrica, ma in futuro, l’ auto potrà anche migliorare dopo diversi mesi dalla immatricolazione, ad esempio, attraverso aggiornamenti alle caratteristiche del veicolo e aggiornamenti e miglioramenti.
«I veicoli di oggi sono progettati per rimanere pressoché invariati durante il loro ciclo di vita - spiega Claudio Seitz, lead product & portfolio software-defined vehicle - ma quelli del futuro saranno dispositivi di apprendimento». Le soluzioni software diventeranno quindi la caratteristica chiave che i produttori di veicoli e gli operatori di flotte utilizzeranno in futuro per distinguersi. Questo cambio di paradigma è reso possibile in primo luogo dalla separazione tra hardware e software. Achim Nonnenmacher, lead product & portfolio software-defined vehicle, spiega che «oggi sono necessari fino a 7 anni per portare un aggiornamento delle funzionalità nei veicoli di oggi, mentre in futuro con la piena programmabilità, i miglioramenti arriveranno mentre le auto sono già sulla strada».
In collaborazione con i suoi partner, Bosch sta sviluppando una piattaforma tecnologica aperta per soluzioni software, concentrandosi su strumenti di sviluppo altamente integrati e servizi di piattaforma cloud relativi ai veicoli. Questo approccio si basa sugli sviluppi dell’architettura E/E orientata e potrà garantire una forte integrazione del software in tutti i domini dei veicoli. Lo fa attraverso standard di settore sviluppati congiuntamente che si traducono in un processo di sviluppo ottimizzato per tutti i partner e - allo stesso tempo - per arrivare alla riduzione dei costi e dell’utilizzo ridotto delle risorse grazie a componenti software modulari.