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LE MANS – Archiviata anche la terza sessione di prove libere, la 92ª edizione della 24 Ore di Le Mans sta entrando sempre più nel vivo. L’evoluzione della pista ha consentito ai piloti di poter prendere maggior confidenza in vista dell’Hyperpole di questa sera, mentre i team hanno studiato a fondo il passo gara sfruttando le condizioni miti della pista.
Così come accaduto lo scorso anno, Antonio Fuoco ha siglato il riferimento portandosi in testa alla classifica. Proprio sul calare della bandiera a scacchi, il pilota della Ferrari ha fermato le lancette del cronometro a 3’27”283 mostrando, ancora una volta, la sua bravura sul giro secco. Il calabrese, già autore dell’Hyperpole dodici mesi fa, ha così scalzato per poco più di un decimo Laurens Vanthoor che, nel corso dell’ultima mezz’ora, aveva issato la Porsche 963 LMDh in cima alla lista dei tempi.
L’ufficiale del Penske Motorsport ha chiuso davanti al fratello Dries Vanthoor che ha, così, confermato la velocità della BMW M Hybrid V8 sul circuit de la Sarthe. Sebastien Bourdais, al volante della Cadillac V-Series.R, ha ottenuto il quarto posto precedendo la Toyota di Kamui Kobayashi. A lungo in cima alla lista dei tempi, Alex Lynn non è riuscito a migliorarsi nell’ultimo frangente delle prove libere accontentandosi del sesto posto finale.
La terza sessione di prove libere è stata interrotta esattamente a metà da una bandiera rossa causata da James Cottingham. L’inglese ha perso il controllo della sua McLaren 720S GT3 andando a sbattere con il retrotreno contro le barriere di Tertre Rouge. Quasi in contemporanea si è fermato anche Frederik Schandorff per via di un principio d’incendio sulla McLaren dell’Inception.
Prove di passo gara per Alpine che ha chiuso in top 10 con l’equipaggio Lapierre-Schumacher-Vaxiviere. Buona anche la progressione della Lamborghini con Caldarelli-Cairoli-Grosjean in grado di installarsi in dodicesima posizione. Più attardate le Peugeot che, anche in questa occasione, sono apparse distanti dalle migliori Hypercar.
Non ha preso parte alla sessione la Porsche numero 12 del Team Jota. I danni dell’impatto, avvenuto nel corso delle seconde prove libere di ieri sera, si sono rivelati più ingenti del previsto. Quest’oggi è infatti arrivato in circuito un telaio nuovo e i meccanici del team inglese stanno effettuando una corsa contro il tempo per ricostruire la 963 LMDh in vista della Hyperpole.
A comandare le danze in LMP2 è stata la Oreca 07 del Panis Racing. Mathias Beche ha siglato il crono di 3’37”217 risultando anche il migliore di classe ProAm. Il prototipo francese è stato protagonista anche di due uscire di pista con Rodrigo Sales e Scott Huffaker. Secondo tempo per il Cool Racing con Rao-Bell-Vesti che hanno avuto la meglio su Deletraz-Hyett-Quinn. In gran forma anche l’Oreca gestita dall’AF Corse in grado di mettersi alle spalle l’equipaggio del Vector Sport Cullen-Pilet-Richelmi.
Nonostante sia andata a muro, la McLaren dello Unite Autosports di Costa-Saucy-Cottingham è risultata la vettura più veloce tra le LMGT3. Con un crono di 3’57”558 la GT inglese ha preceduto di soli sei millesimi la Lamborghini dell’Iron Lynx di Schiavoni-Cressoni-Perera. Seconda fila virtuale per la Ferrari del GR Racing seguita sall’Aston Martin Vantage del D’station Racing.
FIA WEC 24 Ore Le Mans: Prove Libere 3