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LE MANS – Vietato fermarsi suo circuit de la Sarthe. Conclusa la qualifica, le vetture sono scese nuovamente in pista per affrontare la prima sessione in notturna. Da sempre il fascino delle tenebre fa parte della storia della maratona francese. La seconda sessione ha consentito ai piloti di potersi ambientare al buio, oltre che di trovare il giusto assetto per affrontare le temperature più basse del tracciato.
A brillare nella notte del circuit de la Sarthe è stata la Toyota GR010 Hybrid LMH. Il miglior crono, fatto registrare nella sessione in notturna, porta la firma di Sebastien Buemi. Lo svizzero ha marcato un tempo di 3’27”474 nelle prime battute delle prove libere sfruttando le temperature più alte dell’asfalto. Staccato di mezzo secondo troviamo Robert Kubica che ha portato in seconda posizone la Ferrari 499P. La vettura dell’AF Corse è stata la LMH che ha macinato più chilometri inanellando 33 giri.
Incassato il colpo nelle qualifiche, il team Porsche Penske si è rifatto siglando il terzo crono con Kevin Estre che ha preceduto la gemella dello Jota. Proprio la 963 LMDh del team inglese è stata la protagonista dell’ultimo frangente delle prove libere quando Callum Illot è andato a sbattere violentemente contro le barriere della S di Tertre Rouge. Se il pilota, fortunatamente, è uscito indenne, la vettura ha riportato diversi danni all’anteriore. Poco prima anche Dries Vanthoor ha colpito, seppur lievemente, con la sua BMW LMDh le barriere della curva Indianapolis.
Alpine si conferma ai vertici della classifica anche nella notte. Nicolas Lapierre ha siglato il quinto crono precedendo la Cadillac di Renger van der Zande. Ottavo posto per l’ufficiale Ferrari Alessandro Pier Guidi che ha avuto la meglio sulla Toyota del terzetto Lopez-Kobayashi-De Vries. Appena fuori dai primi dieci la Ferrari di Fuoco-Molina-Nielsen. Più staccate le Peugeot 9X8 che hanno concluso la sessione in sedicesima e diciannovesima posizione. In Lamborghini si sono focalizzati sul lavoro di setup ottenendo il ventesimo e ventiduesimo crono, a dividere le due SC63 LMDh ci ha pensato la Porsche di Nasr-Jaminet-Tandy.
Dopo aver dominato nella qualifica riservata alle LMP2, Malthe Jakobsen si è ripetuto anche nella sessione notturna. Il pilota del Cool Racing ha stampato un crono di 3’35”386 inarrivabile per gli avversari. Infatti Oliver Jarvis, secondo in graduatoria, ha pagato un distacco di oltre un secondo. Terzo assoluto, e primo in classe ProAm, Scott Huffaker ha preceduto James Allen, al volante dell’Oreca Duqueine, e l’alfiere dell’AF Corse Ben Barnicoat.
Ancora una volta la Ford Mustang si è rivelata la più veloce tra le LMGT3. Questa volta a siglare il riferimento è stato Dennis Olsen. Autore di un crono di 3’58”689, il norvegese ha avuto la meglio sull’Aston Martin del D’Station Racing di Hoshino-Bastard-Sørensen. Terzo posto per la BMW M4 GT3 di Augusto Farfus seguita dalla Corvette di Koizumi-Baud-Juncadella. Top 5 per la BMW di Valentino Rossi, affiancato da Maxime Martin e Ahmad Al Harthy, che ha concluso la sessione davanti la Lamborghini dell’Iron Lynx.
FIA WEC – 24 Ore Le Mans: Prove Libere 2