Angelo Sticchi Damiani presidente dell'Automobile Club d'Italia

ACI facilita la vita degli automobilisti con i nuovi servizi per il programma EasyCar

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ROMA - L'Automobile Club d'Italia ha presentato in anteprima al ForumPA il progetto EasyCar, un insieme di servizi digitali che è stato sviluppato in linea con le indicazioni del Codice per l'Amministrazione Digitale (CAD) e di AgID per proseguire nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e facilitare la vita dei cittadini e in particolare di 40 milioni di automobilisti.

Ideato e realizzato interamente dall'ACI, EasyCar si articola in diversi elementi: Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) che è stato presentato il primo ottobre dello scorso anno e che - con 7 milioni di certificati in 7 mesi (oltre 30mila al giorno) - è l'elemento centrale della rivoluzione digitale ACI. Si tratta di un documento fondamentale che l'automobilista non può più smarrire, non può più essergli rubato, né può essere falsificato. A questo si aggiunge da oggi l'Atto di vendita Digitale (AD): l'intero processo di compravendita dei veicoli diventa 'nativo digitale'. Le procedure amministrative si semplificano ulteriormente, e grazie all'uso della firma elettronica si garantisce la massima sicurezza dei documenti.

Previsto anche AvvisACI: una volta registrato sul Sito ACI, l'automobilista sarà informato tramite mail o un sms ogni qual volta venga trascritto al Pra un evento relativo a un proprio veicolo (ad esempio trascrizione dell'Atto di Vendita, iscrizione del Fermo Amministrativo, radiazione da parte dell'autodemolitore). Dal luglio 2016 questo nuovo servizio sarà inoltre accessibile anche tramite SPID, il sistema pubblico di identità digitale. A breve - comunica l'ACI - saranno attivati due ulteriori due servizi per i cittadini: MyCar per consultare la situazione fiscale, il Cdp Digitale e i dati tecnici del veicolo e Infotarga che permetterà, ad esempio prima di acquistare un'auto usata, di verificare se è rubata, se è stata radiata, oppure per consultarne la valutazione, i costi di passaggio di proprietà, del bollo o chilometrici.

''Abbiamo tracciato un percorso che è partito con il Certificato di Proprietà digitale - CdPD e la sua smaterializzazione - ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani presidente dell'Automobile Club d'Italia - seguendo le sollecitazioni dell'AgID e del Governo per la modernizzazione e semplificazione del Paese. Il nuovo Certificato di Proprietà Digitale è stato l'inizio di una serie di semplificazioni per gli automobilisti che oggi si arricchiscono di ulteriori opportunità e servizi''. Tra gli strumenti realizzati, che potranno essere messi a disposizione di tutta la PA, appare particolarmente rilevante il progetto d'integrazione dati - realizzato insieme alle Università di Trento e di Roma ''La Sapienza'' - che permette di trasformare i dati stessi in altrettante informazioni. Date di nascita, targhe delle auto, redditi e informazioni contenute in banche dati diverse, possono essere integrate, eliminando, così, i controlli manuali e riducendo drasticamente i tempi di lavoro allo scopo, soprattutto, di recuperare imposte evase.

ACI ha anche comunicato che il TAR del Lazio ha riconosciuto la piena legittimità del Certificato di Proprietà Digitale. ''Non avrebbe potuto fare altrimenti, stanti le norme dettate sin dall'emanazione del Codice dell'Amministrazione Digitale - ha dichiarato Giorgio Brandi, direttore del servizio PRA - La recente sentenza del TAR prevede solo che, nel caso un cittadino ne faccia esplicita richiesta, il Certificato di Proprietà possa ancora essere rilasciato in forma cartacea, utilizzando la modulistica del 1992''.
 

 

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Domenica 29 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 21:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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