La Peugeot 308 GTi sotto il dulivio sul circuito di Misano

Peugeot 308 GTi, test estremo in pista. Sotto il diluvio il leone francese ruggisce sempre, ma se sbagli ti perdona

di Sergio Troise
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MISANO - Presentata in estate, provata in anteprima sulla pista spagnola dell’autodromo Ascari, a Ronda, ordinabile nelle concessionarie italiane da settembre, la GTi by Peugeot Sport è la punta di diamante della gamma 308, la 5 porte compatta del marchio francese proposta con motore 1.6 turbo da 270 cavalli a 35.170 euro.

Un prezzo interessante in rapporto ai contenuti e, soprattutto, alle prestazioni di quest’auto che fa della sportività il suo marchio di fabbrica (6 secondi per passare da 0 a 100 e velocità massima di 250 km/h). Una sportività – vale la pena ricordarlo – che non trascura comunque l’adattabilità ad un uso quotidiano, sulle strade di tutti i giorni, anche se viene esaltata nei track day in pista. E proprio in questa ottica è stato organizzato un evento a Misano Adriatico, nell’autodromo intitolato a Marco Simoncelli.

Pioggia torrenziale e pista quasi allagata hanno impedito di testare l’auto al limite delle potenzialità, ma le condizioni ambientali hanno messo in luce le capacità di tenuta sul bagnato, esaltando il comportamento dinamico e la sicurezza attiva: valori fondamentali, cui vanno sommati gli interventi operati - rispetto al modello precedente - per migliorare i contenuti hi-tech legati ai sistemi di assistenza alla guida e alla connettività (utili per l’uso quotidiano su strada).

Esternamente l’auto si riconosce dal frontale per la calandra nera, non più cromata, di misura leggermente più grande, e per alcuni dettagli come i deviatori di flusso anteriori, le minigonne laterali, l’estrattore posteriore nero con doppio terminale di scarico cromato. Altra nota distintiva è la nuova verniciatura bicolore, con il blu metallizzato (i francesi lo definiscono Magnetic) nella parte anteriore e il nero di quella posteriore (ma restano disponibili anche l’abbinamento nero/rosso e sei tinte unite).

Lo schema di base è ovviamente invariato, incentrato sulla piattaforma modulare EMP2, rigida e leggera; carrozzeria 2 volumi 5 porte lunga 4,25 metri, con passo di 2,61 e vano bagagli da 471 litri; motore anteriore in posizione trasversale. Molta cura è stata posta al controllo del peso e alla sua distribuzione: 1205 kg, con carico di 759 all’anteriore e di 446 al posteriore. In funzione del comportamento dinamico l’assetto è stato ribassato di 11 mm; la sospensione verticale anteriore è specifica, con molle più rigide; rivista anche la taratura dell’ammortizzatore che, tra l’altro, comprende un supporto idraulico di estensione per limitare i rumori; irrigiditi e allungati i tamponi, per intervenire sin dall’inizio della compressione quando il conducente è da solo a bordo; ammorbidita invece la barra antirollio per migliorare il bilanciamento con il retrotreno, dove è rimasto l’assale torcente. I cerchi sono da 19 pollici abbinati a pneumatici Michelin Pilot Super Sport 235/35.

Una volta a bordo, ci si sente subito a proprio agio, in un ambiente curato nei dettagli, con sedili regolabili manualmente, ma comodi e sufficientemente avvolgenti, in pelle e alcantara, impreziositi da cuciture rosse. Il volante, pure regolabile manualmente, è di piccolo diametro (come tradizione Peugeot), impreziosito dalla pelle nera/rossa traforata e dal logo GTi. La pedaliera è in alluminio, così come il pomello del cambio (manuale a 6 marce).

La messa in moto avviene tramite un pulsante sulla console. Il rombo è piacevole, pieno. Schiacciamo il tasto Sport e dalla corsia dei box ci avviamo verso il circuito: 4226 metri, 10 curve a destra, 5 a sinistra. Sarebbe possibile eliminare i controlli elettronici schiacciando un tasto posto in basso a sinistra, ma ci raccomandano di non farlo: piove a dirotto e la pista è molto insidiosa, guai a mettere le ruote sui cordoli o sulle tracce di gomma residua. Senza controlli il rischio è finire fuori in un baleno.

L’impostazione Sport ci lascia dunque la protezione dell’ESP, che non è invasiva ma sicuramente protettiva. A prova di errore. Sfruttando le enormi vie di fuga abbiamo provato a esagerare un po’ ritardando gli inserimenti in curva e anticipando le accelerazioni in uscita, ma non abbiamo corso rischi gravi: la ruota anteriore di appoggio ha calibrato al meglio la trazione, evitando pasticci. Questo vuol dire che la distrazione o l’errore di guida di un qualsiasi automobilista possono essere neutralizzati autonomamente dall’auto, a tutto vantaggio della sicurezza sulle strade di tutti i giorni.

Nel comportamento dinamico della 308 GTi by Peugeot Sport gioca un ruolo importante anche il differenziale Torsen, che non è elettronico ma meccanico, e consente di avere una guida precisa e fluida anche in condizioni difficili. Infatti non interferisce nell’impostazione delle curve lasciando il volante leggero. In uscita è di grande aiuto perché trasmette la trazione migliore adeguandosi alla situazione del momento e sul bagnato assicura una progressione stupefacente.

Come sia stato possibile arrivare a risultati così elevati, lo sanno bene gli ingegneri di Peugeot Sport, ma anche Paolo Andreucci, dieci volte campione italiano Rally con il marchio del leone, il quale ha testato a lungo la 308 GTi andandosi a scegliere terreni di collaudo insospettabili, come il tratto di Costiera Amalfitana che collega Amalfi con Agerola, dove dal 1961 al 1999 si è disputata una delle gare in salita più spettacolari del panorama motoristico italiano. E’ su strade così, tortuose, piene di curve, di tornanti e di insidie, tra muretti e spuntoni di roccia, con cambi di direzione repentini, frenate e accelerazioni continue, che si prova a fondo una macchina sportiva come la 308GTi.

Ma torniamo alla pista. Protezioni elettroniche e differenziale Torsen a parte, schiacciando il tasto Sport la strumentazione da bianca diventa rossa. E’ possibile visualizzare informazioni supplementari sullo schermo centrale (potenza, coppia, pressione di sovralimentazione, accelerazione laterale e longitudinale), aumentare la sonorità del motore e cambiare la sensibilità del pedale dell’acceleratore. Tutto molto divertente, anche se il contagiri che va al contrario (come tradizione su Peugeot) non sempre è ben visibile e può capitare di dover cambiare “a orecchio”. Meno male che c’è il limitatore…

La meccanica è stata curata dal reparto corse di Peugeot. Il motore è il 1600 THP S&S collaudato sulla coupé RCZ R che con i suoi 272 cv/330 Nm è il propulsore di serie più potente della storia del marchio. Costruito con monoblocco in alluminio e testa in lega leggera, dotato di iniezione diretta, turbo twin scroll a geometria fissa, 4 valvole per cilindro, fasatura variabile, assicura, come detto, prestazioni notevoli: 6 secondi netti per passare da 0 a 100 km/h e 25,3 per percorrere il chilometro da fermo. La velocità massima è di 250 orari.

Il cambio è meccanico a 6 marce. La corsa è un tantino lunga ma la manovrabilità è buona, anche se il test sul bagnato non ha richiesto un uso intensivo (utilizzate prevalentemente le marce alte, terza, quarta e quinta, con esclusione della seconda, onde evitare pattinamenti). Discorso simile per l’impianto frenante (dischi anteriori ventilati di 380 mm e 4 pistoncini), tuttavia va detto che anche allungando le staccate a fine rettilineo e schiacciando a fondo il pedale centrale, l’auto conserva un esemplare allineamento e non offre il fianco ad alleggerimenti del retrotreno. L’equilibrio dinamico, in tutte le condizioni, è forse il pregio principale di questa macchina.

Dalla pista alla strada, la Peugeot 308 GTi di nuova generazione si avvantaggia, nell’uso quotidiano, dei sistemi di connettività avanzata ADAS che sorvegliano e, se necessario, correggono il comportamento del guidatore. Non mancano, dunque, l’Active Lane Departure Warning (neutralizza il superamento involontario della linea di carreggiata intervenendo direttamente sul volante); l’High Beam Assist (commutazione automatica degli abbaglianti ed anabbaglianti in funzione delle condizioni di illuminazione e di traffico); lo Speed Limit Detection (lettura dei cartelli stradali con indicazione del limite di velocità); il Driver Attention Alert (sistema di monitoraggio dell’attenzione del conducente).

Tra le dotazioni di serie figurano un touchscreen di ultima generazione, la 3D Connected Navigation, e la funzione Mirror Screen. Il primo, con tecnologia capacitiva, è molto reattivo e facile da usare, come la maggior parte degli smartphone di uso quotidiano. Posizionato a livello delle bocchette di climatizzazione centrali, orientato verso il conducente, permette una facile lettura delle informazioni e un accesso rapido alle varie funzioni. La 3D Connected Navigation con riconoscimento vocale e connessa (a pagamento) ai servizi TomTom Traffic, permette di ottimizzare gli spostamenti in funzione del traffico e di ricevere informazioni in tempo reale come il meteo, le stazioni di servizio o i parcheggi disponibili. In abbinamento, è previsto anche il sistema Peugeot Connect per la chiamata di emergenza o in caso di panne.

La funzione Mirror Screen permette al conducente di trasferire lo schermo del suo smartphone sul touchscreen della GTi per sfruttare al meglio le applicazioni compatibili. L’accesso a tutte le funzioni avviene attraverso i comandi vocali, premendo il tasto all’estremità del comando di attivazione degli indicatori di direzione. Il riconoscimento vocale, trasferito dallo smartphone mediante S-Voice di Android e Siri di Apple, permette di effettuare telefonate, scrivere sms, dettare un indirizzo per la navigazione.


 

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Venerdì 17 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 18-11-2017 11:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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