Aston Martin DBX707 si aggiorna tra eleganza, esclusività e tecnologia avanzata
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NAPOLI - Sarà presentata ufficialmente a settembre, al Salone di Parigi. Ma della nuova Aston Martin Vanquish, erede designata della DBS, si sa già tutto o quasi. Sicuramente si collocherà al top della gamma di Gaydon e sarà una delle protagoniste nel settore delle supersportive di categoria premium: una supercar in grado di coniugare classe ed eleganza con prestazioni da urlo, come tradizione del glorioso marchio britannico, affermatosi nelle corse e nei quartieri nobili dei mercati più ricchi, ma divenuto famoso nel mondo per le imprese cinematografiche di James Bond.
Nata sulla base del concept AM310 (recentemente visto in Italia, al concorso d’eleganza di Villa d’Este), la nuova Vanquish presenta misure importanti (lunga 4,72 metri, larga 2,06) ma la carrozzeria, caratterizzata dal solito muso lungo e da una nervatura che si distende dalla griglia laterale fino alla portiera, ha l’aspetto di un felino leggero quanto aggressivo. Numerosi elementi stilistici sono ispirati, inoltre, a quelli della One-77, l’Aston Martin realizzata in edizione speciale a tiratura limitata (77 esemplari, appunto), tra cui lo spoiler integrato nel portellone posteriore e il profilo delle luci posteriori. Caratteristica specifica, la doppia possibilità di configurazione: due posti secchi o 2+2.
Il motore è la versione aggiornata del noto V12 di 6 litri da 573 cv/620 Nm, in grado di assicurare prestazioni in linea con le aspettative: velocità massima di 295 km/h e 0-100 in 4,1 secondi. Per migliorare l’efficienza complessiva, gli ingegneri di Gaydon hanno lavorato su basamento, testate, sistema di fasatura variabile, aspirazione e pompe di alimentazione. Il motore è stato posizionato, inoltre, 19 mm più in basso: un vantaggio per l’equilibrio delle masse e, dunque, per il comportamento dinamico della vettura. Comportamento non ancora testato su strada, ma che promette assai bene, visti i precedenti in casa Aston Martin e l’annunciata disponibilità di sospensioni elettroniche ADS (Adaptive Damping System) con tre livelli di taratura (Normal, Sport e Track). I freni carboceramici sono dell’italiana Brembo, e pure sono derivati dal sofisticato impiantio della One-77.
La commercializzazione della nuova Vanquish avrà inizio tra fine anno e inizio 2013, con prezzi a partire da 235 mila euro circa. Una cifra enorme agli occhi dei più, ma in verità neanche esagerata se si pensa che le Aston vengono costruite nello stabilimento di Gaydon con criteri semi-artigianali e che la nuova Vanquish utilizza, oltre a tanto alluminio, massicce dosi di costosa fibra di carbonio per i pannelli della carrozzeria, le appendici aerodinamiche, la parte anteriore del paraurti e l’estrattore posteriore integrato nei tubi di scarico. Dettagli da auto da corsa, anche se la nuova supercar made in England vuole essere in realtà una splendida e comoda compagna di viaggio, con bagagliaio adeguato (368 litri, il 60% più della DBS), un abitacolo confortevole (realizzato a mano in 70 ore di lavoro) e una serie di dotazioni degne delle più prestigiose supercar del pianeta.
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