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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
La Ferrari di Leclerc in pole lo scorso anno a Monza

GP d'Italia a Monza, si corre nella storia: re Hamilton tenta lo sgambetto a Verstappen a caccia della decima vittoria di fila

di Giorgio Ursicino

Con una settimana di anticipo rispetto alla data più tradizionale, torna il GP d’Italia a Monza. Il tempio della velocità brianzolo è l’autodromo più antico fra quelli che ospitano i gran premi di F1. La prima edizione risale al 1922, quando il circuito del parco fu realizzato in tre soli mesi, quasi trent’anni prima che partisse il “Mondiale” scattato nella britannica Silverstone nel 1950. I tracciati con una tradizione più longeva e prestigiosa ancora in servizio sono ben pochi. La prima 24 Ore di Le Mans, fra i rettilinei di La Sarthe che normalmente erano aperti al traffico, si disputò alcuni mesi dopo (nella primavera del 1923), mentre la 500 Miglia di Indianapolis, che si disputa su un ovale, risale addirittura al 1909 e vanta lo scettro di “anzianità assoluta”. Insomma, parliamo di leggenda del motorsport, vicino alla Villa Reale, in uno dei parchi verdi più belli ed esclusivi d’Europa. Come correre al Colosseo.

La location è così particolare che, da alcuni punti di vista, non può competere con le strutture più recenti, realizzate in pianure o deserti quasi disabilitati. Monza piena come un uovo può arrivare ad ospitare quasi 350 mila persone nel weekend, mentre piste più moderne hanno una capacità che sfiora i 500 mila e spesso, nell’ultimo periodo, hanno fatto il pienone. Ora stanno per partire importanti lavori di ammodernamento in programma quest’inverno che, con un investimento di oltre cento milioni, consentiranno di adeguare l’impianto a standard più moderni, indispensabili per ottenere il rinnovo del contratto con gli organizzatori di Liberty Media. Saranno rifatti ed allargati i sottopassi che collegano il paddock con l’esterno, alcune coperture delle tribune e rifatto il manto stradale.

Importanti carte in mano al presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani che, a breve, si siederà al tavolo con Domenicali per rinnovare l’accordo ed allungare ulteriormente la tradizione. Compito in parte facilitato perché nessuno più del manager imolese, che guida l’organizzazione americana, conosce il valore storico dell’Autodromo. Ma Stefano ha già detto che «su alcuni aspetti di un evento globale non sono ammesse deroghe». Il fatto che la Ferrari non sia in lotta per il Campionato, ipotecato da Verstappen e, almeno sulla carta, non parte certo con i favori del pronostico, non ha raffreddato gli entusiasmi delle “truppe Rosse” già in marcia verso il Parco. Qualche biglietto è ancora disponibile per fare il pienone e raggiungere il record registrato lo scorso anno di 336.647 biglietti venduti da venerdì a domenica.

Solo un evento automobilistico in Italia è riuscito a fare di più: ma gli spalti della Mille Miglia erano lunghi oltre 1.500 chilometri e l’ingresso su strade che attraversavano la Penisola del tutto gratuito. Potrebbe vedersi fra i protagonisti anche Brad Pitt impegnato a girare la miglior pellicola mai realizzata sulla F1. Dopo Silverstone, se mancassero la scene del tempio della velocità, il film perderebbe lustro. Monza, con poche curve e molti rettilinei, ha tutti i record di velocità. Il picco, in fondo al rettilineo dei box, fu raggiunto da Pablo Montoya sulla Williams nel 2005 con 372,6.

Molti anni dopo, nel 2020, Lewis Hamilton con la Mercedes conquistò la pole più rapida della storia a 264,362 km/h. Il GP più veloce mai disputato in 73 anni di battaglie in F1 fu Monza 2004 quando Michael Schumacher tagliò il traguardo a 247,585 di media. Il re dell’Autodromo è il baronetto britannico che domenica cercherà di fare lo sgambetto a Max, vincitore lo scorso anno, ed a caccia del decimo trionfo consecutivo (record assoluto). Lewis ha vinto 5 volte (come Schumi), ma ha conquistato anche 7 pole e altrettanti giri veloci in gara (il ferrarista rispettivamente 3 e 2).

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Giovedì 31 Agosto 2023 - Ultimo aggiornamento: 01-09-2023 20:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA