Studenti del progetto E-ducation 2.0 davanti ai box di Formula E a Roma

JLR, dialogo aperto con gli studenti: via i falsi miti sulla mobilità ecologica

di Patrizia Licata
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Le auto elettriche sono il futuro dell’Europa e al volante avranno i ragazzi di oggi, la cosiddetta Generazione Z. A prepararli alla guida c’è anche Jaguar Land Rover Italia col progetto E-ducation 2.0: realizzato insieme alla società benefit LifeGate, si tratta di un percorso di lezioni ma, soprattutto, di giochi e interazione, in linea con un nuovo modello didattico-educativo che punta sul coinvolgimento e la creatività. E-ducation 2.0 ha raggiunto 400 studenti delle scuole secondarie superiori di cinque città - Roma, Torino, Milano, Verona e Firenze - e alcuni di loro sono stati premiati con un invito alla tappa romana della Formula E, la più importante competizione mondiale per auto elettriche dove, tra l’altro, Mitch Evans del team Jaguar si è aggiudicato la prima gara. «L’attività educativa è il pilastro del cambiamento», ha affermato Marco Santucci, amministratore delegato di Jaguar Land Rover Italia.


«Conoscere vuol dire poter scegliere liberi dai pregiudizi. Per questo il progetto di Jaguar Land Rover Italia si è rivolto agli studenti. Siamo orgogliosi che sia un programma tutto italiano e promosso da un brand che certo non vende auto per i neo-patentati. Abbiamo sfatato alcuni “falsi miti” che ancora circondano la nuova mobilità elettrica». È vero che non ci sono colonnine di ricarica? O che l’autonomia non è mai sufficiente? E che la batteria non si ricicla? I 400 studenti ora sanno che l’Italia ha colonnine più che sufficienti per il suo parco auto elettrico attuale e i fondi del Pnrr contribuiranno a potenziare la rete anche sulle autostrade. «Certo, siamo indietro sulla vendita e il prezzo dell’auto elettrica è ancora un ostacolo. Ma ogni tecnologia nuova è costosa all’inizio. Più cresce l’adozione, più si abbassano i prezzi», ha dichiarato Santucci.

Quanto alla batteria, una volta usata, non si butta: può avere una nuova vita come sistema di accumulo per il fotovoltaico degli edifici. Sui tempi di ricarica, naturalmente, esiste la tecnologia Fast charge. Ma c’è anche un nuovo concetto di viaggio, un modo più slow e easy di vivere che i giovani già immaginano. Durante il percorso E-ducation 2.0, infatti, gli studenti sono stati coinvolti a riflettere e a creare, con forme interattive di apprendimento che hanno incluso le escape room digitali, una dedicata alla loro visione su “Smart cities e mobilità sostenibile” e l’altra alle “Fake news sulla mobilità elettrica”. In base alle nozioni acquisite e ad approfondimenti condotti in autonomia, gli alunni hanno dovuto realizzare un video su quelle che saranno, secondo loro, le prerogative della mobilità nella città ideale

Sono proprio gli ideatori dei video più interessanti che hanno ricevuto l’invito alla Formula E (a Roma, ma per alcuni di loro c’è in vista anche la tappa di Londra), per vivere a bordo pista le emozioni delle corse con le monoposto a batteria e sperimentare il divertimento delle gare elettriche – un modo, anche questo, di avvicinare i giovani ai propulsori di nuova generazione. L’Unione europea ha deciso che il motore endotermico non farà parte del futuro dell’auto. La questione, dunque, è puntare con coraggio e con una politica industriale di ampio respiro sulla riconversione del business e sulle competenze. «È una grande occasione - ha detto Santucci - di far nostra una tecnologia innovativa e creare posti di lavoro».

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Venerdì 28 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 31-07-2023 12:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA