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MILANO - L’accordo appena chiuso con Eni per la sperimentazione dell’idrogeno verde «mostra quello che nel nostro pensiero è l’evoluzione che prevediamo sull’idrogeno». Così Michele Crisostomo, presidente Enel, all’incontro web «Dn, What comes next, spunti di futuro dalla trincea». «Ci sono però - ha sottolineato - aspetti di sostenibilità economica: per produrlo serve molta energia e noi crediamo che non possa che essere energia verde, quindi accadrà quando diventerà sostenibile l’elettrolisi, attualmente antieconomica, ma che pensiamo che nel corso del tempo possa diventare sostenibile».

«Ô qualcosa di molto più tangibile - ha detto invece sull’elettrificazione della rete in vista della diffusione delle auto elettriche - e c’è una convergenza di molti settori e inizia a mostrare il punto di caduta. Questo ha a che fare col processo di elettrificazione dei consumi, che crediamo porti anche a un miglioramento della qualità vita. Riteniamo di spingere in modo significativo, arrivando a 28.000 punti di ricarica entro il 2022. Crediamo presupponga inoltre un ragionamento sulla mobilità pubblica».

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Lunedì 14 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 03-03-2022 14:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2020-12-14 18:40:50
L'auto elettrica era ritenuta una mezza chimera per via dei costi finché Elon Musk non ha forzato la mano dimostrando che VOLERE è POTERE. Siamo sicuri che anche per l'idrogeno ci siano aspetti di sostenibilità economica ?